Maria Rosaria Boccia accanto al ministro Sangiuliano anche al Meeting di Rimini
4 Settembre 2024 / Redazione
Da Rimini, a Pompei, alla Pinacoteca di Brera, a Sanremo, a Montecitorio. Foto durante sopralluoghi, incontri ufficiali, eventi ma anche seduti insieme a tavola con lo sfondo del mare di Taormina.
Il caso che sta mettendo in forte imbarazzo il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si intreccia infatti anche con Rimini, dove Maria Rosaria Boccia, l’imprenditrice campana al centro della polemica, era in compagnia del ministro in occasione del Meeting di Comunione e Liberazione, il 23 agosto, pochi giorni prima che scoppiasse la controversia sulla sua presunta nomina. Come in altre occasioni, Boccia ha abbondantemente documentato la presenza sua e del ministro con una serie di foto pubblicati subito su Instagram.
Il 26 agosto, la stessa Boccia ha annunciato sui social di essere stata nominata “consigliere del ministro per i grandi eventi”, suscitando immediatamente polemiche. Il ministero della Cultura ha prontamente smentito la sua nomina ufficiale, mentre Sangiuliano ha assicurato che “non è stato speso un euro” per i viaggi e i soggiorni della Boccia.
Tuttavia, la situazione si è complicata con la diffusione di notizie e fotografie che documentano la partecipazione della Boccia a numerosi eventi e riunioni ufficiali insieme al ministro. In particolare, una e-mail inviata a giugno, contenente informazioni riservate sulla serata di gala del G7 in programma a Pompei, sarebbe stata inviata anche a Boccia. La stessa e-mail è stata ricevuta anche da Narda Frisoni, originaria di Bellaria, che guida la segreteria del ministro Sangiuliano.
Questo sviluppo ha sollevato ulteriori interrogativi sulla trasparenza e la gestione delle nomine all’interno del ministero, creando non poche difficoltà al ministro Sangiuliano, che ora si trova a dover chiarire la posizione della Boccia e il suo coinvolgimento negli affari istituzionali. La vicenda, che ha già attirato l’attenzione dei media anche internazionali, rischia di avere ulteriori ripercussioni politiche nelle prossime settimane.