Home___primopianoL’assessore alla Polizia locale di Rimini: “Aumenti alle forze dell’ordine ma niente ai vigili urbani”

Juri Magrini: "Anche con polemiche strumentali viene richiesta sempre più sicurezza urbana e questa è la ricompensa per chi la garantisce tutti i giorni"


L’assessore alla Polizia locale di Rimini: “Aumenti alle forze dell’ordine ma niente ai vigili urbani”


17 Novembre 2023 / Redazione

“Bene che il Governo abbia finalmente, e dopo innumerevoli sollecitazioni provenienti da più parti, messo mano all’adeguamento delle retribuzioni per il comparto sicurezza e cioè Forzdell’ordine e Forze armate. Una misura sacrosanta, benchè non ancora sufficiente alle esigenze del personale e dei territori. Ma c’è un aspetto del pacchetto approvato ieri dal Consiglio dei Ministri che merita una riflessione adeguata: ancora una volta, quando si parla e si decide di sicurezza, sono escluse le Polizie locali. Quelle donne e quegli uomini cioè che, ogni tre per due, all’indomani di ogni fatto di sangue o di ordine pubblico vengono tirati (polemicamente) in ballo, insieme a sindaci e assessori, in quanto ‘sono loro che devono garantire la sicurezza’. E lo fanno tutti i giorni dell’anno, senza però vedere riconosciuta in alcun modo questa componente ormai essenziale del servizio”: lo fa notare Juri Magrini, assessore alla assessore alla Polizia locale del Comune di Rimini.

E l’assessore ricorda: “Vale la pena ribadire che la sicurezza e l’ordine pubblico sono prerogative costituzionali e di legge demandate al Ministero degli Interni e alle Forze dell’Ordine. Su questo non ci piove. Poi, nel corso degli ultimi 15 anni, alcune successive indicazioni e decisioni governative hanno via via coinvolto sempre più gli Enti locali e le Polizie locali in quella che viene denominata ‘sicurezza urbana’. Mettiamola così: è grazie anche a questa ‘mossa’ che, nello stesso lasso temporale, si è riusciti a tenere sui territori, colmando il gap occupazionale e di dotazioni che via via si allargava. Ma questa ‘mossa’ ha comportato e comporta un impegno ulteriore e superiore da parte delle Polizie locali, a sostegno ormai di numerosissimi e diversificati servizi relativi a sicurezza e ordine pubblico”.

“La ‘ricompensa’ è che, con tali premesse, sindaci, assessori e agenti di polizia locale sono chiamati a rispondere, nella polemica di una politica strumentale e non solo, a cose e problemi sui quali la principale competenza e responsabilità non è principalmente loro. I pacchetti sicurezza e gli adeguamenti delle risorse economiche, giustissimi, non riguardano mai quindi tutti coloro che, ogni giorno e in tutte le città grandi e piccole, hanno un ruolo, non secondario, nella tutela dell’ordine pubblico. Allora bisognerebbe chiarirsi una volta per tutte: le Polizie locali sono o no parte a tutti gli effetti del comparto sicurezza? Se sì (perché concretamente è sì) perchè non vengono mai ricomprese nei provvedimenti, contributivi e previdenziali, che riguardano lo stesso comparto? Perchè non viene aggiornata la legge quadro sulle Polizia locali, ancora ferma agli anni Novanta?” chiede polemicamente Juri Magrini.