Home___primopianoLegacoop Romagna: “Basta guerra dei cieli fra Rimini e Forlì”

Preoccupazione per il ridimensionamento del personale al "Ridolfi": "Consolidare le risorse esistenti e fare un salto di qualità deciso"


Legacoop Romagna: “Basta guerra dei cieli fra Rimini e Forlì”


31 Ottobre 2023 / Redazione

Stoppare definitivamente la “guerra dei cieli” in Romagna così da “consolidare le risorse esistenti” e puntare a “un salto di qualità deciso”. Legacoop Romagna guarda con preoccupazione al “ridimensionamento del personale all’interno di Forlì Airport”, la società che gestisce lo scalo Ridolfi del capoluogo romagnolo.

“Suona come un campanello d’allarme- precisa la centrale- specialmente in un momento in cui il traffico aereo presenta segnali di forte ripresa”. In tale scenario, “e data l’attuale frammentazione”, prosegue la Legacoop territoriale, la Romagna “rischia di uscire indebolita nei confronti della concorrenza proveniente dai territori vicini”. Per cui “sarebbe necessario consolidare le risorse e l’offerta dei soggetti esistenti”.

Dunque il Ridolfi di Forlì e il Fellini di Rimini. Una prospettiva caldeggiata non più tardi della scorsa primavera dallo stesso sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, con la proposta ai due aeroporti di “incontrarsi per avviare un percorso di confronto”. Idea fatta propria anche anche dal collega di Forlì, Gian Luca Zattini, chiosa la centrale cooperative, “mentre altre associazioni come Confindustria Romagna hanno avuto modo a più riprese di affermare l’esigenza di un nuovo quadro di collaborazione, in cui consolidare le risorse esistenti”.

Legacoop Romagna torna a chiedere di “procedere in quella direzione, con urgenza”: le Istituzioni della Romagna devono infatti “tornare a porsi l’obiettivo di un coordinamento in cui prendere decisioni condivise che supportino il sistema economico nel suo complesso”. Occorre insomma “atterrare” in un “sistema aeroportuale unificato, che integri le piste di Forlì e Rimini sotto una visione strategica e imprenditoriale”.

Un discorso da allargare poi ai settori di punta della Romagna, dal turismo all’agroalimentare, passando per il wellness, “eliminando una concorrenza che, fino a oggi, ha portato solo a complicazioni e spese inutili”. Serve, conclude la centrale, “una Romagna forte all’interno di una Regione ancora più forte, con la nascita di un coordinamento istituzionale in cui discutere i temi che riguardino il futuro di tutte le nostre comunità, per valorizzare al meglio le potenzialità esistenti”.

(Agenzia DIRE)