In casa mia, nel Borgo di Coriano, in un paese che non c’è più, nel quotidiano scorrere del tempo, a mezzogiorno, si preparava la minestra: tagliolini o quadrettini, il venerdì riso. Io ero per i quadrettini.
Ma il massimo erano quelli con la seppia. Piatto raro, il pescivendolo in paese veniva due volte alla settimana e non sempre con la “sipa”.
L’altra sera, un mio amico, semel abbas semper abbas, mi ha invitato a casa sua, e mi ha cucinato questo piatto della mia infanzia. Premesso che ero a Montecavallo, dove da sempre alberga la nobiltà riminese, il piacere di mangiare questa minestra di una volta, totalmente scomparsa dalla ristorazione locale, mi ha riportato ai sapori e ai saperi di una tradizione che non può essere dimenticata.
Ora che la Pescheria ha riaperto alla grande, superato l’equinozio d’Autunno, noi che abbiamo la grande fortuna di abitare e vivere la città, e la Pescheria ne è il cuore pulsante, ritorniamo a scoprire e fare quello che le nostre nonne e mamme ci preparavano.
Rurali di mare sempre.
Enrico Santini