Juri Magrini: “Stralcio dei debiti fino a mille euro sino al 2015? Sbagliato ma ininfluente per il Comune”
26 Gennaio 2023 / Redazione
La dichiarazione dell’assessore al Bilancio del Comune di Rimini Juri Magrini sulla decisione del Governo per lo stralcio dei debiti.
“Come è noto la Legge di bilancio 2003 approvata dal Governo (l.197/2022) ha previsto lo stralcio dei debiti fino a mille euro affidati all’Agenzia nazionale della riscossione per il periodo compreso dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Si tratta di un annullamento automatico che riguarda le sanzioni e gli interessi, una misura che va nella direzione di un’assoluzione plenaria che offende i cittadini che, pur nelle difficoltà, hanno pagato e continuano a pagare le tasse. Si dirà – scrive Juri Magrini – che è limitato ai mille euro e dunque irrisorio, ma è il messaggio che passa da questo provvedimento che è sbagliato, perché contrario ai principi di equità fiscale e legalità che sono i pilastri della tenuta sociale. Oltre ad essere fermamente contrari dal punto di vista morale, questa norma – nata per fare ‘pulizia’ delle banche dati degli enti – è costruita male anche sotto il profilo procedurale, per una serie di motivi. Nel caso del Comune di Rimini – prosegue l’assessore al bilancio – ad esempio questa misura oltre ad essere parziale è pure tardiva: già da oltre 16 anni (dal 1° ottobre 2006) l’Amministrazione ha affidato con atto del consiglio comunale il servizio di riscossione al concessionario privato locale (Sorit). Ciò significa che per Rimini la misura ha valenza per poco meno di sei anni. Ciò si traduce in 41 posizioni ‘stralciabili’, per un ammontare di poco più di 1.892 euro. Molto poco, quasi zero, conseguenza del fatto che in considerazione del passaggio a Sorit, già da anni gli uffici del Comune hanno proceduto alla scrematura della banca dati. Per finire, anche nel caso in cui l’Amministrazione decidesse formalmente di opporsi a questa misura – opzione prevista dalla legge se comunicata entro il 31 gennaio 2023 – per i cittadini che lo volessero sarebbe comunque possibile utilizzare le forme di ‘definizione agevolata’, cioè la rottamazione quater, su cui l’Ente non ha alcun potere di intervenire. Quindi – conclude Juri Magrini – pur non adottando alcun provvedimento contrario per ragioni meramente pratiche, come Amministrazione siamo fermamente contrari a questa linea che invece che agevolare i contribuenti, pare voler giustificare chi non ha tenuto fede i propri impegni a scapito dei cittadini che hanno sempre agito correttamente”.