L’intervento della Segretaria del PD Elly Schlein a Padova in chiusura della campagna elettorale per le europee di alcuni giorni fa rilancia in maniera prepotente la figura di Enrico Berlinguer fra i grandi politici italiani del ventesimo secolo. I tre riferimenti citati presi dal suo modo di essere politico: “si può essere popolari, senza mai essere populisti”, “non permetteremo a nessuno di riscrivere la nostra storia”, “non lasciamo l’internazionalismo ai nazionalisti” sono più che mai attuali.
Tutto questo rilancia l’interesse sull’apertura della Mostra a lui dedicata: dopo le molte decine di migliaia di visitatori a Roma, altrettanti, se non di più, sono attesi a Bologna.
La novità della Mostra su Berlinguer a Bologna (“I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer la mostra arriva a Bologna”) che si apre al pubblico l’11 giugno (sino al 28 agosto) nella Sala Mostre del Museo Civico Archeologico rispetto all’allestimento romano dei mesi scorsi è l’ampia sezione a Lui dedicata sulle sue presenze in Emilia-Romagna.
Berlinguer per decenni, da subito dopo la Liberazione nel 1944 sino a poche settimane prima della morte, fu presente ad innumerevoli incontri, comizi, feste de L’Unità nelle città della nostra Regione. Fotografie, filmati, opuscoli testimonieranno di questa sua presenza in Emilia-Romagna nella sezione regionale della Mostra.
Berlinguer fu a Rimini due volte solo: la prima nel 1953 e la seconda nel 1980. Entrambe le occasioni legate ad iniziative della Federazione Giovanile Comunista.
Nel 1953, come Segretario della FGCI nazionale, partecipò il 7 novembre ad un’assemblea allargata dei giovani comunisti per celebrare l’anniversario della rivoluzione russa. La presenza del Segretario nazionale della FGCI avveniva dopo che nel gennaio 1953, a seguito di tafferugli con la polizia alla fine di una iniziativa del PCI contro la “legge truffa” il Segretario dei giovani comunisti, Giancarlo Zanuccoli, veniva arrestato e condannato ad oltre tre anni di carcere (ma ne fece solo 6 mesi), con l’accusa di aggressione ai militari. Al 2° Congresso della FGCI riminese a metà febbraio 1953 era intanto stato eletto Segretario dei giovani comunisti riminesi Zeno Zaffagnini, imolese, inviato dal Comitato Regionale. Si veda per le vicende di cui sopra il mio articolo “5 marzo 1950 – Nasce la FGCI di Rimini”.
Di quella presenza a Rimini abbiamo pochissime notizie. Ma a testimoniarla ci sono tre fotografie scattate nel corso della serata dove, a fianco dei giovani dirigenti comunisti, c’è il gruppo dirigente comunista della Federazione riminese di allora: Nicola Pagliarani, Aldo Righi, Augusto Randi. Queste foto mi furono donate nel 2014, assieme ad altre centinaia, da Corrado Fantini (1933-2017) (“Se n’è andato Corrado Fantini, il ragazzo rosso della FGCI”), che della FGCI riminese fu Segretario dal 1956 al 1960.
Queste foto, assieme a migliaia di altre raccolte negli ultimi decenni, sono state depositate presso l’Istituto Storico della Resistenza di Rimini.
Invece della sua seconda visita a Rimini esiste molta più documentazione. Dal 7 al 10 febbraio 1980 si tenne a Rimini, fra Teatro Novelli e Palazzetto dello Sport, la Conferenza d’Organizzazione della FGCI nazionale. Al termine venne eletto nuovo Segretario nazionale, al posto di Massimo D’Alema, Marco Fumagalli. Berlinguer fu a Rimini il 9 e il 10 febbraio, alloggiato presso l’Hotel Bellevue a Marina Centro. Con lui l’inseparabile Antonio Tatò, suo segretario particolare e addetto stampa. Arrivò a Rimini alle 3 di notte, prelevato alla stazione di Bologna dal Segretario della Federazione Nando Piccari. Il Bellevue era presidiato da 25 uomini della DIGOS e da un numeroso servizio d’ordine del PCI guidato da Stefano Cevoli, allora Segretario del Comitato comunale riminese. Ad attenderlo il Sindaco di Rimini Zaffagnini.
