Jamil Sadegholvaad: “Il turismo a Rimini? Siamo una città a misura di famiglia”
5 Agosto 2024 / Redazione
Gentile Direttore, secondo i dati di Federalberghi, pubblicati in questi giorni, aumenta nell’estate del 2024 la quota di italiani che non farà vacanze in estate. Principalmente per motivi economici, fra caro vita e rincari diffusi che pesano come un macigno sui consumi interni del Paese. Questo, a detta di tutti gli esperti del settore, il principale freno al turismo italiano negli ultimi due anni. Ma dentro a questi numeri, non ci si sofferma forse abbastanza ad allargare lo zoom su quante, fra coloro che dovranno stare a casa, sono le famiglie con bambini che non possono concedersi una vacanza con i figli perché non se le possono permettere. A evidenziare il fenomeno sono i dati diffusi in questi giorni da OpenPolis: una famiglia con bimbi su tre non può permettersi una settimana di vacanza.
Tra quelle con tre figli il 45% resta in città. Rispetto al 2021 – stando ai numeri della ricerca – cala la quota di famiglie che non possono fare vacanze, ma il fenomeno resta davvero ampio: il 30% dei nuclei con uno o due figli non ha potuto permettersi una settimana di ferie lontano da casa. Nel 2022 il 35,9% dei nuclei ha dichiarato di non potersi permettere una settimana di ferie lontano da casa. In presenza di uno o due figli minori, la quota si attesta attorno al 30%; con almeno 3 figli sale fino al 45,7%. Un problema amplificato tra le famiglie monoreddito. Ciò che la ricerca mette in evidenza è, dietro alle fredde statistiche, quello che è l’impatto sui bambini della necessità di dover rinunciare alle vacanze estive: una vera e propria perdita delle opportunità formative e del diritto al gioco e al tempo libero per molti minori, la rinuncia a esperienze importanti fra loro e con i genitori, di svago ma anche formative, in cui i bambini e le bambine possono dare concretezza al diritto al gioco e al tempo libero.
Si tratta di esperienze fondamentali per tutti i minori, a maggior ragione dopo la fine degli impegni di studio scolastico, momenti importanti per la crescita dei più piccoli, momenti di svago lontano da casa, ma spesso anche dai tablet e dalle playstation, anche solo per qualche giorno. Il turismo è un fenomeno dettato da milioni di microdecisioni personali che sfuggono a ogni piano turistico, ma se c’è un ‘target’, per usare una brutta espressione, su cui Rimini è impegnata da sempre a costruire un’offerta turistica equilibrata, capace di proporre servizi e prodotti di qualità per far felici i proprio ospiti, questo è proprio quelle delle famiglie. Un turista su due a Rimini è costituito da famiglie con bambini in vacanza che, secondo le stime dell’osservatorio turistico regionale, rappresenta circa il 50% dei nostri ospiti, in particolare nei mesi di luglio e agosto.
Per questa tipologia di vacanzieri Rimini ha, sin dall’introduzione dell’imposta di soggiorno, deciso di esentare dal pagamento i minori fino al compimento del quattordicesimo anno di età e i figli minorenni, dal secondo in poi, se soggiornano con i propri genitori nei mesi di giugno, luglio ed agosto. Il parco del mare punteggiato da tante aree gioco per bambi e dalle fontane ornamentali, i mercatini con i giochi che dalle soffitte vengono portati in piazza, le animazioni e gli spettacoli di burattini organizzati dai comitati turistici da Torre Pedrera a Miramare, i tanti parchi tematici e il Boabay, appuntamenti come Mare di Libri e Cartoon Club, i kinderheim e l’animazione in spiaggia, i laboratori estivi al centro per le famiglie, le visite guidate in città organizzate per le famiglie con bambini e l’ingresso gratuito ai Musei da zero a 18 anni, i tanti family hotel con le loro proposte e agevolazioni ad hoc, rappresentano una colonna portante della nostra offerta per le famiglie in vacanza con i figli, alla quale si aggiungono anche i grandi eventi per giovanissimi come il festival Riminiwow o il compleanno per le prime 20 candeline delle fatine delle Winx. Cercare la propria distinzione, creare il proprio mercato significa per una destinazione capire dove si è più bravi e sensibili, capire le ragioni profonde per cui si è considerati interessanti da chi ci sceglie, stabilire una connessione emotiva con i propri ospiti, perché si colgono le ragioni profonde per cui si viene scelti. E Rimini, anche con i più piccoli, lo fa da sempre. Che ci sia crisi economica generale o meno, questa è la terra della vacanza familiare.
Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad