Ma quale costola d’Adamo, il mondo è delle donne com’è giusto che sia
4 Marzo 2023 / Giuliano Bonizzato
Macchè quote rosa! Ormai è la donna a dominare il mondo. Non poteva finire che così. Anche se abbiamo fatto di tutto per cercare di sminuirla. A partire dalla Genesi, mi spiace dirlo.
Il fatto che Eva sia nata il sesto giorno da una costola del Primo Uomo è infatti quanto di più patriarcale si possa immaginare. Un caro amico, giornalista romagnolo e cattolico fervente, aveva perfino affermato in un suo articolo che è proprio a causa della derivazione della donna da Adamo che “femminilità richiama autorità” (sic!).
Io invece, sono stato sempre convintissimo che il Buon Dio, lasciando perdere l’idea di clonare Eva da una costola maschile, abbia iniziato la sua creazione proprio dalla Donna. E, per di più, utilizzando non la vile creta, come ha fatto per noi, ma il più pregiato dei marmi di Carrara. Forme arrotondate, armoniose, grandi occhi, morbida bocca, lunghe gambe, capelli folti e fluenti… Rispetto ad Adamo la stessa differenza che c’è tra l’ Alfa Romeo Giulia 2.0 e una Fiat Multipla Diesel, non so se rendo l’idea. E il perché siamo venuti così brutti (e meno svelti anche se a parità di cilindrata) è presto detto. Dopo la creazione di quel capolavoro (ore e ore di impegno spasmodico alla ricerca della perfezione) il Padreterno si sentì veramente stanco.
Non vedeva l’ora che venisse il settimo giorno, quello in cui, stando all’Antico Testamento,‘si riposò’. Riposo meritatissimo dopo un settimana veramente impegnativa, dal Big Bang (con contestuale creazione del Tempo e dello Spazio) allo studio di tre tipi diversi di Evoluzione (piante, insetti e animali) fino all’intervento d’urgenza sui mammiferi dopo l’estinzione dei dinosauri… Per non parlare del bosone di Higs, un tipetto da tenere sempre sotto controllo… E allora Adamo venisse come venisse, lasciando perdere ovviamente anche l’idea (ci mancherebbe altro!) di farlo a Sua immagine e somiglianza. Oltretutto il marmo era finito ed era rimasta solo la creta con cui erano stati plasmati i gorilla.
Beh, care mamme, compagne, amiche, mogli e nonne… E’ già un miracolo che ci vogliate bene.
Giuliano Bonizzato
(da ‘Il sorriso della motociclista’ in tutte le librerie Mondadori e Feltrinelli)