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Perchè a Rimini si diceva che la mangiavano i più poveri?


La mnestra de Padaioun


5 Ottobre 2024 / Beppe e Paolo

Frase idiomatica in uso fino alla Seconda guerra mondiale, poi trascinata nel linguaggio popolare anche dopo la distruzione della Caserma Castelfidardo (nell’immagine in apertura) che si trovava nell’attuale piazzale Gramsci.

La traduzione letterale della frase potrebbe essere: ”La minestra del padiglione”. Sul lato rivolto al mare della Castelfidardo si apriva l’ingresso dei cavalli e dei muli militari, forse protetto dal sole da un “padiglione”, cioè da una tenda a farfalla. Ebbene, sotto quella protezione venivano distribuiti ogni giorno i resti del rancio militare ai riminesi poveri.

La caserma Castelfidardo distrutta dai bombardamenti

Mangiare la “mnestra de padaioun” era dunque indice di povertà estrema, perciò nacquero frasi idiomatiche, di tono ironico, come: ”L’è un che magna la mnestra de padaioun”, per sbeffeggiare chi voleva apparire benestante. Oppure, fuor d’ironia, per indicare un alto indice di povertà della persona o della sua famiglia.

Pare che negli anni del dopoguerra l’uso della “mnestra de padaioun” si sia trasferito per breve tempo alla Caserma Giulio Cesare di via Flaminia e, successivamente in via Cairoli a Rimini Centro nel cortile/chiostro dell’attuale Teatro degli Atti.

Beppe e Paolo

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