Home___primopianoMa perchè a noi diversamente giovani le battute sull’età non fanno ridere?

La sempre più difficile navigazione nel politicamente corretto


Ma perchè a noi diversamente giovani le battute sull’età non fanno ridere?


3 Settembre 2023 / Giuliano Bonizzato

Sul ‘politically correct’, di cui si parla molto in questi giorni, ha detto la sua pure la Cassazione condannando la Lega per aver usato sui propri manifesti, in tema di migranti, la parola “clandestini” considerata ‘lesiva della dignità delle persone’. Il termine giusto sarebbe (suggeriscono gli Ermellini) ‘Richiedenti asilo’.

Prendere nota! Non c’è ormai da stupirsi. Se alla stazione gridi ‘Facchino’ per farti portare le valige, rischi di beccarti una querela. Meglio ‘operatore manuale ferroviario’. Me lo sono inventato adesso. Anche ‘Portabagagli’ è divenuto rischioso…

I comici, gli umoristi, tutti coloro che sulle battute, le allusioni, i giochi di parole ci campano, non sanno più a che santo votarsi. Recentemente, in una trasmissione televisiva di cui era ospite, Gene Gnocchi si è un po’ sfogato: “Una volta facevi una battuta tranquilla, senza problemi, adesso col politicamente corretto ti senti continuamente in colpa”. Aggiungendo che, a proposito di battute, ha dovuto rinunciare a una (molto graziosa) sulla statura di Brunetta, che avrebbe voluto inserire in un suo spettacolo. Magari il Ministro, che è uomo di spirito, ci avrebbe fatto su una risata. Ma tutti gli altri? In questi casi salta fuori sempre una ‘Associazione a difesa di’ con tanto di Avvocati al seguito… Attenzione però. Se anche Gene Gnocchi fosse stato, come Brunetta, un ‘diversamente alto’, beh, allora avrebbe potuto raccontare la sua storiella senza incorrere nei fulmini dei sempre più esigenti censori della parola scritta e parlata.

Infatti l’auto-presa per i fondelli parrebbe consentita. Lo dimostra il successo dell’ebreo Moni Ovadia il quale, nelle sue performance teatrali, viene calorosamente applaudito dai suoi correligionari proprio per le decine di barzellette sugli ebrei che recita con irresistibile verve. Onestamente non so fino a quando potrà farlo. Le pretese del politically correct stanno infatti aumentando in misura esponenziale e imprevedibile. Chi poteva immaginare che, negli USA, avrebbero abbattuto le statue di Cristoforo Colombo, perché si era comportato da razzista con gli indigeni?

Ma restiamo alle battute di spirito che è meglio. Il variegato repertorio di barzellette che andava forte anni settanta-ottanta è ormai quasi tutto da buttare. Eliminato perfino Walter Chiari reo di aver interpretato un balbuziente…

Mi viene anche il dubbio che anche trasmissioni televisive trasgressive e irriverenti come quelle di enorme successo lanciate quaranta anni fa dal grande Goliardo Renzo Arbore spalleggiato dagli impagabili Marenco, Bracardi, De Agostino, Ferrini. Frassica ecc. ecc. siano oggi improponibili. Non se ne rivedono più neppure le registrazioni, una volta mandate in onda nelle ore notturne…

Per quanto mi riguarda, appartenendo ormai alla categoria dei diversamente giovani mi sono ancora consentite battute sui miei coetanei. Come questa.

“-Dottore dopo aver fatto l’amore mi fischiano le orecchie…
-Ma alla sua età cosa pretende? Che le facciano gli applausi?”
Peccato che a me non faccia ridere.

Giuliano Bonizzato