La riminese Elena Ugolini si candida a presidente dell’Emilia-Romagna – VIDEO
8 Luglio 2024 / Redazione
A margine del palco saluta, tra gli altri, il senatore Fdi Marco Lisei, l’arcivescovo Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, che ha parlato poco prima di lei dei suicidi in carcere, e l’artista Alessandro Bergonzoni. Sul palco si rende protagonista di un intervento non molto ‘di destra’, in realtà, ma di sicuro ‘sociale’, e più che altro concreto. È stata la mattinata in piazza Galvani a Bologna di Elena Ugolini, insegnante (nata a Rimini) già sottosegretaria all’Istruzione nel Governo Monti, in occasione della maratona oratoria della Camera penale contro i suicidi in carcere.
Ugolini prende la parola tra gli ultimi interventi, prima di intrattenersi coi cronisti a margine, e va dritta al punto, citando il lavoro negli anni portato avanti come dirigente scolastica del liceo bolognese Malpighi insieme agli imprenditori illuminati. “Stare tutto il giorno senza fare niente diventa l’attentato più grande all’umanità”, scandisce Ugolini pensando ai carcerati nullafacenti, e per questo più a rischio, e citando il progetto ‘fare impresa in Dozza’, nato 12 anni fa “per volontà di Alberto Vacchi, Isabella Seragnoli e Maurizio Marchesini”, in una palestra della Dozza allestita come officina metalmeccanica.
“Lì dalle 10 alle 15 persone ci lavorano, con uno stipendio e un contratto a tempo indeterminato: finora 70 persone hanno avuto questa possibilità e di queste solo un 10% è tornato a delinquere, contro una media nazionale al 70%. Questi sono fatti che ci fanno capire che esiste una responsabilità comune”, pesa le parole Ugolini. Raggiunta a margine, consolida il concetto: “Non vorrei usare i toni della politica, non perché non serva la politica ma perché deve tornare a diventare un servizio per la gente. Lo dico perché ho fatto esperienza e mi sono commossa” pensando “alle facce che ho visto in tutti questi anni in cui ho insegnato e incontrato persone. I ragazzi ci guardano e abbiamo una responsabilità enorme, il loro futuro infatti dipende anche da come si specchiano nello sguardo che abbiamo verso di loro. Usciamo dagli schemi. Con gli schemi ideologici- assicura a tutti Ugolini- non si legge la vita, non si leggono le domande della gente”. Tra gli altri presenti al presidio sui detenuti, arrivano il sindaco Matteo Lepore, l’ex sindaca di San aAzzaro ISabella Conti, l’ex sindaco di Bologna oggi parlamentare Virginio Merola, la segretaria dem locale Federica Mazzoni e diversi consiglieri comunali.
Prima uscita e prima ‘gaffe’ per Elena Ugolini, neo-candidata civica alla presidenza della Regione Emilia-Romagna. Nelle sue dichiarazioni di oggi, l’ex sottosegretaria all’Istruzione ha citato l’affluenza alle precedenti regionali del 2020, dicendo che allora votò “solamente la metà dei cittadini: uno su due ha detto ‘non mi interessa’”. Pronta la replica del governatore uscente Stefano Bonaccini, che spedisce la preside del liceo Malpighi di Bologna dietro la lavagna. “Ho letto la dichiarazione della neo-candidata alla presidenza dell’Emilia-Romagna, Elena Ugolini- scrive Bonaccini su ‘X’- vuole riavvicinare gli elettori perchè solo il 50% votò alle regionali del 2020. Le consiglio di studiare bene i numeri perché votò quasi il 70% degli elettori cinque anni fa. Cominciamo bene…”. Per la precisione, nel 2020 l’affluenza alle regionali in Emilia-Romagna fu del 67,67%, con un aumento di quasi il 30% rispetto alla tornata ancora precedente, quella del 2014, quando la partecipazione alle elezioni crollò al 37,76%.
Elena Ugolini è “una moderata”. E per lei, andarsi a “infilare in una coalizione dove Fdi fa la parte del leone, sarà un bel problema”. Così il presidente uscente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, accoglie il passo avanti della preside del liceo Malpighi di Bologna, già sottosegretaria all’Istruzione ai tempi del Governo Monti.
Ugolini ha ufficializzato oggi la sua intenzione di correre alle prossime regionali con una proposta civica, su cui dovrebbe convergere il centrodestra (anche se Ugolini ha aperto le porte anche al Pd). Il nome di Ugolini era in effetti nell’aria da tempo. “Vedremo- commenta Bonaccini, questa mattina a margine di una conferenza stampa in Regione- sapete i sondaggi che c’erano tra il sottoscritto e Ugolini o gli altri esponenti”. Secondo il governatore uscente, dunque, “il fatto che Fdi, che è il partito principale, non scelga un proprio o una propria candidata, è perchè qui sanno che si parte rincorrendo. E non c’è il clima di cinque anni fa”. Bonaccini definisce Ugolini “una persona certamente per bene, moderata”, che si “infila in una coalizione dove la parte del leone la fa Fratelli d’Italia. E per una persona che giustamente si definisce moderata, stare in una coalizione dove la gran parte degli eletti saranno tutti di Fdi, credo che sarà un bel problema”. Dopodichè, punge ancora il presidente, “non avere alcuna esperienza amministrativa in un Comune o in una Regione, per chi vuol guidare una Regione come l’Emilia-Romagna, credo sia un bel problema perchè l’esperienza di chi fa o ha fatto l’amministratore pubblico è un valore aggiunto”. Quindi , chiosa Bonaccini, “tanto di rispetto, se questa sarà la scelta. Per me non esistono nemici, al massimo avversari. Ma io credo che il centrosinistra, per quello che ha fatto e ha saputo fare in questi anni, per la classe dirigente che può mettere in campo, potrà fare bene”.
Elena Ugolini come candidata del centrodestra verso le regionali in Emilia-Romagna? “Credo sia difficile mascherare, con una foglia di fico del civismo dell’ultimo minuto, dell’ultima curva. Dopodiché, faccio i migliori auguri a quelli che saranno i candidati del centrodestra, ci confronteremo e spero sia una campagna elettorale leale, nella quale vengano messi davanti gli interessi di cittadini e cittadine. Bologna, ci tengo molto, deve partecipare e dare il proprio contributo in termini di idee e progetti”. Così il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, oggi interpellato sulla probabile candidata del centrodestra alle prossime elezioni in Emilia-Romagna, la civica Elena Ugolini.
Risponde Lepore da piazza Galvani, dove ha tenuto banco un presidio contro i suicidi in carcere cui ha partecipato la stessa ex sottosegretaria: “Finora il centrodestra, per come ha gestito l’alluvione e nei rapporti istituzionali con noi, ha avuto una posizione politica- ricorda il sindaco dem- molto marcata. Più che centrodestra, è un’area di destra, di politici e di partiti di destra, che hanno dimostrato di mettere al primo posto la loro area politica rispetto al lavoro nelle istituzioni. Si poteva collaborare concretamente sull’alluvione, ma mi sembra che i sindaci romagnoli abbiano detto molto chiaramente come non sia stato possibile. Sarebbe stata un’occasione importante, invece, per dimostrare che prima dei partiti vengono le comunità locali, la nostra regione e i nostri Comuni, gli interessi dei cittadini”.
(Agenzia Dire)