Home___primopiano“La seconda via” dal libro dell’alpino riminese Nelson Cenci su Rai3 nel cuore della notte

Il film di Alessandro Garilli trasmesso in occasione della “Giornata della memoria e del sacrificio" delle Penne Nere


“La seconda via” dal libro dell’alpino riminese Nelson Cenci su Rai3 nel cuore della notte


25 Gennaio 2024 / Redazione

In occasione della “Giornata della memoria e del sacrificio degli alpini” del 26 gennaio, Rai3 trasmetterà all’una di notte il film “La seconda via” del regista Alessandro Garilli, prima opera cinematografica sugli alpini nella ritirata di Russia, premiata lo scorso dicembre all’Asti International Film Festival. Il film è stato comunque disponibile su RaiPlay.

Rai1 ha previsto altri due momenti: il 26 gennaio alle ore 7:30 al Tg1 mattina interverrà il direttore de L’Alpino Massimo Cortesi, mentre la trasmissione Unomattina (ore 8:35) dedicherà agli alpini la copertina.

“La seconda via” di Garilli, tratto dal libro “Ritorno: La drammatica esperienza degli alpini sul fronte russo raccontata da uno di loro” del riminese Nelson Cenci, racconta uno degli eventi storici più importanti della seconda guerra mondiale per l’Italia: il Corpo d’armata alpino che si ritira dal Don nel gennaio 1943. Circa 57mila soldati italiani furono obbligati a percorrere duecento chilometri per cercare di tornare a casa tra le intemperie del gelido inverno. Le unità alpine cercarono di procedere verso ovest continuando a combattere e a perdere uomini sul campo. La fase finale della battaglia del Don costò la vita a 35mila alpini e circa 10mila morirono per congelamento. “Diviene sempre più frequente incontrare giovani persone che abbiano nozione del conflitto vietnamita poiché possiedono riferimenti derivati da film come Il Cacciatore (1978), Apocalypse Now (1979), Platoon (1986), Hamburger Hill (1987) o Full Metal Jacket (1987), e che non sappiano nulla su tragedie che hanno colpito più da vicino il proprio popolo” – ha spiegato il regista che, con la sua trasposizione cinematografica, nonché opera prima, dà il suo contributo alla creazione di un’iconografia filmica dell’accaduto.

LA TRAMA

La vicenda si svolge nel gennaio del 1943. Siamo sul Fronte Russo e la Compagnia 604 del Sergente Bisi (Giusto Cucchiarini) sta affrontando l’inferno della traversata della steppa a temperature vicine ai -40°C. La tempesta di neve incessante impedisce la visuale del paesaggio circostante, Bisi tenta con fatica di controllare i suoi uomini che lo seguono facendosi strada nella neve che arriva loro alle ginocchia.
Ci sono Zaina (Simone Coppo) e Prati (Sebastiano Bronzato) seguiti da Artico (Stefano Zanelli) che si fa aiutare da Ferri (Nicola Adobati) perché non riesce nemmeno più a reggere il suo zaino. Con loro il povero mulo Remagio, che a fatica trasporta una slitta con sopra il Tenente Sala (Ugo Piva).

Tutti gli altri non ce l’hanno fatta, i sei sopravvissuti lottano con tutte le loro forze per arrivare al villaggio di Popowka e fuggire così all’accerchiamento del nemico che sentono sempre più vicino.
Una volta calata la notte, gli Alpini arrivati allo stremo delle forze perdono il contatto con la realtà. Attraversano boschi, vallate, laghi e campi come dentro a un sogno, l’effetto lisergico del freddo e del disorientamento dato dal buio li porta su una seconda via.