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Le parole della candidata al consiglio regionale


La proposta di Alice Parma: “Fiere e sagre volano turistico”


1 Ottobre 2024 / Redazione

Lavorare tutti insieme sotto la regia  di Visit Romagna e di Apt per un calendario unico e una promozione coordinata che evitino troppe sovrapposizione e mettere in gioco bike, trekking  e mobilità dolce per percorsi del gusto e per fare delle Fiere  un volano turistico che destagionalizzi l’offerta del territorio.

Eccola la proposta della candidata al consiglio regionale Alice Parma.

“Fra sabato e domenica mi sono sbizzarrita fra la Fiera di San Michele nella mia Santarcangelo, la Festa degli Antichi Frutti Dimenticati di Pennabilli, quella della Vendemmia a Novafeltria e la Sagra della Polenta a Perticara. Avrei fatto volentieri un bel giro anche all’anteprima della Festa della Storia di Verucchio, ma sono una, non trina, e mi riservo di trascorrere qualche ora alla Festa vera e propria fra qualche settimana. Quando in Valmareccha ci saranno anche le tradizionali sagre del Tartufo Bianco a San’Agata Feltria, l’Ambra dedicata al formaggio di fossa e la Fiera della Castagna a Talamello e la Fiera di San Martino con le immancabili corna sotto l’Arco di Piazza Ganganelli. Questo tour nel gusto e nelle tipicità e il fatto di non averlo portato a termine come avrei voluto aprono alcune riflessioni, sia sulla valenza e sulla potenza delle nostre ricchezze enogastronomiche e delle nostre tradizioni come prodotti turistici che sulla necessità di ulteriori forti investimenti e sinergie perché possano davvero diventare un volano per quella destagionalizzazione che il territorio insegue da tempo. Altrimenti si rischia di andare ognuno per la propria strada facendosi invece quasi concorrenza”. La candidata consigliera regionale del Partito Democratico Alice Parma prende spunto dal recente fine settimana e lancia la proposta di un’azione promozionale a 360 gradi sotto una regia collettiva.

 

“Le sagre storiche e tradizionali sono il punto terminale della filiera della produzione enogastronomia dei nostri entroterra (ho fatto l’esempio della Valmarecchia per la recente esperienza diretta, ma lo stesso discorso vale per la zona sud della provincia e la Valconca), la festa finale di una filiera che va supportata in tutte le sue fasi. La Regione Emilia Romagna sta investendo molto nel settore e nella tutela dei prodotti tipici, ma ora occorre un ulteriore step: queste feste sono gestite in larghissima parte da Pro loco e associazioni che garantiscono e salvaguardano storicità e tradizione, ma perché si possa parlare di un vero prodotto turistico corredato da adeguata promozione è vitale un suo maggiore supporto attraverso Visit Romagna e Apt Servizi. Una regia che porti a un calendario coordinato e – laddove sia impossibile evitare sovrapposizioni perché parliamo di frutti di stagione – a pacchetti che comprendano più opportunità per guidare il turista e l’appassionato in veri e propri percorsi del gusto. Mettendo in gioco anche il bike, il trekking, il cavallo, la mobilità dolce: il turismo su due ruote è sempre più ricercato, così come l’experience nella natura alla scoperta dei borghi e dei sapori antichi e autentici. Gli stranieri, che sono in forte crescita, ne vanno matti, ma anche gli italiani dopo il Covid hanno amplificato la voglia di vacanza all’aria aperta. Lavoriamo tutti insieme perché le aree interne diventino un vero volano per destagionalizzare maggiormente la nostra proposta in Italia e all’estero” conclude Parma.