Jamil Sadegholvaad a tutto campo: “Dal PNRR al PUG Rimini deve correre ma ce la faremo”
18 Luglio 2024 / Paolo Zaghini
Ho incontrato in tarda mattinata, per oltre un’ora, Jamil Sadegholvaad, 52 anni, laureato in Scienze politiche, assessore per dieci anni con il Sindaco Andrea Gnassi, Sindaco di Rimini dal 7 ottobre 2021. Un colloquio libero, amichevole, senza un tema specifico. Gli ho anticipato però che mi propongo di fare un giro di interviste nelle prossime settimane, sui problemi della Città, con i suoi assessori.
Ho ascoltato il Sindaco alla Festa dell’Unità del V PEEP domenica scorsa, ho letto degli ultimi giorni dell’ottimo posizionamento sulla Governance poll pubblicato da Il Sole 24 ore (oltre il 57,5% di gradimento fra i cittadini).
La prima domanda che gli ho posto è stata quella su come si realizza una leadership in Città. “Intanto avendo un’idea di città, da perseguire con il ‘fare’ in un dialogo continuo con i cittadini, obiettivi strategici e quotidiani condivisi dalla comunità. Ho ereditato dai Sindaci passati una città in trasformazione, con alcune scelte fondamentali compiute come gli investimenti sulla Fiera, sul sistema fognario, sul centro Città, sulla mobilità urbana, sul Parco del Mare solo per citarne alcune. Io, con la Giunta, stiamo impegnandoci sull’edilizia scolastica, su interventi nelle zone periferiche, sugli impianti sportivi, sulla realizzazione dei nuovi strumenti urbanistici, sui contenitori culturali. Siamo stati capaci per la realizzazione di questi interventi di intercettare finanziamenti importanti provenienti dal PNRR europeo”.
Hai superato in queste settimane la prima metà del tuo mandato. Ci sono cose, oltre a quelle che mi hai detto, che devono ancora essere messe sul tappeto? “Una città è sempre in movimento, in divenire. E noi dobbiamo essere capaci di far fronte a queste nuove situazioni. Ad esempio è chiaro a tutti che stiamo soffrendo oltremodo la carenza di parcheggi nella zona mare. Per la soluzione, almeno parziale, di questa situazione stiamo investendo risorse importanti di cui incominceremo a vedere gli effetti positivi entro un paio d’anni (il parcheggio in Piazza Marvelli, le aree di sosta lungo il Metromare). Lo so che sto chiedendo ai nostri cittadini di pazientare, e soffrire, ancora per un po’ di tempo. Ma purtroppo non esiste una bacchetta magica per la soluzione immediata. Così come il tanto tempo che si è reso necessario per la risoluzione del problema dell’incrocio di Via Euterpe con la Superstrada di San Marino: ma anche qui stiamo arrivando ormai alla fine”.
La Città è in attesa del nuovo strumento urbanistico, il PUG. “Noi, come molte altre grandi città della nostra Regione, siamo in ritardo su questo. E’ chiaro a tutti che la mancanza di questo strumento blocca per gran parte ogni intervento edilizio, sia esso nuovo o di riqualificazione. Stiamo dando in queste ore l’incarico ai progettisti, ma le procedure per la stesura del Piano saranno lunghe. Mi vien da dire dai 4 ai 5 anni. La Città non può essere tuttavia congelata da questa assenza. Ci sono grandi interventi che devono trovare il loro percorso, dentro norme esistenti: penso allo Stadio, all’area Damerini con la questura mai attivata, alla colonia ex ENEL. Ma anche all’area dell’ex Caserma Giulio Cesare, dove però la nostra autorità è seconda a quella dello Stato che qui è intenzionato a portare Questura, Guardia di Finanza, Prefettura. Ci è stato però promesso che potremo interloquire con gli organismi statali nella fase che avvieranno prossimamente della progettazione urbanistica dell’area. Infine vorrei dire che il Piano Strategico, l’organismo pensato e costruito da Ravaioli e Melucci quasi quindici anni fa, come ha giocato un ruolo importante nel passato così gli abbiamo chiesto di farlo ancora ora, aiutandoci a pensare la città futura e ad individuare le scelte prioritarie da compiere per la sua crescita ed ammodernamento. Gli ultimi incontri ci dicono che questo è un modo corretto di lavorare per pensare al futuro”.
Per le opere finanziate dai fondi PNRR è partita la corsa contro il tempo: tutte devono essere finite entro dicembre 2025. “Lo so bene, e lo sanno i nostri uffici e le ditte costruttrici. Noi abbiamo in campo la realizzazione dei tre asili, la piscina di Viserba e il prolungamento alla Fiera del metromare. Sono opere importanti per la Città che vogliamo avere a tutti i costi pronte il prima possibile”.
