Home___aperturaLa bellariese Narda Frisoni licenziata dal nuovo ministro della cultura

E' stata travolta dal caso Boccia


La bellariese Narda Frisoni licenziata dal nuovo ministro della cultura


5 Ottobre 2024 / Redazione

“A decorrere dal 1 ottobre 2024, la dott.ssa Narda Frisoni, estranea all’Amministrazione, cessa dall’incarico di Capo della Segreteria del Ministro.” Con queste due righe il nuovo ministro della cultura Alessandro Giuli ha licenziato Narda Frisoni lo scorso 25 settembre.

Che il capo della segreteria dell’ex ministro Sangiuliano fosse nel mirino del nuovo ministro era cosa nota dopo lo scandalo del caso Sangiuliano-Boccia.

Narda Frisoni è originaria di Bellaria ed ha iniziato la sua carriera a Rimini.

Sangiuliano l’aveva nominata a capo della sua segreteria oltre un anno e mezzo fa (ha iniziato a lavorare per lui nel febbraio 2023). Il nome della Frisoni compare in molti dei documenti mostrati nelle settimane scorse da Maria Rosaria Boccia, l’imprenditrice 41enne campana con cui Sangiuliano ha ammesso di aver avuto una relazione. D’altra parte, chi è capo di una segreteria di un ministro conosce perfettamente l’oprato e i rapporti dell’uomo di governo. Difficile pensare che potesse rimanere in quell’incarico dopo lo scandalo.

Ora l’epilogo con il licenziamento.

Narda Frisoni vanta un curriculum importante nella pubblica amministrazione. Ha collaborato anche con Radio Padania Libera.

E’ stata la portavoce di Massimo Garavaglia, ministro del Turismo, si era occupata precedentemente di comunicazione per la Camera dei Deputati e per il parlamento europeo. E’ stata Capo segreteria del sottosegretario alla presidenza della regione Lombardia dal 2015 al 2018. E’ laureata in Scienze politiche e giornalista pubblicista.

Ha iniziato la sua attività con la Confcommercio Rimini e Ascomfidi Rimini Servizi (dal 2008 al dicembre 2009 per organizzare eventi formativi, rappresentanza sindacale e comunicazione.

E’ stata responsabile del Coordinamento servizi Turismo e Cultura del Comune di Bellaria Igea Marina (dal 2010 al 2012). Poi nel 2013 passa alla regione Lombardia. Fino alla nomina da parte di Gennaro Sangiuliano nel ministero della Cultura.