L’ho scoperta tardi, ma mi sono innamorato subito: la goletta con l’aglio fresco, è veramente una gran libidine. Ho cercato di documentarmi perché qualunque piatto è ricco di cultura e tradizione, che non vanno mai banalizzate.
Nasce, forse, nell’Alto Montefeltro, ma è presente anche nella Valtiberina. La sua stagione è legata alla presenza dell’aglio fresco tanto è vero che è conosciuto anche come “Agliata”, così ha sentenziato Riccardo il barbiere, e si sa che i barbieri di una volta, sanno tutto.
Ieri sera, in una nota trattoria di campagna di cui non cito il nome ma è dalle parti di Cavallino, la tovaglia e la piada sono ottimi indizi, Marco, debitamente per tempo telefonato, si è superato nella rivisitazione di un piatto che non troverete negli stellati, riservati ad una esigua minoranza. Ma noi siamo orgogliosamente nazionalpopolari, e allora non poteva mancare il radicchio di primo taglio con la cipollina, e per concludere in gloria, il nuvolone targato Varnelli (il mio amico ascolano Pietroneno avrebbe preferito Meletti).
Così è se vi pare,
Rurali sempre,
Enrico Santini