Manifatturiero a Rimini, calano produzione e fatturato: alimenti al traino del settore
10 Dicembre 2024 / Redazione
Per le imprese manifatturiere della provincia di Rimini gli indicatori riportano un generalizzato peggioramento, dopo il rallentamento che ha preso avvio dal secondo trimestre 2022. Nella media degli ultimi 12 mesi, le performance produttive dei comparti risultano in flessione, fatta eccezione per Alimentare e Legno e mobili.
Si illustrano di seguito i principali risultati.
Dinamica congiunturale – risultati rispetto al trimestre precedente
Per il trimestre in esame, il 48,6% dei rispondenti riporta una riduzione della produzione rispetto al trimestre precedente e il 45,7% stabilità; la variazione congiunturale è pari a -11,2%, in controtendenza con il trimestre precedente (che fu positivo). Analoga la dinamica del fatturato a valori correnti (-17,1%), dove il 54,3% dei rispondenti dichiara una situazione di flessione rispetto al trimestre precedente. Analoga anche la dinamica degli ordinativi (interni ed esteri), mentre l’occupazione appare sostanzialmente invariata.
Dinamica tendenziale – risultati rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno
Rispetto al terzo trimestre del 2023, la produzione del Manifatturiero riminese ha manifestato una flessione del 13,5%, in continuità con il trimestre precedente. A livello dei singoli comparti, la dinamica tendenziale della produzione è differenziata: si riscontra, infatti, una crescita per Legno e Mobili (+18,1%) e Chimica e plastica (+1,9%); stabilità sostanziale per Alimentari (-0,8%); in flessione Abbigliamento e accessori (-11,3%) ma soprattutto Prodotti in metallo (-28,4%) e Macchinari (-17,9%).
Per il fatturato, il 42,9% dei rispondenti ne dichiara una contrazione rispetto al medesimo trimestre del 2023; la variazione è pari al -13,7%. La flessione del fatturato si concentra nel comparto dei Prodotti in metallo (-33,1%) e dei Macchinari (-20,3%), mentre nei restanti la dinamica è sostanzialmente positiva o comunque stabile.
A fronte di una riduzione degli ordinativi interni (-4,8%), quelli esteri sono rimasti sostanzialmente stabili, mentre il dato occupazionale è in moderata espansione (+1,3%) negli ultimi 12 mesi.
Risultati della media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti
Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), gli indicatori confermano il trend in peggioramento delle attività manifatturiere locali (-10,6% la dinamica della produzione), che si è palesato per tutto il 2023, entrando in terreno negativo dal primo trimestre di quest’anno. Con riferimento ai principali comparti del Manifatturiero riminese, essi appaiono in negativo, fatta eccezione per Alimentare (+3,1%), Legno e mobili (+5,8%) e Altre industrie (+2,6%) che, di fatto, mantengono le proprie performance rispetto ai 12 mesi precedenti. Variazioni della produzione inferiori alla media del Manifatturiero provinciale per Macchinari (-17,3%), Abbigliamento e accessori (-12,2%) e Prodotti in metallo (-11,4%); stabilità per Chimica e plastica.
Nel periodo in esame si è registrato una contestuale flessione del fatturato a valori correnti (-11,9%) comune sostanzialmente a tutti i comparti del Manifatturiero provinciale, fatta eccezione per Alimentare (+5,7%), Legno e mobili (+6,4%) e Chimica e plastica (+2,8%). Per gli ultimi 12 mesi, la dinamica del fatturato mostra valori superiori al dato medio settoriale per questi ultimi comparti citati; con riferimento alle imprese dell’Alimentare e di Legno e mobili, inoltre, la variazione registrata del fatturato può essere intesa positiva anche in termini reali (vale a dire al netto dell’inflazione). Dinamica delle vendite in flessione, invece, per il comparto Abbigliamento e accessori (-12,2%), Macchinari (-19,5%) e Prodotti in metallo (-14,9%).
La percentuale media dei ricavi generati all’estero (per esportazioni) si è attestata al 48,4% del fatturato complessivo. I comparti del Manifatturiero riminese maggiormente orientati all’export si confermano quello dei Macchinari (67,0%), comprensivo delle attività di meccanica ed elettronica, Abbigliamento e accessori (46,0%), Chimica e plastica (36,6%).
La domanda interna ha segnato una moderata espansione media annua del 6,6%, mentre per quella estera (che costituisce circa il 48% del totale ordinativi), si riscontra una flessione del 2,2%.
I livelli occupazionali medi sui 12 mesi appaiono in crescita (+2,1%), conseguentemente anche all’ampliamento del campione della presente rilevazione; la sola componente operaia è aumentata dello 0,5%.
Prospettive
Le prospettive delle imprese rispondenti per i prossimi mesi del 2024 sono di generalizzata ripresa per quanto riguarda produzione, fatturato e ordinativi; stabilità per i livelli occupazionali. Il consensus dei rispondenti, per le variabili indagate, restituisce la maggioranza delle frequenze sulla stabilità con l’attuale trimestre.
Informazioni sul metodo d’indagine
L’indagine in oggetto è di tipo congiunturale e non considera, pertanto, le variazioni strutturali dei settori determinate dal turnover di imprese (iscrizioni e cessazioni), se non periodicamente in seguito al riallineamento e all’aggiornamento della stratificazione del campione alla popolazione di riferimento.
La rilevazione interessa unicamente imprese manifatturiere sopra i 9 addetti e non indaga elementi quantitativi di redditività desumibili dai documenti contabili.
Ogni impresa risponde in base al proprio sentiment e alle proprie valutazioni, che non è possibile ricostruire, né verificare. Le risposte delle singole imprese sono ponderate per la loro dimensione in termini di addetti: dunque, le aziende di maggior dimensione pesano di più. È nota una correlazione positiva e significativa tra performance e dimensione d’impresa.
Da considerare la presenza di una potenziale distorsione, dovuta al recupero dei non rispondenti, in quanto il periodo di rilevazione è ampio, la rilevazione non prevede obbligo di risposta e, al fine di aumentare il tasso di risposta e la copertura campionaria, possono essere attuati più solleciti (scritti e telefonici).