L’allarme di Confindustria Romagna: “Senza certezze imprese scapperanno, commissario alluvione subito”
22 Giugno 2023 / Redazione
“Le assicurazioni stanno pagando sicuramente tanti soldi alle imprese” colpite a vario titolo dall’alluvione in Romagna, ma “è altrettanto vero che oggi come oggi, come accaduto per il terremoto del 2012, bisogna ri-assicurare le aziende del territorio. Molti imprenditori tenteranno di scappare dall’Emilia-Romagna perché non si sentono protetti”. Avvisa così Roberto Bozzi, presidente di Confindustria Romagna, a proposito della ricostruzione post-alluvione, dal punto di vista dei ristori alle aziende.
“Stessa cosa – continua Bozzi dal palco degli Innovation Days del Sole 24 Ore all’Opificio Golinelli di Bologna – per i futuri insediamenti nel territorio: nel momento in cui fai un’analisi del rischio, che è la prima cosa che fanno le industrie, ed emerge che un territorio non è sicuro, le aziende in Romagna non arriveranno e se ne andranno”.
Più in generale, continua l’industriale romagnolo sulle priorità del post-alluvione: “La Romagna è in piena occupazione, quindi attraiamo talenti da fuori regione: ma chi verrà in Emilia-Romagna nei prossimi due o tre anni se noi non diamo certezze? Bisogna trovare – raccomanda ancora Bozzi – una pianificazione veloce e rapida, serve un piano rapido e preciso. Come dice il sindaco di Bologna Matteo Lepore, serve subito un commissario straordinario, che conosca prima di tutto il territorio e i sindaci. Il territorio colpito è vastissimo, con centinaia di persone da dover mettere d’accordo per dare delle priorità”. Aggiunge comunque l’industriale: “Sono state le persone le più colpite di questo evento, perché le aziende bene o male, anche se hanno avuto grossi danni, ripartono. Il 98% delle aziende è ripartito. Il problema vero è sulle persone, che in percentuale hanno avuto molti più danni delle aziende. Ci sono persone che hanno avuto 30.000-40.000 euro di danni, dovendo ricominciare una vita”.
“Il timore del presidente di Confindustria Romagna è un timore fondato: dobbiamo lavorare perché non possa avere corso, affinché le imprese rimangano tutte lì e, anzi, abbiano continuità produttiva subito o il prima possibile“. Lo conferma il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a margine degli Innovation Days del Sole 24 oggi a Bologna. Aggiunge Bonaccini sull’alluvione e i rischi per la tenuta imprenditoriale: “Il terzo distretto biomedicale più importante del mondo, quello della bassa modenese, fu investito in pieno dal terremoto del 2012, con i due epicentri del sisma proprio in quella zona. Là oggi – rivendica il presidente a proposito del ‘modello emiliano-romagnolo’ – ci sono più posti di lavoro e imprese di prima”.
(Agenzia DIRE)