Analizzando i dati che fanno riferimento ai casi di melanoma in Italia del 2022, si evince che, in valori percentuali, sono in continuo aumento (circa del 7%). Sulla base di questo presupposto occorre prevenire ed effettuare controlli dermatologici periodici tramite una mappatura nei, in particolar modo, a seguito dell’insorgenza di macchie sulla pelle di forma e colore sospetti.
Alla domanda qual è il tumore della pelle più pericoloso, c’è una sola risposta: il melanoma.
Ma partiamo prima col capire cos’è il melanoma, una terribile malattia che, se diagnosticata in modo tardivo può provocare la morte di chi ne è affetto nel giro di pochi mesi.
Il tumore più pericoloso della pelle, il melanoma, può colpire sia uomini che donne, e si manifesta a causa della trasformazione tumorale e della modificazione delle cellule cutanee che ne determinano il colore, ovvero, i melanociti.
Il tumore da melanoma può comparire sul tessuto cutaneo apparentemente sano, anche per via di fattori genetici, ma può insorgere persino dalla modificazione dei nei preesistenti, che assumono forma, colore, dimensione e spessore irregolari, tenendo conto della storia familiare in merito a questo tipo di tumore della pelle, che viene valutata dal medico specialista.
Chi colpisce il melanoma? Le persone di ceppo caucasico, pelle fototipo 1 e 2, ad esempio un paziente con la pelle bianca e gli occhi chiari sarebbe più a rischio di essere colpito da questa anomalia cutanea.
L’autocontrollo periodico dei nei seguendo le regole del metodo ABCDE (A per asimmetria, B per bordi, C per colore, D per dimensione, E per evoluzione) è di grande aiuto nella autovalutazione dei nei presenti sulla pelle, cui aspetto, numero e comparsa improvvisa e rapida possono scattare dei campanelli d’allarme a cui segue naturalmente una visita dermatologica di controllo attraverso un esame dermatoscopico, indolore e non invasivo.
Ricordiamo che la presenza dei nei sulla pelle viene determinata, dalla nascita, da fattori genetici e possono svilupparsi a causa di fattori ambientali come una prolungata esposizione solare (senza l’utilizzo di nessuna crema di protezione per il sole) o l’uso eccessivo delle lampade abbronzanti.
Cerchiamo ora di capire il rapporto tra nei e melanomi. I nei, noti in ambito scientifico come nevi, sono delle macchie sulla cute, solitamente di colore marrone e di piccole dimensioni, che sorgono dall’accumulo di melanociti, cellule cutanee che producono melanina.
Siccome con il passare degli anni i nei possono subire delle modifiche: crescono, maturano e cambiano di colore, bisogna fare molta attenzione a quanti nevi sono presenti sulla cute, che forma hanno, di che colore sono e valutare la loro evoluzione nel tempo, in base al metodo ABCDE precedentemente accennato.
In poche parole, i nei strani sulla pelle non sono assolutamente da sottovalutare, visto che il 30% dei casi di melanoma derivano da nei preesistenti che hanno sviluppato delle trasformazioni tumorali, mentre l’altro 70% compare su pelle ‘in teoria’ sana.
Il melanoma, se diagnosticato in fase iniziale, può essere curato permettendo al paziente di condurre una vita normale. Pertanto, è fondamentale effettuare controlli periodici mediante visite dermatologiche e mappature dei nei, disponibili presso centri specializzati nella propria zona di residenza. Questi centri possono essere facilmente trovati online sui principali motori di ricerca, inserendo il servizio desiderato e la città di interesse, come ad esempio “mappatura nei Bologna”. In questo modo, è possibile individuare strutture specializzate e confrontare i prezzi. Ricordiamo che la prevenzione può salvare la vita!