Home___primopianoL’Epifania il caldo si porta via: anche in Romagna

-42° C nel nord della Svezia mentre in Italia si toccheranno i +20° C ma la differenza non è destinata a durare


L’Epifania il caldo si porta via: anche in Romagna


2 Gennaio 2024 / Roberto Nanni

Ultimi scampoli di questo incontrastato dominio anticiclonico che ha caratterizzato il periodo natalizio: con l’inizio del nuovo anno si affacciano condizioni più invernali. Le tesi correnti zonali, che soffieranno da ovest verso est, tenteranno di ravvivare ancora dei refoli di aria mite e umida tra l’Europa occidentale e il Mediterraneo, prima di procedere verso un netto cambio di circolazione atmosferica al termine della prima decade di gennaio. Mentre i primi segnali di un clima decisamente più consono alla stagione fredda vanno man mano a consolidarsi sul nordest europeo, confermandosi con le temperature più basse di questo inverno tra Scandinavia e Baltico (punte anche di -42°C registrati a nord della Svezia), la nostra Penisola sarà esposta ancora per poco alle forti correnti ondulate provenienti dall’Atlantico.

Una dinamica, quella delle pronunciate differenze termiche, che a maggior ragione, sarebbe generata dagli intensi gradienti orrizzontali che andranno a formarsi, e che, a loro volta, saranno in grado di produrre degli effetti consequenziali sulla complessa circolazione che regola la distribuzione delle masse d’aria. Tutto ciò a conferma dell’evidente cambio di marcia che molto probabilmente andremo a sperimentare tramite il processo in due fasi. La prima delle due, andrà a concretizzarsi nei giorni 8-10 gennaio, con l’afflusso di correnti molto fredde di natura artica che attingono al serbatoio di aria gelida contenuta propio all’interno del circolo polare artico. Gli effetti di questo particolare raffreddamento si rifletteranno su parecchie regioni europee presentando una situazione molto movimentata anche sul nostro Paese. Più specificatamente attraverso l’analisi probabilistica si può avanzare l’ipotesi di un cambio di scenario dall’Epifania, quando diverse zone d’Italia si ritroverebbero a fare i conti con una maggiore instabilità: sopratutto quelle centro-meridionali. A seguire, tramite la marcata diminuzione delle temperature, con i valori che si porterebbero al di sotto delle medie, a risentire dei maggiori effetti potrebbero essere propio i settori adriatici, dove non si esclude qualche fiocco di neve su parte della Val Padana.

Prima però di poter sapere come sarà il tempo nel giardino di casa nostra e poter stilare una previsione con il più alto grado di affidabilità, è di fondamentale importanza conoscere in maniera analitica la posizione di dislocamento che assumerebbe il Vortice Polare a fronte del suo indebolimento a bassa frequenza, ma, soprattutto, le interazioni favorite dal tipo di regime sinottico che l’atmosfera andrà a realizzare nel corso dei prossimi giorni, in grado di determinare caratteristiche con evoluzioni diverse. Una combinazione di elementi questa non trascurabile che dovrà essere attentamente valutata, al fine di evitare di prendere lucciole per lanterne.

Roberto Nanni

 

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