La Lega insiste, Raffaelli: “Sanità palestinese in mano ad Hamas, Rimini4Gaza ingiustificabile”
30 Gennaio 2024 / Redazione
“Tiziano Carradori direttore generale di Ausl Romagna tenta malamente di giustificare l’ingiustificabile iniziativa Rimini4Gaza e va fuori strada. Confutiamo il tentativo di Carradori di mascherare l’iniziativa come ‘universale’. In realtà, il direttore generale continua a tacere sulle centinaia e centinaia di civili, fra cui operatori sanitari, trucidati, stuprati, bruciati dai terroristi palestinesi di Hamas solo perché ebrei, esattamente come durante la Shoah. Perché questo silenzio? Per motivi ideologici o perché l’iniziativa è talmente a senso unico da risultare indifendibile? Forse Carradori non ha colto la gravità della vicenda o forse ha creduto che, come in un tragico passato, sarebbe passata sotto silenzio l’oltraggiosa dimenticanza delle vittime ebree. Il che la dice lunga sul sentimento di umanità a senso unico che anima l’iniziativa dell’Ausl”. Così in una nota Elena Raffaelli, segretario provinciale della Lega di Rimini replica alle dichiarazioni di Carradori.
“L’invito che rivolgo ai promotori è quello di approfondire il tema a 360 gradi. Se lo avessero fatto prima saprebbero che il ministero della sanità e qualsiasi altro ministero e istituzione a Gaza sono controllati e gestiti da Hamas. Il ministero della sanità riporta più volte al giorno, ad uso dei media occidentali, il presunto numero delle vittime palestinesi attribuendole esclusivamente ad attacchi delle Forze di Difesa israeliane. Stranamente, ma non più di tanto, tra queste non sono mai compresi morti o feriti appartenenti delle forze combattenti di Hamas. Mentre il numero dei morti civili aumenta inverosimilmente senza alcuna verifica terza che lo certifichi. C’è poi, esemplare, il ‘caso’ dell’ospedale Al-Ahli con la grossolana bugia, riportata dalla stampa internazionale, dei 500 morti per un missile israeliano, come dichiarato dal Ministero della sanità di Gaza, mentre i morti erano tra i 40 e i 50 ma uccisi da un razzo palestinese. Gli esempi di questa strategia di Hamas e dei suoi megafoni, più o meno consapevoli, in occidente per influenzare l’opinione pubblica sono innumerevoli ed evidenti a chi non sia affetto da un pregiudizio anti-ebraico e anti-Israele ideologico. Ci sono, per esempio, l’utilizzo da parte di Hamas delle strutture mediche a Gaza per scopi terroristici e per colpire gli avversari sparando dalle finestre, la rete di tunnel deposito di armi e rifugio per i terroristi con un ingresso nell’ospedale Sheikh Hamad e le rampe lanciarazzi piazzate a poche decine di metri da un altro ospedale. Carradori, dunque, non spiega e così aggrava i motivi dell’unilateralità dell’iniziativa Rimini4Gaza”.