Home___aperturaLa diga di Ridracoli continua a tracimare da due giorni, terza volta quest’anno – VIDEO

Chiuse la paratie e ripresa la raccolta acque al Conca, falde del Marecchia in risalita ma ancora sotto il livello stagionale


La diga di Ridracoli continua a tracimare da due giorni, terza volta quest’anno – VIDEO


12 Maggio 2023 / Redazione

Due giorni fa la diga di Ridracoli ha tracimato: è la terza volta quest’anno e anche oggi la cascata d’acqua continua a cadere. Si tratta di un evento quanto mai raro, l’ultima volta era accaduto nel 2006 nei mesi di gennaio, febbraio e aprile.

Solitamente sono attese nell’arco di 365 giorni una o due tracimazioni. Il fatto ‘storico’ inusuale è rappresentato invece dall’intervallo di tempo tra gli ultimi tre eventi.

La prima tracimazione avvenne lo scorso 4 marzo dopo le straordinarie nevicate che si abbatterono in Romagna (con gravi disagi per molti territori) alla fine di febbraio, la seconda il 3 maggio dopo l’ondata di maltempo che ha provocato, sempre in Romagna, frane ed esondazioni e l’ultima il 10 maggio dopo il ritorno delle perturbazioni. Tracimazione che sta proseguendo anche oggi, dopo le abbondanti precipitazioni che continuano a cadere.

I tre eventi sono dunque collegati a fenomeni meteorologici straordinari tali da provocare non pochi danni e disagi in Romagna in parte attenuati proprio dalla diga, in grado di sbarrare le piene del fiume Bidente. Solitamente le tracimazioni avvengono a distanza di mesi ma quest’anno le ultime due sono state ravvicinate. Per quel che riguarda i dati storici va poi ricordato che nel 2022, anno siccitoso, la diga non aveva mai tracimato, così come era accaduto nel 2017. E’ comunque sufficiente una tracimazione annuale per garantire una discreta riserva d’acqua a gran parte della Romagna, che nei prossimi mesi potrà dunque contare su scorte ingenti e allontanare lo spettro della siccità.

Dai primi mesi di aprile anche la diga del Conca è stata chiusa e ha ricominciato a trattenere acqua; una conoide che ha una potenzialità di 2,5-2,7 milioni di metri cubi d’acqua, che si spera andranno ad aggiungersi agli oltre 10 milioni della conoide del Marecchia. Per il momento qui il livello della falda, al pozzo di riferimento Sarzana, è sì ancora in aumento, ma con un livello inferiore di circa – 2/3 metri rispetto ai massimi livelli del periodo.

“Pertanto il tema dei cambiamenti climatici non può essere messo da parte – avverte il presidente di Romagna Acque Tonino Bernabè – anche i fenomeni estremi di questi giorni fanno parte di un mutamento ormai sotto gli occhi di tutti. Da diverse estati ci ritroviamo a dire che le temperature sono le più alte di sempre e non mi stupirei se quest’anno dovremo ripetere la stessa cosa”.

Dopo il disastroso alluvione dei giorni scorsi, è stato effettuato in emergenza il cambio del vettoriamento da Lamone a Reno in quanto la risorsa del fiume Lamone, a seguito delle ultime piogge, aveva una torbidità elevatissima e non trattabile dall’impianto Bassette. Successivamente poi vi sono stati diversi eventi di rottura argini del fiume Lamone che dovranno essere rispristinati per consentire il ripristino delle condizione ottimali. Inoltre il Canale Emiliano Romagnolo è stato sezionato in un tratto a ridosso del Santerno per un afflusso dovuto ad esondazione di canali adiacenti il che ha comportato una elevat• a torbidità delle risorsa. Pertanto l’impianto della Standiana viene alimentato, a portata ridotta, con il volume presente nel tratto posto a valle del suddetto sezionamento.

Diversi impianti e manufatti risultano allagati, ma che attualmente non provocano disservizi di fornitura. Una frana presente a ridosso della Statale Tredoziese ha provocato ha interrotto una condotta che alimenta il Comune di Modigliana attualmente servito attraverso l’attivazione di impianto alternativo.