Home___primopianoLa Grande Vecchia di Bondeno, è lei l’influencer di cui avremmo davvero bisogno

Sorpresa a guidare con patente scaduta a 103 anni vorrebbe procurarsi una Vespa per continuare a essere autonoma


La Grande Vecchia di Bondeno, è lei l’influencer di cui avremmo davvero bisogno


17 Marzo 2024 / Lia Celi

A quanto pare il Grande Vecchio, il burattinaio senza nome che manovrava i fili di tutte le trame della notte della Repubblica, era una leggenda metropolitana, nata quasi per caso e diffusa, in buona o cattiva fede, da politici e stampa.

La Grande Vecchia invece non è una leggenda. Esiste eccome, ha una faccia, un nome e due mani che però non reggono fili, tengono saldamente il volante di un’utilitaria. O meglio, lo tenevano fino a pochi giorni fa, quando Giuseppina, vispa anziana di Bondeno, si è vista sequestrare l’auto dai carabinieri. Fermata per un controllo mentre gironzolava per il centro del paese all’una di notte, ha mostrato agli agenti una patente di guida risultata scaduta nel 2022.

La Giuse ha spiegato che stava tornando da una bisboccia con gli amici della Casa Operaia e non trovava più la strada di casa. Ma l’anno che ha sbigottito di più i poliziotti non è stato quello della scadenza della patente, bensì quello di nascita della signora: 1920. Coetanea di Fellini e di Wojtyla, Giuseppina non ha nessuna intenzione di raggiungerli e a 103 anni ha una salute e una grinta invidiabili, e un’ancora più invidiabile vita sociale, favorita dalla sua passione per il burraco. Che ha tutta l’intenzione di coltivare anche senza auto: «Adesso uso la bici, che fa bene si sa» ha dichiarato al Tg3 dell’Emilia Romagna, «ma mi prenderò un motorino, una Vespa, per non rinunciare alla mia indipendenza. Voglio mantenere la mia rete di amicizie ed essere autonoma nei miei impegni, dalla spesa alle partite a carte.»

La notizia è rimbalzata sui social, e in breve Giuseppina è diventata un’icona, un modello da seguire, l’incarnazione della terza età (anzi, della quarta) cui tutti aspiriamo. L’allungamento della vita umana ha senso solo se il suo ultimo tratto non si spegne tristemente nella solitudine e nella malattia dietro le mura di una Rsa, ma è attivo e piacevole come quello della Grande Vecchia di Bondeno. È lei l’influencer di cui avremmo davvero bisogno.

Ma forse il suo lifestyle fatto di amici storici e Case Operaie è ancora più irraggiungibile di quello di Chiara Ferragni e compagnia. Perché per circondarsi di lusso e di griffe bastano i soldi, ma per arrivare alla vecchiaia in salute e autosufficienza, circondati da amicizie durature e affezionati a hobby che riempiono le serate tengono vispo il cervello – le carte, ma anche il ballo o la musica o lo studio delle lingue – ci vogliono parecchi ingredienti: prima di tutto fortuna, poi una certa tranquillità economica, la tolleranza verso se stessi e gli altri, un contesto sociale di qualità, e abbastanza saggezza per non cercare l’approvazione della gente – quello che oggi chiamiamo “like” ma alla fin fine esiste da molto prima dei social, sotto forma di commenti, sguardi, atteggiamenti.

Quante volte Giuseppina si sarà sentita dire, magari con le migliori intenzioni, che a una certa età bisogna essere prudenti, muoversi poco e privarsi di questo e di quello? Quante volte si sarà sentita dare della vecchia matta? Forse è proprio per evitare quel tipo di riprovazione che ha finto di dimenticarsi di rinnovare la patente: qualche medico premuroso con sessant’anni meno di lei poteva giudicarla “non idonea” d’ufficio o farle la predica. Chissà se Giuseppina tenterà di riottenere il documento o si arrenderà: visto il carattere sembra più probabile la prima ipotesi. Nel frattempo invitiamo gli automobilisti della zona di Bondeno a procedere con particolare cautela, specie di notte, quando incrociano un’anziana in bici o in motorino: potrebbe essere la Grande Vecchia, un simbolo di speranza che vogliamo tenerci ancora per parecchi anni.

Lia Celi