Home___primopianoLa beach arena ha provocato la morte dell’unico fratino rimasto sulla spiaggia

Un comitato di cittadini impegnato "per utelare la biodiversità. Vieni Oltre Fratino deve essere l'impegno per il futuro"


La beach arena ha provocato la morte dell’unico fratino rimasto sulla spiaggia


20 Agosto 2023 / Redazione

Arianna Lanci cantante lirica e musicista di Rimini ci scrive a nome di un comitato che coinvolge cittadine e cittadini che hanno a cuore la tutela della natura selvatica e degli spazi che la ospitano nella nostra città. Punto di partenza è il rifiuto della Rimini Beach Arena, la cui presenza in quella porzione di spiaggia libera davanti all’ex Colonia Bolognese è assolutamente incompatibile con la presenza del fratino- meravigliosa specie in via di estinzione che nidifica sulla sabbia.

“Alla vigilia della candidatura di Rimini a Capitale Italiana della Cultura 2026, scrive il comitato, riteniamo urgente porre come prioritario un tema troppo spesso lasciato ai margini, se non totalmente ignorato, dall’agenda politica della nostra Amministrazione: la tutela della biodiversità e degli spazi cittadini che la ospitano. Ci riferiamo alla conservazione della natura selvatica laddove presente e in particolare alla difesa di quelle specie animali sinantropiche e altamente benefiche per l’essere umano, come rondoni e fratini.

Entrambi questi uccelli, la cui presenza è indice di un ambiente salubre, nidificano infatti in contesti fortemente antropizzati: negli edifici i rondoni, nella spiaggia i fratini. Sembra si fidino di noi. Ed è doloroso constatare che quella fiducia accordataci è mal riposta. L’occasione di questa lettera è infatti la morte dell’unico pullo di fratino rimasto nella spiaggia davanti all’Ex Colonia Bolognese a causa di uno dei grandi eventi della Rimini Beach Arena. Colonia ove anni addietro si era formata una duna naturale ricca di biodiversità, duna purtroppo distrutta dai grandi eventi estivi nonostante gli appelli di alcune cittadine e cittadini all’Amministrazione. A nulla è valso il grande impegno dei volontari del gruppo Salviamo il Fratino a Rimini e Riccione, che da anni svolgono un’azione di monitoraggio di quel piccolo e meraviglioso uccellino della sabbia per proteggerlo da ruspe, camion, cani lasciati liberi, ma soprattutto da tutto quello che comporta la presenza di un grande palcoscenico che accoglie centinaia di migliaia di persone in eventi notturni ad impatto violento sulla vita del mare. La mattina dopo il concertone del 21 Luglio la spiaggia sembrava un cantiere e del fratino erano rimaste solo le piccole impronte. Ignorare la tutela della biodiversità, di cui- in questo caso- il fratino è simbolo, è il riflesso della miopia culturale che caratterizza e ha caratterizzato alcuni aspetti delle scelte politiche degli ultimi anni.

Quella con il fratino è una relazione mancata, un’occasione persa: una grande sconfitta, che si protrae da anni, ma che in questa stagione ha raggiunto il culmine. Nessun pullo di fratino è infatti riuscito ad involarsi. E perdendo i fratini, perdiamo parti di noi. Perdiamo l’esperienza della bellezza, della cura, perdiamo l’occasione di una visione della città come ecosistema complesso di cui non siamo i padroni assoluti. Perdiamo quindi la possibilità di custodire il pianeta, anziché continuare a sfruttarlo. Ricordiamo inoltre il progetto di legge Nature Restoration Law, creata al fine di ripristinare entro il 2030 almeno il 20 per cento delle superfici terrestri e marine dell’Unione, il 15 per cento dei fiumi nella loro lunghezza e la realizzazione, sempre entro la stessa data, di elementi paesaggistici ad alta biodiversità su almeno il 10 per cento della superficie agricola utilizzata.

Tale progetto è molto avanti nella sua approvazione da parte dell’Unione Europea: il Direttore Generale della Lipu, Danilo Selvaggi, ne ha parlato a Rimini in occasione dell’ultimo evento del Festival ALTISSIME VOCI presso il Lapidario del Museo della Città lo scorso 18 Luglio.

Il tema della tutela della biodiversità non solo ci rende grati verso il pianeta che ci ospita, è in grado di portare in primo piano le nostre responsabilità nei confronti di coloro che verranno dopo di noi. In gioco è una precisa idea, di città e di essere umano.

La nostra Amministrazione finora ha scelto di ignorare e calpestare il fratino, concedendo quella porzione di spiaggia ai grandi eventi della Rimini Beach Arena: è arrivato il momento di cambiare rotta. Il momento di uno sguardo più ampio, più sensibile, che ci renda capaci di vivere le sfide del tempo presente, la crisi ecologica e il cambiamento climatico.

Gli interessi economici non possono più calpestare il diritto della terra e delle generazioni future, la cui vita dipende profondamente dallo stato di conservazione della natura. Dobbiamo cominciare dal piccolo, da quanto accade nella nostra città, troppo spesso unicamente preoccupata di mostrare il proprio volto turistico, senza prestare ascolto a tutta una parte della cittadinanza che chiede scelte ambientali che siano al passo con i tempi.

E’ arrivato il momento di gridare a gran voce: VIENI OLTRE FRATINO!”