La Camera del Lavoro di Rimini celebra il suo 120° anniversario
21 Febbraio 2023 / Redazione
La Camera del Lavoro Territoriale di Rimini, lungo il corso del 2023, celebrerà il 120° anniversario dalla sua nascita. Sono i ferrovieri, l’avanguardia operaia della città, a prendere l’iniziativa per la formazione della Camera del Lavoro cittadina, chiamando a raccolta le leghe di resistenza.
Il 1° ottobre 1903 venne approvato ufficialmente lo Statuto della Camera del Lavoro di Rimini: “I ferrovieri iscritti al Riscatto, Sotto-Comitato di Rimini, riuniti in assemblea […] considerata l’azione benefica che esercitano le Camere di Lavoro per l’elevamento morale e materiale della classe lavoratrice, nonché la funzione altamente civile di stringere e consolidare i vincoli di solidarietà e di fratellanza fra tutti gli sfruttati, […] deliberano di prendere l’iniziativa per l’istituzione di una Camera di lavoro in questo centro […]”.
Un anno di eventi per celebrare il 120° e riscoprire la storia della CGIL di Rimini
“La memoria a lungo termine” è il titolo sotto il quale il prossimo 24 febbraio dalle ore 9:00 alle ore 13:00, presso il Salone Adriano Polverelli della Camera del Lavoro CGIL di Rimini, sarà presentato ufficialmente con un’iniziativa pubblica il calendario degli eventi. Il 120°, che si svilupperà lungo tutto il corso del 2023 per culminare il 1° ottobre con le celebrazioni ufficiali, ha ottenuto il patrocinio di Comune e Provincia di Rimini ed è organizzato in collaborazione con: Istituto per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea, Archivio storico della CGIL di Rimini, Le Città Visibili, CGIL Genova, AFeVA, ANPI Provinciale, Auser, La Bottega Culturale, Fondazione Argentina Bonetti Altobelli.
La mattinata del 24 febbraio sarà caratterizzata anche da un collegamento con lo storico e saggista Prof. Luciano Canfora ed infine dallo spettacolo teatrale, scritto e interpretato da Carlo Albé, “Nato senza camicia”.
Questa celebrazione crediamo non debba assumere un semplice carattere rievocativo, ma offrire, in particolare alle giovani generazioni, il significato e lo spessore di una presenza che ha alimentato la crescita della vita democratica nel riminese.