Il Resto del Carlino fece seguire la Conferenza e la presenza a Rimini di Berlinguer dal giornalista ravennate Vanni Ballestrazzi (1932-2022) che scrisse diversi articoli, in cronaca locale e in quella nazionale, fra l’8 e l’11 febbraio 1980.
L’Unità invece fece seguire la Conferenza e gli interventi di Berlinguer dal giornalista Piero Sansonetti che scrisse diversi articoli fra l’8 e l’11 febbraio 1980.
Alle ore 10 del 9 febbraio arrivò al Novelli, “accolto da applausi da far cadere il soffitto” scrisse il Carlino e vi rimase sino alle 12 quando si recò in Piazza Clementini, presso la sede della locale Federazione Comunista, accolto da numerosi militanti e dai segretari delle sezioni della provincia di Rimini. Alle 12.45 trasferimento in Piazza Cavour, raggiunta con una passeggiata lungo il corso d’Augusto, per un saluto al Sindaco Zaffagnini e alla Giunta comunale e poi il rientro al Bellevue per il pranzo. Il pomeriggio e la sera li trascorse in camera a preparare il discorso del giorno dopo all’assemblea plenaria dei giovani comunisti.
Il 10 mattina partecipò ed intervenne alla Conferenza d’Organizzazione della FGCI al Palazzetto dello Sport. Prese la parola alle 10.30. Al suo fianco numerosi dirigenti nazionali del PCI: Giorgio Napolitano, Renato Zangheri, Luciano Guerzoni, Aldo Tortorella, Gianfranco Borghini, Renzo Imbeni. Al Palazzetto dello sport erano presenti oltre settemila persone ad ascoltarlo. Il Carlino così riassumeva il suo intervento: “Berlinguer ha lanciato l’ultimo messaggio alla DC prima del suo congresso: ‘Non parteciperemo a nessuna trattativa se non per concretizzare l’ingresso del PCI al governo con pari dignità rispetto agli altri partiti’. La seconda parte del discorso è stato riservato ad osservazioni sui lavori dei giovani comunisti” (Il Resto del Carlino dell’11 febbraio 1980).
Nel pomeriggio, prima di rientrare a Roma, Berlinguer volle recarsi alla Galleria dell’Immagine presso la Biblioteca Gambalunga per una veloce visita alla magnifica mostra di Tina Modotti, curata da Gian Butturini. Poi partenza in macchina per il rientro a Roma.
Il ricordo di quei giorni lo scrisse anche Nando Piccari nel suo articolo per chiamamicitta.it il 27 maggio 2022 intitolato “Ricordando Berlinguer”.
Oltre agli articoli di stampa ci sono alcune centinaia di fotografie di Davide Minghini, fotografo per Il Resto del Carlino, conservate presso l’Archivio fotografico della Biblioteca Gambalunga (dentro al Novelli, in Piazza Cavour, nella sala della Giunta, dentro al Palazzetto dello sport), un album fotografico presso l’Istituto storico dell’incontro con i comunisti riminesi (scatti fatti da Renato Fantini, fratello di Corrado) più una serie di fotografie varie fatte da militanti nel corso delle due giornate.
Paolo Zaghini
MOSTRA:
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Periodo d’apertura: 11/06/2024 – 25/08/2024 | apertura al pubblico dal 12 giugno
Sede: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio, 2 Bologna
Orari: Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19 – chiuso il martedì
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Per informazioni e aggiornamenti: https://mostra.enricoberlinguer.org/
(Ricordo che le scritte in rosso, cliccandoci sopra, aprono gli articoli citati)