Home___primopianoMarco Gobbi, VISERBAPUNTOEACAPO: “La crisi nel turismo c’è e nasconderla non aiuta a risolverla”

"Le strutture ricettive vanno ripensate e le norme devono consentire le necessarie riqualificazioni"


Marco Gobbi, VISERBAPUNTOEACAPO: “La crisi nel turismo c’è e nasconderla non aiuta a risolverla”


5 Agosto 2023 / Redazione

Spett.le Redazione, 

La proverbiale schiettezza espressa sui media dal mio amico Sandro Giorgetti, presidente regionale di Federalberghi, è una certezza, in questo generale mutismo sull’andamento critico della stagione turistica in corso.

È da maggio che rileviamo, di giorno in giorno, quanti ombrelloni vuoti siano aumentati, quante più stanze d’albergo siano con gli avvolgibili abbassati e quanti negozianti piangano, a fine giornata, per gli incassi ridotti. 

La crisi nel turismo c’è e nasconderla non aiuta a risolverla.  

Si può sviare dando la colpa all’alluvione, ma qui a Rimini è stata appena un revival del Marecchia. Si può tentare di dire che il tempo, ad inizio estate, non è stato clemente, ma è già capitato in altre stagioni.

Non si possono mescolare, invece, le presenze invernali con quelle estive. Se la fiera ed il congressuale crescono, ma l’estate cala, bisogna dire le cose come stanno, perché il numero di attività interessate è molto differente.  

Concordo col pensiero di Giorgetti, purtroppo, questo andamento non riserverà giri di boa salvifici, se non si porrà mano almeno a qualche intervento tampone per l’ultima volata di agosto e settembre. 

Vedo, al contrario, che da parte delle varie amministrazioni pubbliche vi è una tendenza ad enfatizzare risultati inesistenti o, peggio ancora, ad arroccarsi dietro al conservatorismo, come per esempio sulla obsoleta “notte rosa”, dove è persino vietato immaginare qualsiasi ipotesi sostitutiva.

Il problema di Rimini è lì sotto agli occhi da più di trent’anni. Le strutture ricettive vanno ripensate e le norme devono consentire le necessarie riqualificazioni. Quelle fuori mercato vanno trasformate ad usi più consoni e compatibili con la zona turistica. Cosa si aspetta ad adeguare la vigente normativa regionale dei Condhotel al R.U.E. comunale? 

Le isole pedonali, realizzate con materiali abbastanza scadenti, specie nel Lungomare Nord, sono inutili se non si pensa alle aree di sosta delle auto. 

Ogni località balneare, nella regione del Mediterraneo, è alla portata di qualsiasi località in Europa, facendo perdere a Rimini quell’attrazione e concorrenzialità del passato. Serve, quindi, un aeroporto internazionale nel vero senso della parola, che sappia intercettare da altri paesi e continenti nuovi flussi turistici.  

Occorre migliorare il senso della sicurezza, perché troppo spesso Rimini riempie le cronache dei giornali.  

Va affrontato radicalmente il tema del traffico, affinché anche un bolognese che impiega un ora per arrivare al casello di Rimini Nord non ne impieghi un’altra per arrivare in hotel. 

Si, Rimini, nel suo complesso provinciale, è una realtà cresciuta, per alcuni temi anche migliorata, ma si porta dietro, come alcune signore anziane, l’incapacità di aggiornarsi veramente in un processo di trasformazione necessaria e radicale. Non basta tinteggiare di rosso i marciapiedi, mettere una ruota panoramica o trasformare il lungomare in un camminamento pseudoverde, lasciando peraltro tutto il resto nel caos. 

Questo calo di presenze non può essere solo una conseguenza estemporanea del clima ma va ricercato negli aspetti di sistema. 

L’intelligenza non si nutre di slogan, ma di sani ripensamenti, quelli che ci auguriamo vengano attuati sulle cose che non hanno funzionato, senza prese di posizione o isterismi, perché siamo tutti sulla stessa barca. 

Marco Gobbi, Comitato VISERBAPUNTOEACAPO