Home___primopianoMaturità, in Romagna 7mila saltano gli scritti: anche nella stessa scuola dove si fanno

Da Piero Angela a Fallaci: le 7 tracce del Ministero


Maturità, in Romagna 7mila saltano gli scritti: anche nella stessa scuola dove si fanno


21 Giugno 2023 / Redazione

Oggi mercoledì 21 giugno alle ore 8.30 sono iniziati gli esami di la maturità 2023 per circa 536mila gli studenti che quest’anno sono chiamati a svolgere le due (in alcuni casi 3) prove scritte e il colloquio.

Gli studenti dell’Emilia-Romagna candidati all’esame di Maturità sono 35.405, Non tutti, però, domani affronteranno la prima prova scritta d’Italiano e nemmeno il giorno successivo quella della materia d’indirizzo.

Come previsto dall’ordinanza ministeriale n.106 dell’8 giugno 2023 gli studenti residenti negli 80 Comuni (o frazioni) colpiti dall’alluvione o frequentanti scuole negli stessi territori non dovranno sostenere gli scritti. In provincia di Rimini si tratta dei Comuni di Montescudo, Casteldelci, Sant’agata Feltria, Novafeltria, San Leo.

In Regione si tratta di circa 7.000 ragazzi, il 20% dei maturandi totali (dati forniti dall’Ufficio scolastico regionale) che non faranno le prove scritte ma sosterranno l’esame in modalità differenziata, con un’unica prova orale. La data di inizio consigliata dagli uffici scuola è il 26 giugno, ma c’è una discrezionalità organizzativa delle commissioni che, a seconda delle esigenze dei diversi territori, possono anche anticipare.

Si parte con la prima prova, il tema di italiano, di carattere nazionale, uguale per tutti gli indirizzi scolastici. Quest’anno i candidati devono scegliere una tra le 7 tracce fornite dal ministero dell’Istruzione e del merito, così suddivise: due appartengono alla tipologia A, quella dell’analisi del testo, che quest’anno verte su due autori, uno di poesia e uno di prosa, attivi dall’unità di Italia fino ai giorni nostri; tre tracce appartengono alla tipologia B, del tema argomentativo, mentre le ultime due alla tipologia C, quella del tema di attualità.

Ma, come riporta l’Agenzia ANSA, ci sono già le prime inconguenze.Dei 7.000 maturandi dell’Emilia-Romagna che sosterranno l’esame di Stato con modalità differenziata per le aree alluvionate, alcuni avrebbero voluto fare le prove scritte come gli altri compagni di classe. Ci sono casi infatti in cui le quinte di una stessa scuola si dividono tra chi farà gli scritti e chi invece non potrà e affronterà solo l’orale, perché residente in un Comune o in una frazione compresi nella lista del decreto Emergenza. Molti degli studenti che oggi non faranno la prima prova scritta d’Italiano non hanno accumulato particolari assenze da scuola a causa del maltempo.

All’Istituto tecnico Salvemini di Casalecchio di Reno, per esempio, su 250 candidati alla Maturità, una quarantina sosterrà solo l’orale, 4-5 per classe, ragazzi che arrivano dall’Appennino. “Abbiamo avuto qualche problema – conferma il dirigente scolastico Carlo Braga – perché alcuni studenti non volevano essere inclusi nell’esame sostitutivo, lo vivono come una limitazione. Qualcuno al contrario come un’opportunità. Si tratta di ragazzi che non hanno subito particolari conseguenze, se non una flessibilità oraria di ingresso e uscita da scuola perché i collegamenti con i mezzi pubblici avevano avuto modifiche”.

Il timore del dirigente rispetto alla sola prova orale è che questi studenti “possano esseri penalizzati nella valutazione perché è più difficile avere il massimo del punteggio con un’unica prova, dipenderà dai presidenti di commissione”.
Situazione simile, anche al Liceo Leonardo Da Vinci con 30 maturandi su 234 che sosterranno solo l’orale. Alla dirigente Tiziana Tiengo sono state scritte diverse mail nelle quali gli studenti chiedevano di poter affrontare anche gli scritti: “Ho spiegato che un’ordinanza ministeriale non si può non applicare, la legge è legge”. Resta il fatto che molti l’abbiano vissuta come un’imposizione che non li favorisce e avrebbero preferito poter scegliere.

L’analisi del testo

Per quanto riguarda la tipologia A della maturità 2023, gli autori che sono stati scelti dal ministero sono Salvatore Quasimodo e Alberto Moravia. Per quanto riguarda Quasimodo, i versi che gli studenti dovranno analizzare saranno quelli della poesia Alla nuova luna. Per quanto riguarda l’opera in prosa, gli studenti dovranno analizzare un testo di Moravia estratto dall’opera Gli Indifferenti.

Il testo argomentativo
Per la tipologia B, è stato scelto Federico Chabod, L’idea di Nazione

Per la stessa tipologia, gli studenti potranno scegliere anche di sviluppare la traccia Piero Angela, “Dieci cose che ho imparato” e Oriana Fallaci, “Intervista con la storia”.

Il testo di attualità
Le ultime due tracce sono quelle che appartengono alla tipologia C, ovvero quella testo di attualità. Gli studenti che hanno scelto il tema di attualità, potranno decidere tra la traccia su Lettera aperta al Ministro Bianchi sull’esame di Maturità e Marco Belpoliti con “Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp”.

Il ministro Valditara
“È un momento importante, in cui si tirano le somme di un percorso che per la gran parte è durato 13 anni – così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara dai microfoni di Rtl -: ci si apre ad una vita nuova e deve essere vissuto con entusiasmo e serenità. Passate queste prove vi aspettano l’estate, le vacanze e nuovi impegni molto stimolanti grazie ai quali costruirete la vostra vita; è un momento che ricorderete anche a distanza di molti anni come successo a me; ritornerà alla vostra mente con la piacevole sensazione del bel tempo che è stato”. “In bocca al lupo, sono assolutamene convinto che tra qualche giorno i ragazzi festeggeranno con gioia il termine di un percorso importante che li ha arricchiti”. Ieri anche un ‘in bocca al lupo’ ai maturandi dalla premier Giorgia Meloni.