Home___primopianoMatteo Renzi addio, a Rimini il gruppo dirigente di Italia Viva si dimette in blocco

No al centrosinistra, Giorgia Bellucci: "Scegliamo un'altra strada più difficile, lunga e dura e aderiamo all'Associazione Orizzonti Liberali"


Matteo Renzi addio, a Rimini il gruppo dirigente di Italia Viva si dimette in blocco


10 Settembre 2024 / Redazione

“Mi dimetto da Presidente di Italia Viva provinciale e con me si dimette tutta la dirigenza locale. Luca Signorini Presidente zona sud, Andrea Ferrando Presidente zona nord e Andrea Arlotti membro di cabina di regia regionale”: così Giorgia Bellucci, da tempo in rtta con la linea di riavvicinamento al PD e al “campo largo” tracciata da Matteo Renzi.

Spiega Bellucci: “Dopo le elezioni europee, in cui la lista Stati Uniti d’Europa non ha raggiunto la soglia di sbarramento, si è aperto dentro il partito un dibattito se proseguire comunque il percorso del “Terzo Polo” o iniziarne uno nuovo “Margherita 2.0″.
Il Presidente nazionale Matteo Renzi ha cambiato più volte opinione: terzo polo con terzo nome, scelta tra Margherita 2.0 e terzo Polo. Infine, con un’intervista al Corriere ha dettato la linea scegliendo stabilmente la coalizione di centrosinistra. Per noi è sbagliata nel metodo e nel merito. La proposta politica al congresso dello scorso ottobre che ha eletto Matteo Renzi Presidente era chiara: né con questa destra né con questa sinistra. Se si vuole cambiare strategia e linea, cosa del tutto legittima, si deve rifare un congresso. L’assemblea di nominati del 28/09 – non ancora convocata ufficialmente – non può essere utilizzata per legittimare un’inversione di 180°. Nel merito perché la situazione politica di oggi è identica a quella del 2022 in cui il Terzo Polo ha raggiunto quasi l’8% e in alcuni territori è andato in doppia cifra. Perché non ci si può mettere insieme solo per battere la destra anche se non si condivide nulla dei principi fondamentali che ti dovrebbero tenere insieme: politica estera, politica economica e giustizia”.

“Quindi, noi scegliamo un’altra strada più difficile, lunga e dura. Esiste in Italia un pezzo di paese che aspetta una proposta liberaldemocratica vera, che pensa che tutti i problemi non si risolvono solo con maggiore spesa pubblica, ma in primis allocando meglio le risorse. Che pensa che i dipendenti pubblici vadano valutati e non devono essere tutti uguali negli stipendi. Che la parola merito e competenza siano due parole chiave per lo sviluppo dell’Italia. Che vogliono costruire ricchezza e poi pensare a come redistribuirla. Noi insieme a tante altre persone in giro per l’Italia aderiamo all’Associazione ORIZZONTI LIBERALI – Verso il partito Liberal-democratico”, conclude Giorgia Bellucci.