Hai ripetuto più volte negli ultimi mesi che non vuoi ricostituire i Consigli di quartiere, sollevando numerosi interrogativi sul perché di questa affermazione. Vuoi spiegarmi? “Si, forse sono stato troppo lapidario quando ho fatto questa affermazione. Non è che io non voglia organismi di partecipazione, anzi. Come ho detto poc’anzi il governo di una città non può essere fatto senza il confronto con i suoi cittadini. Ritengo però che i vecchi consigli di quartiere siano superati. Abbiamo lavorato in questi mesi, soprattutto la Vice-Sindaca Bellini, ad un’ipotesi diversa che è già stata sperimentata anche in altre città: la nascita di forum urbani. Presenteremo presto questo progetto di partecipazione e di coinvolgimento dei nostri cittadini. Penso che questo possa essere anche un modo positivo di superare la conflittualità che i 20 comitati cittadini da tempo stanno sollevando, alcuni su questioni serie. Abbiamo bisogno di lavorare assieme per trovare le soluzioni migliori ai problemi esistenti”.
Hai condiviso pubblicamente il tuo giudizio positivo sulla scelta di Michele De Pascale a successore di Stefano Bonaccini alla guida della Regione Emilia-Romagna. “Con Michele, sindaco di Ravenna, in questi anni abbiamo lavorato positivamente assieme per la soluzione di problemi del territorio romagnolo: dalla sanità al turismo, dalla viabilità all’Università. A lui ho chiesto però di impegnarsi affinchè ci sia un policentrismo concreto sui problemi, non legando tutto alle necessità di Bologna che è il capoluogo sì, ma che non può essere sempre quella che prevale. E allora con lui voglio parlare di aeroporti, di fiere, di sanità. Per Rimini e per la Romagna. Poi è vero che, se eletto come mi auguro e spero, lui sarà il Presidente di tutta la Regione, ma i nostri problemi vogliamo che siano affrontati e tenuti nel debito conto”.
Non abbiamo ottenuto il riconoscimento di Città della Cultura 2026. “E’ vero, ed in parte sapevamo che era una gara tutta in salita. Però questo percorso ci ha consentito di fare il punto sulla nostre capacità culturali, sugli strumenti che abbiamo messo in campo in questi anni, sui contenitori culturali. E consentimi di dire che lo screening finale ci ha lasciato alquanto soddisfatti, consapevoli tuttavia che diverse azioni dovranno essere messe in atto nei prossimi anni. Penso al completamento delle sezioni museali (dopo lo straordinario lavoro fatto per ordinare il materiale del ‘300 riminese), allo spostamento della sezione ragazzi per dare più spazio alla Gambalunga, ai lavori di sistemazione del Cinema Astoria, alle decisioni da prendere sul destino del Teatro Novelli, ai programmi culturali del Teatro Galli e del Museo Fellini. Insomma del lavoro da fare il nuovo assessore alla cultura Michele Lari ce l’ha”.
E sul Governo Meloni cosa mi dici. “Cosa vuoi che ti dica. Penso che la propaganda, il pressapochismo, l’incapacità dei suoi Ministri sia tragico per il Paese. Per quanto ci riguarda constatiamo l’assoluta mancanza di una politica per il settore turistico, la situazione che ormai definirei drammatica della spiaggia (non oso pensare cosa potrà succedere l’anno prossimo in mancanza di direttive nazionali precise che consentano l’effettuarsi dei bandi di gara), i tagli alla sanità, l’assoluta incapacità di gestire i flussi migratori, le mancate promesse per quanto riguarda la sicurezza (diverse decine di agenti in meno nel riminese). Insomma un quadro generale che deve vedere impegnate tutte le forze di opposizione, unitariamente, a contrastare e possibilmente battere queste politiche che finiscono con il penalizzare le categorie economiche, le persone più deboli economicamente, i cittadini tutti sui servizi scolastici, sanitari”.
Cioè abbiamo bisogno di un PD capace di costruire una ipotesi alternativa di governo? “Non c’è dubbio. I buoni risultati elettorali ottenuti ci dicono che un partito tornato fra la gente, ad occuparsi dei problemi dei cittadini, impegnato ad essere un polo unitario di tutte le forze di opposizione al Governo Meloni può essere nuovamente vincente. Riconosco alla Segretaria Schlein, che io non ho votato alle primarie del PD avendo preferito Bonaccini, di avere avuto le capacità in questi mesi di costruire un progetto politico che ha ridato centralità e voti al PD. Io sono iscritto al PD dalla sua nascita, provenendo dalla Margherita. E al PD, anche questo diretto dalla Schlein, chiedo di essere in una casa politica comune, valorizzando tutte le sue culture fondatrici. A Rimini abbiamo donne e uomini in grado di dare contributi importanti, a livello locale, regionale e nazionale. Dopo le elezioni regionali del prossimo autunno, si terranno i congressi del PD. Mi auguro che ci sia la volontà di rinnovare gli organismi dirigenti, mantenendo l’unità complessiva del Partito”.
Ringrazio il Sindaco Jamil Sadegholvaad per il tempo che mi ha dedicato e gli strappo un impegno a scrivere la presentazione al volume sulla storia della DC riminese che sto preparando, dedicato al suo amico e mentore Ermanno Vichi, recentemente scomparso.
Paolo Zaghini