Una sanità pubblica efficiente e vicina ai cittadini necessita di strutture edilizie moderne e di tecnologie all’avanguardia. Prende così forma il programma degli investimenti in sanità per l’Emilia Romagna che vedrà impiegati nei prossimi anni 198,6 milioni di euro di risorse statali e regionali, secondo quanto previsto dall’accordo di programma con il Ministero della salute di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Le risorse serviranno a costruire nuovi ospedali, al miglioramento sismico e funzionale di edifici esistenti e al rinnovo delle tecnologie biomediche, siano esse necessarie alle aree chirurgiche, alle specialistiche ambulatoriali o alla diagnostica.
Alle risorse pubbliche si aggiungeranno ulteriori 69 milioni di partenariato pubblico-privato per il nuovo Ospedale di Carpi.
“Questo percorso garantirà investimenti sul nostro territorio per quasi 200 milioni di euro– spiega l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini-. Abbiamo dovuto fronteggiare un notevole aumento dei costi delle materie prime e in generale dell’inflazione, che avrebbe potuto mettere a rischio i nostri obiettivi. Grazie alla capacità dei nostri tecnici, cui va reso merito, siamo stati capaci ridisegnare in tempi rapidi i nostri progetti in modo da non perdere nemmeno un euro di quanto stanziato dallo Stato. Oggi si chiude il lungo iter amministrativo e finalmente comincia la fase operativa. Ancora una volta la Regione Emilia-Romagna dimostra di essere in grado di valorizzare le risorse che le vengono assegnate”.
Il programma straordinario degli investimenti in sanità
In provincia di Parma saranno investiti 1,3 milioni per il miglioramento sismico della Casa della Salute di San Secondo Parmense e 4 milioni per il miglioramento sismico dei corpi di fabbrica 5 e 6 dell’Ospedale di Borgo Val di Taro. Ulteriori 29 milioni serviranno per la realizzazione del nuovo Polo dell’emergenza urgenza dell’Ospedale Maggiore di Parma.
A Reggio Emilia saranno completati i lavori edili e di impiantistica per il nuovo edificio ospedaliero Mire (Maternità Infanzia Reggio Emilia) per un costo di 29 milioni.
Nel modenese saranno investiti 57 milioni per il nuovo ospedale di Carpi che si aggiungono ai 69 milioni previsti di investimenti privati. 7,5 milioni saranno invece destinati al miglioramento sismico del Policlinico di Modena.
A Bologna sarà realizzato il Polo materno-pediatrico presso l’ospedale Maggiore, dove saranno investiti 52,5 milioni. Per lo stesso ospedale sono stati individuati 800 mila euro per la palazzina degli ambulatori.
Nel ferrarese saranno spesi 7,5 milioni per la riqualificazione funzionale dell’Ospedale SS. Annunziata di Cento.
Infine, le risorse consentiranno a tutte le aziende sanitarie da Piacenza a Rimini di rinnovare le tecnologie utilizzate quotidianamente ed acquisirne di più efficienti. Strumenti indispensabili per velocizzare le liste di attesa, garantendo al contempo precisione e sicurezza, a cui saranno destinati complessivamente 10 milioni di euro. Ecco l’elenco delle risorse destinate all’acquisto dei macchinari: Piacenza 660mila euro, Parma 1,2 milioni, Reggio Emilia 970mila, Modena 1,65 milioni, Bologna 2,12 milioni (di cui 570mila all’Istituto Ortopedico Rizzoli), Imola 700mila, Ferrara 1 milione, Ausl Romagna 1,7 milioni.
I fondi Inail
Va tenuto conto che questo piano si affianca ad un altro programma che prevede di investire 191,4 milioni di euro finanziati con i fondi Inail. In questo caso sono previsti cinque interventi: 10,3 milioni per il Centro Paralimpico di Villanova d’Arda (PC), 5 milioni per il Nuovo Ospedale di Comunità del distretto di Mirandola a Medolla (MO), 12,5 milioni per la Casa Accoglienza dell’Aosp Bologna; infine, all’Ausl Romagna sono destinati oltre 160 milioni: 31,3 per il Nuovo Materno Infantile di Ravenna e 132,3 per il nuovo Ospedale di Cesena (blocco 2, aree intensive).