Home___aperturaLuca Nardi batte Djokovic dopo gli allenamenti sui campi di Cattolica

Il tennista è autore di un'impresa: è originario di Pesaro ma la battaglia di Indian Wells l'ha preparata in Romagna


Luca Nardi batte Djokovic dopo gli allenamenti sui campi di Cattolica


12 Marzo 2024 / Redazione

Non solo Jannik Sinner. L’Italia del tennis sta vivendo un momento d’oro è l’autentica impresa del pesarese Luca Nardi, 21enne, al torneo Atp 1000 di Indian Wells ne è la prova. L’azzurro, numero 123 al mondo, ha battuto in tre set il numero 1 del ranking, il serbo Novak Djokovic, con il punteggio di 6-4, 3-6, 6-3.

Nardi è originario di Pesaro ma la battaglia di Indian Wells l’ha preparata in Romagna, sui campi di Cattolica allenato da Gabriele Costantini.

Come ricorda l’Ansa Luca Nardi è uno dei tennisti più promettenti nati nel 2003 ma il suo carattere dimesso e qualche infortunio lo hanno tenuto lontano dai riflettori del circus. Almeno fino a oggi, quando ha battuto Novak Djokovic a Indian Wells. “Credo che prima di questa notte, nessuno mi conoscesse”, ha detto subito dopo la partita. Ma non è proprio così.

Per gli addetti ai lavori, il 20enne pesarese è sempre stato un talento, un predestinato. Il suo esordio tra i professionisti risale al giugno 2018, quando a soli 14 anni e 10 mesi è riuscito a raggiungere i quarti del torneo Future di Sassuolo. Il piazzamento gli è valso un punto nel ranking Atp: è diventato così il più giovane tennista italiano di sempre ad entrare nella classifica mondiale. Gli appassionati dell’epoca indicavano Nardi e Holger Rune come due tra i talenti emergenti a livello mondiale. Alto 186 centimetri, fisico longilineo ha un discreto palmares: cinque titoli Challenger su sette finali disputate, tre titoli Itf su quattro finali. Grazie alla vittoria su Djokovic entra nella top 100 Atp.

Dopo la partita Nardi ha anche raccontato un aneddoto. “In camera – ha detto – ho sempre avuto il poster di Djokovic” . Il suo ex allenatore, il 34enne Francesco Sani ha spiegato che il suo allievo si ispira anche a Federer. “Lui invece, Nardi, ha un timing impressionante sulla palla e sa vedere bene le giocate degli avversari in anticipo. La sua vittoria è il frutto di talento unito a lavoro e sacrifici“.