Home___aperturaLa riviera di Rimini nei primi 9 mesi ha perso 1,4 milioni di pernottamenti rispetto al 2019

Il confronto con gli anni pre-covid resta negativo, serve partire subito con i bandi per innovare la spiaggia


La riviera di Rimini nei primi 9 mesi ha perso 1,4 milioni di pernottamenti rispetto al 2019


5 Novembre 2024 / Maurizio Melucci

L’ufficio statistico della Regione ha pubblicato i dati turistici da gennaio a settembre 2024. I primi nove mesi ci danno un quadro complessivo dell’andamento turistico 2024 puntuale. Dico subito che non sono dati positivi soprattutto nei mesi strategici estivi per il turismo balneare.

Ora diamo uno sguardo generale di arrivi e pernottamenti. Nei primi nove mesi incrementiamo gli arrivi sul 2019 (+1,3) ma purtroppo siamo lontani dai risultati del 2019 (anno pre-covid).

Da sottolineare che tutti i comuni costieri sono sotto rispetto al 2019 ad eccezione di Misano Adriatico. In questo caso non c’entra il turismo balneare ma le prenotazioni della moto GP che ha visto nel 2024 due gare nel circuito di Santamonica (6-8 e 20-22 settembre)

Anche in questa tabella si nota come tutti i comuni costieri siano in forte flessione sul 2019 e una sostanziale tenuta sull’anno 2023 che non è stato particolarmente brillante a causa dell’alluvione che ha colpito la Romagna.

Inutile dire che ben altre erano le premesse e le aspettative da parte degli operatori turistici ad inizio anno.

Un dato positivo complessivo riguarda le località del cosiddetto entroterra. Sono dati ancora piccoli ma che dimostrano una vivacità di quelle località molto probabilmente dovuta anche dall’apertura di airbnb che offrono posti letti altrimenti inesistenti.

Ma i dati complessivi segnalano il problema del turismo sulla Riviera di Rimini. Si chiama turismo balneare. E’ nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre che si registrano i problemi maggiori. Infatti negli altri mesi il turismo d’affari, degli eventi, fieristico e sportivo sta dando ottimi risultati.

Da questa tabella si vede chiaramente la flessione sul 2023 e un pesante calo sul 2019 recuperata solo in parte dal turismo estero (+88.000 e +98.000). Complessivamente a Rimini comune si sono persi 700mila pernottamenti sul 2019. Un dato allarmante.

Le cose non vanno meglio negli altri comuni costieri.

Nel Comune di Riccione vi è una perdita secca di 250 mila presenze sul 2019 nonostante un incremento di 50mila nel turismo estero.

E’ la realtà costiera con il segno negativo nel quattro mesi estivi nel confronto con l’anno scorso. Il dato diventa ancora più preoccupante se confrontato sul 2019 dove si registrano cali in doppia cifra. Complessivamente rispetto al 2019 a Cattolica si sono persi 330mila pernottamenti nonostante un lieve aumento del turismo estero.

Una sostanziale tenuta sul 2023 a parte il mese di settembre ed un calo più marcato sul 2019. A Bellaria non vi è incremento del turismo estero sul 2019. Complessivamente si registra un calo di 90mila pernottamenti sul 2019.

Come già scritto Misano è l’unica località turistica della costa che va bene nel mese di settembre. Un dato dovuto al circuito di Misano che ha visto a settembre 2024 du gare del mondiale motoGP. Tuttavia anche nel comune di Misano si registra un calo dei pernottamenti sul 2019 di 43mila unità

Complessivamente nella provincia di Rimini i 4 mesi estivi registrano un calo nei pernottamenti di 140mila sul 2023. Preoccupante è il dato confrontato sul 2019. E’ un crollo che arriva a 1,4milioni di presenze turistiche. Dato “mitigato” dall’incremento di 100mila pernottamenti esteri.

Ora di fronte a questi dati è d’obbligo una seria riflessione. Non stiamo recuperando sul 2019, anzi ci stiamo allontanando. Questi sono i dati Istat, gli unici confrontabili, altri osservatori non credo servano ad una discussione seria.

Le cause di queste difficoltà sono dal mio punto di vista, molteplici. Sarebbe inutile ed anche sbagliato cercare in un solo aspetto le cause dei problemi.  E non penso che serva molto scaricare le colpe sulle istituzioni o sugli operatori. Una materia complessa come il turismo richiede risposte altrettanto articolate. Provo ad elencare alcuni aspetti che dovrebbero essere approfonditi.

  • Inflazione, crisi economica delle famiglie. Inutile girarci attorno. Le famiglie italiane sono sempre più in difficoltà e alla vengono tagliate le vacanze. Sottovalutare questo aspetto sarebbe un grave errore. Si pensare a forme di incentivi per favorire il turismo interno.
  • Il fenomeno airbnb non ancora registrato in tutta la sua portata ha contribuito ad una diminuzione dei pernottamenti nelle strutture ricettive. Da settembre 2024 è obbligatorio il Cin (Codice identificativo nazionale delle strutture) che comporta anche la registrazione dei dati statistici. Vediamo quanti sono gli affitti brevi.
  • Riqualificazione alberghiera. Ne abbiamo già scritto. E’ un urgenza per una riviera che sente gli anni
  • Riqualificazione della spiaggia. Dal mio punto di vista è il primo problema. In alcune località ad iniziare da Rimini la spiaggia è identica nell’organizzazione e nelle strutture dagli ’70. Si sono aggiunte funzione ma non certo cambiate le caratteristiche.
  • Concorrenza di località balneari estere
  • Collegamenti difficili autostradali e aeroporto Fellini inadeguato rispetto alle aspettative e alle esigenze. 300 mila viaggiatori nei primi dieci mesi del 2024 con destinazioni per il 50% che portano via turisti dalle nostre località disegna le difficoltà per aggredire il turismo estero.
  • Una promo-commercializzazione del nostro prodotto turistico che va ripensata sia sul mercato interno che estero.

Tutti questi aspetti, ed altri che si ritiene utile discutere dovrebbero essere oggetto di un confronto serio tra i protagonisti pubblici e privati del nostro comparto economico strategico

Maurizio Melucci