Home___aperturaLa spiaggia, i chiringuitos, il ballo: a Rimini poche regole e molta confusione

E l'inflazione che pesa sulla stagione turistica, mentre nella Riccione commissariata si può fare solo ordinaria amministrazione


La spiaggia, i chiringuitos, il ballo: a Rimini poche regole e molta confusione


2 Luglio 2023 / Maurizio Melucci

La spiaggia, i chiringuitos il ballo. Poche regole e molta confusione

Claudio Cecchetto ha proposto recentemente un “Patto tra chiringuito e disco per rilanciare le notti”. La proposta è semplice: “Fino alle 23 o alle 24 musica in spiaggia, poi le navette per portare i ragazzi a ballare nelle discoteche”. In realtà nella pratica non può funzionare perché sulla spiaggia sono saltate le regole.

Nel piano spiaggia è previsto: a seguito della costituzione del comparto è ammessa l’installazione di strutture leggere stagionali, tipo “gazebo”, nella misura massima di n° 1 per ogni stabilimento balneare, in posizione possibilmente mediana rispetto al fronte spiaggia e comunque a non meno di ml. 40,00 dal limite del comparto, con superficie massima di mq. 10,00″. Ebbene non essendosi costituito nessun comparto (a parte qualche eccezione a Rimini Nord) di fatto non potrebbero esserci neanche i gazebi o chiringuitos. Invece ci sono in virtù di una delibera della giunta Gnassi che ha autorizzato queste strutture come evento stagionale sganciate completamente dal piano dell’arenile. Inevitabile la proliferazione dei chiringuitos ed anche una buona dose di confusione, di polemiche e dibattiti tra gli operatori. Ora pensare di spostare chi è sulla spiaggia alle 23\24 nelle discoteche è purtroppo solo fantasia. In buona sostanza per tre ragioni:

  • Sulla spiaggia non si paga nulla, se non la consumazione, e ci si può spostare da un gazebo all’altro con grande facilità. Cosa impossibile con le discoteche.
  • Sulla spiaggia si balla, in molti locali collocati in posizione strategica sulla costa si balla, anche senza averne le autorizzazioni.  “Credo – dice Fabrizio Pagliarani presidente dei bagnini Confersercenti– che farebbe molto ridere se chiamassimo un dj e affiggessimo un cartello con sopra scritto ‘vietato ballare’». Posizione chiara. Inevitabile che poi i controlli siano molti limitati e non sempre a “tappeto”.
  • Perchè il Comune di Rimini autorizza manifestazioni di pubblico spettacolo in un numero massimo di 64 iniziative per l’intera stagione con orario limite delle ore 23,30 ad eccezione di due eventi durante la stagione che potranno essere svolti sino alle ore 1,00 di notte. Per la Notte Rosa e ferragosto valgono gli orari delle iniziative.

Solo le evidenze pubbliche delle concessioni di spiaggia possono affrontare questo aspetto in modo adeguato. E forse potrebbe anche funzionare il patto proposto da Claudio Cecchetto

La stagione turistica, l’inflazione e la riqualificazione alberghiera

Il dibattito sulla stagione turistica in corso, l’andamento e le preoccupazioni degli operatori, è diventato quasi quotidiano. I conti dal mio punto di vista vanno fatti a fine stagione. Oggi mi soffermo su due aspetti che stanno incidendo in modo importante sull’offerta turistica, che vanno oltre all’aspetto dell’alluvione e delle condizioni meteo.

  • Gli ultimi studi sull’inflazione italiana dimostrano che nel nostro Paese ce n’è una di fondo che prescinde dai beni energetici, e significa perdita di potere di acquisto da parte dei lavoratori, che subiscono le decisioni sui prezzi, su tutti i beni fondamentali. Non che i beni energetici non siano fondamentali, ma almeno il loro aumento trovava una spiegazione esogena, nella crisi energetica conseguente alla guerra tra Ucraina e Russia. Non solo. La Banca d’Italia ha cominciato a stimare, internamente, una sorta di “inflazione da scusa”, ovvero un aumento di prezzi generalizzato che si sviluppa soprattutto nei servizi ricreativi, ristorazione, alberghi, ecc., che è solo di tipo emulativo, e anche questa non fondata su ragioni di costo. Se a questo aggiungiamo il caro mutui per la casa, evidente che vi sarà una diminuzione delle famiglie che si possono permettere una vacanza. Oggi vengono stimati in 30 milioni gli italiani che andranno in vacanza. La metà della popolazione. I rincari sono evidenti per gli hotel e la ristorazione. Sulla costa romagnola si sta registrando un incremento medio per gli hotel del 20% sul 2022. La ristorazione non si discosta di molto da quel 20% di incremento. Anche la spiaggia costa di più. Si parte con le tariffe giornaliere per ombrelloni, lettini e sdraio, che registrano rincari medi del +10%/+15%  e con punte del +25% rispetto allo scorso anno.
  • Finanziamenti alla riqualificazione alberghiera. Il governo ha fatto un bando con una dotazione di 500 milioni di euro per la riqualificazione degli hotel. È terminato in un giorno e mezzo. Sono arrivate 350 domande a riparto. Ci vogliono altre risorse altrimenti la riqualificazione alberghiera in Italia, sulla costa romagnola ed a Rimini, non si fa.

Per il turismo vanno affrontato i temi di fondo e sono tanti. Si è detto che finalmente vi è un ministro del turismo con portafoglio. Bene. Allo stato attuale è solo un aspetto formale, nella sostanza il turismo rimane la cenerentola delle politiche industriali del nostro paese.

Il ministro del Turismo Daniela Santanchè

Elena Raffaelli, il commissario e la paralisi di Riccione

Elena Raffaelli ex deputata della Lega ed ex assessore al Comune di Riccione ha dichiarato nei giorni scorsi che “il commissariamento non porta nessun effetto negativo e nessun disorientamento. Aziende, cittadini, operatori turistici, soggetti sociali hanno le spalle larghe, sono in grado di andare avanti con l’amministrazione straordinaria”. Affermazione ridicola se non fosse stata pronunciata da un esponente di punta del centrodestra riccionese. Chi si occupa di cosa pubblica sa che il commissariamento di un Comune porta ad un blocco dell’attività di governo. Il commissario si limita alla gestione dell’ordinaria amministrazione e delle opere in corso, non si impegna certo per nuovi progetti. La dimostrazione è nei fatti.

Elena Raffaelli

Tanto per cominciare, la Commissaria non ha rinnovato i contratti dell’ufficio stampa (due professionisti). Ora il Comune di Riccione di fatto non ha un ufficio stampa e non è cosa da poco. Tutti sappiamo quanto sia importante la comunicazione istituzionale per un comune turistico come Riccione soprattutto nel periodo estivo. Non ci sono solo gli atti formali. Riccione fa tendenza, i media nazionali e non solo sono spesso a Riccione ed hanno necessità del supporto locale. Insomma si fa marketing territoriale che non è necessariamente collegato ad una linea politica. Non risulta che il commissario abbia nominato dei sub commissari per gestire il comune. La stessa presenza del commissario non potrà mai essere al pari di un sindaco. Insomma, tutto all’insegna della normale amministrazione ed in mano ai dirigenti senza indirizzo politico-amministrativo, con buona pace di Elena Raffaelli.

Maurizio Melucci