Home___primopianoMai una Rimini a 30 all’ora: il sindaco Jamil non si schiera con Bologna

Ma il Grande Spirito della Bici è entrato infine nel cuore dell’Uomo Bianco


Mai una Rimini a 30 all’ora: il sindaco Jamil non si schiera con Bologna


11 Agosto 2024 / Redazione

Mai una Rimini a 30 all’ora. Il sindaco Jamil non si schiera con Bologna.
Sentiamo cosa ne pensa il Capo dei Comanches.

-“Augh! Massacrati dai visi pallidi o confinati nelle riserve lungo il Marecchia River, sembrava ormai che il nostro destino fosse simile a quello dei nostri fratelli Indiani d’America. Ma ecco, mandato dal Grande Spirito della Bici, apparire il Grande Capo dei Navaios Tex Gnass uomo bianco che ama e protegge gli indiani e ama correre con loro sotto il sole e nel vento. Fu lui a decretare la fine del tempo in cui i Carri di Fumo appestavano i nostri Grandi Pascoli e ci inseguivano perfino nelle più sperdute mesetas e nei più reconditi canyon. Sì, fratelli rossi, nulla ormai è come prima!… Ricordiamo come tutto cominciò in quel mese di luglio quando, usciti finalmente dalle nostre riserve, sfilammo lentamente sulle nostre cavalcature, una impressionante marea a due ruote che percorreva il Long-Sea di Rimini, dai miei Comanches del Centro Storico ai Sioux di Covignano, dai Cheyenne di Coriano agli Apache di Santa Giustina. Tutti assieme, compatti (nonostante il diluvio scatenato malignamente dal Dio dell’Auto) per rivendicare finalmente il diritto degli uomini rossi al rispetto degli accordi sulle “terre non cedute. Per tracciare con i nostri corpi, su una superficie della spiaggia libera di 120 metri quadri di lunghezza per 13 di larghezza, la scritta “i like my byke”. Per ascoltare le parole ispirate del Grande Capo dei Navaios. .

-“Abbiamo vinto sul Dio dell’Auto! – ha gridato Tex – cambieremo le abitudini delle persone. “La Città sarà sempre più a misura di bicicletta!”

E noi, fradici di pioggia, ma felici come ai tempi in cui i Carri di Fumo dei Visi Pallidi non avevano ancora invaso le nostre praterie, lo abbiamo applaudito a lungo.

Fu allora, e veniamo al punto, che la Divina Squaw che presiedeva i Riti della Mobilità Attiva ci assicurò la moltiplicazione delle zone 30. Quelle che sanciscono il limite che i Carri di Fumo non avrebbero dovuto superare, ponendo così fine ai massacri del Popolo Rosso. Ma ora io vi dico, fratelli, che tale limite non è più necessario! Sì, perché finalmente, grazie al Grande Capo dei Navajos e al suo pard Jamil Carson, le piste dell’Uomo Bianco e quelle degli uomini rossi si sono finalmente separate! Non più cavalli in corsa appestati e insidiati da Carri di Fuoco che li incrociano o li affiancano! Non più corpi riversi sulle strade assieme alle loro cavalcature!

Così che io, che ai tempi dei Grandi Pascoli incontaminati, dettai ai miei Comanches le regole della Caccia, io che ho visto ormai trascorrere in cielo troppe lune, io, dal viso scavato dalle intemperie e ormai simile a quello del vecchio cuoio lavorato, io, con gli occhi illuminati dal sole al tramonto e rivolti ai parcheggi del futuro, io in verità vi dico o fratelli rossi che il Grande Spirito della Bici è entrato infine nel cuore dell’Uomo Bianco. Assieme quella, ripiegabile, nel suo portabagagli!
Augh, ho detto!”.

Giuliano Bonizzato