Home___primopianoLuca Rosetti torna nel suo Club Nautico Rimini dopo il trionfo nella MiniTransat

Lo skipper 28enne dopo aver battuto tutti sulla rotta oceanica Francia-Caraibi a bordo di un 6,5 metri è rientrato navigando sempre a vela


Luca Rosetti torna nel suo Club Nautico Rimini dopo il trionfo nella MiniTransat


22 Febbraio 2024 / Redazione

Finalmente ieri sera, 21 febbraio, Luca Rosetti ha fatto ritorno al suo Club, dopo la vittoria della celebre MiniTransat, regata oceanica per imbarcazioni “Mini 650”. Per oltre 4mila miglia dalla Francia ai Caraibi da solo a bordo di una barca di appena 6,5 metri, a cui ha fatto seguito la navigazione di rientro, sempre a vela e sempre in Atlantico ma per allenamento, a bordo del Class40 IBSA.

In tantissimi ad attenderlo e festeggiarlo nel salone del Club Nautico Rimini. Il 28enne skipper di “Race=Care” si è raccontato, fra aneddoti e curiosità di una traversata da Est a Ovest dominata in quasi tutte le fasi, che lo ha appunto visto primo al traguardo di Guadalupe (Caraibi) lo scorso 12 novembre.

La Città, attraverso l’Assessore allo Sport, Avv. Moreno Maresi, ha espresso l’orgoglio cittadino omaggiando il giovane atleta, bolognese di nascita ma riminese di adozione, con una medaglia raffigurante il suo segno zodiacale, Pesci, ripreso dalla cappella dei pianeti del Tempio Malatestiano, la cattedrale cittadina, ad opera di Agostino di Duccio.

A dialogare con il giovane navigatore, due voci di riferimento per la vela: Giulio Guazzini, moderatore dell’incontro, e Laura Doria. Velista, giornalista RAI, Guazzini è stato commentatore televisivo dei più importanti appuntamenti velici a livello mondiale, dalle Olimpiadi di Sydney, Atene, Pechino e Londra fino alle ultime edizioni dell’America’s Cup. Appassionata di vela, riminese di nascita, Laura Doria è stata responsabile comunicazione della Classe Italiana Mini 650, oggi è conduttrice del podcast marinaro “Voci Sottocoperta”, da lei stessa ideato e prodotto da HiNelsen.

Giulio Guazzini Luca Rosetti e Laura Doria (foto di Roberto Baroncini)

“Mancavo da diverso tempo, è un ritorno con grande emozione – la gioia di Rosetti – Anche se non sono nato a Rimini, qui mi sento a casa e tornare a casa è sempre bello. Ho cercato di fare onore al guidone in una avventura in cui ho dato tutto quello che avevo. Il Club non mi ha fatto mai mancare la sua vicinanza durante l’intero percorso. Riparto a breve con un progetto oceanico di livello superiore per dimensioni della barca e impegno economico, un progetto più vasto anche dal punto di vista dei contenuti e valori di cui si farà tramite. Sono sicuro che il Club Nautico Rimini si riconfermerà al mio fianco ancora una volta”.

“Non solo campione di vela ma anche di vita” Così Rosetti è stato presentato da entrambi i conduttori della serata, Guazzini e Doria, che hanno più volte sottolineato i valori che da sempre ispirano e guidano l’attività del giovane skipper romagnolo: dall’importanza di coltivare i propri sogni per il futuro senza mai perdere il contatto con il presente, fino alla capacità di saper valorizzare le abilità del marinaio e dell’uomo anche quando il progresso e la tecnologia sono ormai compagni imprescindibili delle navigazioni più lunghe come anche della vita di tutti i giorni.

A chiudere in bellezza la serata la consegna, da parte del Club, dello speciale crest dedicato alla luminosa impresa del suo beniamino. “Un premio speciale per un ragazzo e navigatore speciale – ha detto Gianfranco Santolini, Presidente del Club Nautico Rimini, consegnando il riconoscimento – Ho conosciuto Luca prima come atleta delle derive e poi come coach. Da subito mi hanno colpito le sue qualità, la determinazione e l’equilibrio soprattutto, quello che ci vuole per navigare nelle acque dell’Oceano come nella vita. Il Club lo sostiene perché, portando il nostro guidone e la nostra mascotte, Arimino, in tutto il mondo, Luca si fa portavoce del messaggio e dei valori marinari e sportivi intrinseci nella natura del nostro sodalizio. Sicuramente è stato e sarà un esempio e uno stimolo per i nostri giovani atleti e non”.

(foto Manon Le Gwen)