Archiviata la parentesi più fresca di questa estate mediterranea, sole e afa si riprenderanno gradualmente la rivincita, muovendo i primi passi verso la Penisola Iberica e il nostro Paese. Nel corso di questa seconda parte di settimana, passeremo così da una anomalia ad un’altra sotto il totale controllo di una massa d’aria africana destinata a riscaldarsi man mano che questa risalirà dai confini settentrionali del continente nero verso Spagna e Baleari (dove è già scattata l’allerta rossa per il caldo) raggiungendo con i suoi massimi anticicloni anche il Centro-Nord italiano. Questa progressiva rimonta da ovest dell’alta pressione ripristinerà velocemente le condizioni da piena estate, ma poi tenderà ad allungarsi verso est andando ad abbracciare una più ampia porzione dell’Europa e del Mediterraneo, compresa la regione alpina e l’Italia dove, molto probabilmente, le temperature, inizialmente ancora prossime alla media stagionale, tenderanno a riportarsi al di sopra già nella giornata di domenica 13 agosto: dando il via alla terza ondata di calore di questa stagione.
La fase di caldo, dopo questo primo assaggio, proseguirà per tutta la settimana di Ferragosto, e il graduale aumento delle temperature renderà di giorno in giorno più diffusi i valori massimi riportando i termometri ripetutamente attorno ai 34-35 gradi, con punte che localmente potranno sfiorare anche i 37/38 gradi. L’anomalia termica rispetto alla norma dovrebbe risultare più accentuata in particolare al Nord-Ovest e nel settore alpino con uno zero termico che salirà a quote prossime ai 4500 metri. Valori un po’ più contenuti sono previsti lungo le coste adriatiche, dove, per effetto di una leggera brezza, non si andrà oltre i 30 gradi. Mentre modeste velature potranno temporaneamente solcare i cieli delle regioni settentrionali, nubi più cumuliformi potranno svilupparsi durante il pomeriggio lungo i rilievi appenninici ma senza effetti associati e a ridosso della Alpi, dove su quest’ultime crescerà il rischio di brevi e isolati temporali di calore. Ma sebbene caldo e afa torneranno a farsi sentire talvolta intensi specie in Val Padana, incalzati dal tempo stabile prevalentemente soleggiato e dalla ridotta ventilazione, certamente non torneremo a valori estremi come quelli di luglio, poiché questa volta le radici del gran caldo resteranno ancorate nell’entroterra algerino.
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