Home___primopianoMetromare Rimini stazione-Fiera. Esclusa la ditta vincitrice dell’appalto per gravi inadempienze

PMR convinta di non perdere i 60 milioni del PNRR ma l'opera deve essere finita entro il 30 giugno 2026


Metromare Rimini stazione-Fiera. Esclusa la ditta vincitrice dell’appalto per gravi inadempienze


5 Novembre 2024 / Redazione

I lavori del Metromare dalla stazione alla Fiera di Rimini non partono e ora il progetto rischia di saltare, anche perchè i tempi imposti dai finanziamenti del PNRR sono molto stretti. L’Amministratore Unico di PMR, Avv. Stefano Giannini, ha proceduto alla risoluzione del contratto di appalto integrato, quindi concernente anche la progettazione esecutiva oltre all’esecuzione delle opere, stipulato in data 12.02.2024, con la Mandataria di un R.T.I., Italiana Costruzioni Infrastrutture S.p.A., per grave inadempimento dell’appaltatore ai sensi dell’articolo 108 commi 3 e 4 del D.Lgs. n.50/2016 e dell’art 1453 del Codice Civile. L’ Amministratore Unico si è conformato, condividendola integralmente, alla proposta del Responsabile Unico del Procedimento, ing. Roberto D’Andrea, e al parere obbligatorio emesso dal Collegio Consultivo Tecnico.

Essenzialmente le contestazioni, non sanabili, mosse nei confronti dell’appaltatore per violazioni delle norme sugli appalti pubblici e delle clausole contrattuali, sono le seguenti:
– il ritardo nella trasmissione, peraltro incompleta ed irricevibile, degli elaborati del progetto esecutivo, ben oltre i termini contrattuali;
– la sostituzione senza autorizzazione della compagine dei progettisti e le modalità di sottoscrizione degli elaborati in violazione del Capitolato d’appalto;
– i contenuti tecnici del progetto esecutivo, molto difformi dal Progetto di Fattibilità Tecnica Economica posto in gara, visto ed accettato dall’appaltatore in quella sede;
– il contenuto economico del progetto esecutivo che contiene un computo estimativo di circa il 50% superiore all’importo offerto in gara dall’appaltatore, non gestibile in alcun modo dalla Committenza nel rispetto delle norme sugli appalti pubblici.
La risoluzione del contratto comporterà il risarcimento dei danni che PMR si è riservata di quantificare. Il contratto è garantito da una fidejussione a prima richiesta, nei termini di legge.

A questo punto, come prevede la legge, si procederà immediatamente ad interpellare le due ditta che hanno partecipato alla gara, secondo l’ordine di graduatoria, per stipulare un nuovo contratto per l’affidamento dei lavori, che si continuano a ritenere necessari per rafforzare il trasporto pubblico a zero emissioni, come gli appuntamenti fieristici di questi giorni dimostrano.

“Nonostante i ritardi conseguenti a questa inadempimento dell’aggiudicatario dei lavori, PMR è convinta di riuscire a mantenere il finanziamento statale in ragione della circostanza che la risoluzione (ed il conseguente ritardo) era dovuta per rispettare le norme imperative e la par condicio fra i partecipanti alla gara”, scrive l’Amministratore Unico PMR società consortile a r.l.
Stefano Giannini.

Il completamento dell’infrastruttura era fissato al 30 giugno 2026, come previsto dal Pnrr che finanzia l’opera per un valore complessivo di 60 milioni di euro.