Spettacolo/Talk Show reso possibile grazie ai patrocini della 𝙋𝙧𝙤𝙫𝙞𝙣𝙘𝙞𝙖 𝙙𝙞 𝙍𝙞𝙢𝙞𝙣𝙞, Pari Opportunità di Rimini, 𝘾𝙤𝙢𝙪𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝙈𝙤𝙣𝙩𝙚𝙛𝙞𝙤𝙧𝙚 𝘾𝙤𝙣𝙘𝙖, Geat, per l’ulivo di scena ed infine, al sostegno di Rivierabanca. Un ringraziamento speciale va alla Pro loco APS Montefiore Conca che ha saputo imbandire la Sala degli Archi con un servizio eccellente a base di prelibatezze locali.
Anche se era immaginabile, date le numerose prenotazioni giunte che hanno portato al riempimento della platea, a Montefiore, questo spettacolo, si è rivelato assoluto quanto inaspettato. La gente che ha assistito, ne è uscita emozionata per aver vissuto, più che altro, un’esperienza.
“Sembrava di essere in paradiso”, ha esclamato qualcuno all’uscita…
E’ stata standing ovation da parte di chi, arrivato da varie zone della provincia e non solo: una rappresentanza di ospiti illustri anche da S. Marino.
A dare valore aggiunto, al tutto, è stato sicuramente, l’intervento del Prof. Paolo Pasini che, durante il Talk Show, ha incantato la platea con il suo intervento. A seguire, Miriam Paci del – Centro Antiviolenza Chiama ChiAma.
L’obiettivo dello spettacolo/talk show è stato centrato: Roberta Pontrandolfo, da ottima padrona di casa, ci ha riportato indietro, nel tempo, attraverso la sua personale mostra videofotografica (nata grazie alla collaborazione tra lei e la docente/𝙫𝙞𝙨𝙪𝙖𝙡 𝙖𝙧𝙩𝙞𝙨𝙩 𝙂iovanna 𝘿𝙚𝙡 𝙈𝙖𝙜𝙣𝙤) in cui la donna, a partire dalle società arcaiche, fondava la propria ragion d’essere, sulla parità e complementarietà dei generi che non veniva messa in discussione, né osteggiata in quanto naturale.
Nella mostra, corredata da scenografie molto coinvolgenti, sempre a cura della regista, il suo nudo reso in movimento con tecnologia AI, ha dato modo di far riflettere sulla differenza artistico e pornografico, volto più alla mercificazione del corpo femminile.
Roberta, insieme a Teresio Troll, con le sue investigazioni artistiche, Arianna Piermarini, psicologa e criminologa e Mauro Drudi, pittore e scrittore, sono riusciti a coinvolgere il pubblico, attraverso dibattito e talk.
Un evento particolare in cui il Genius Loci provinciale attraverso le Arti al femminile e, in parte maschile, nel fondersi, creativamente, ha teso a simboleggiare la pace tra i generi.
La regista è partita dall’improvvisazione rapace di di 𝙀. 𝙈𝙤𝙧𝙧𝙞, la cui scenografia alle sue spalle ha ricordato il film ”Avatar”; musica delle 𝙇𝙮𝙢𝙥𝙝𝙖 𝙏𝙧𝙞𝙤 (V.Fabbri, A Antimi e A.Di Iorio); danza di 𝙏𝙞𝙡𝙩 Rimini, a cura di Sonia Ferlini, coreografa.
Presente anche la pittura di 𝘽𝙚𝙡𝙡‘𝘼𝙧𝙩𝙚, in teatro come in plein air, insieme alle pittrici F. Bisulli, S. Cossu, e C. D’Alessandro, coaudiuvate dalla pres.ssa L. Merighi.
Come simbolo in rappresentanza delle nuove generazioni, le gemelline prodigio: 𝙏𝙬𝙞𝙣𝙨 𝙃𝙚𝙖𝙧𝙩, Vittoria e Adele Spadini. Attraverso la loro esposizione di quadri e Barbie reinterpretate, hanno voluto rappresentare lo stop alla violenza. Un plauso va alla loro mamma Lucia Zuccarello che le incoraggia a seguire la propria vocazione.
All’entrata del teatro, il pubblico ha trovato un totem, dedicato a La Donna al Centro: Nanà. Nata da un’idea di Roberta Pontrandolfo con messa in opera curata dalla pop artist Fabiola Cuccagna. La regista ha voluto simboleggiare la forza dell’unione tra donne creative e la Natura: elemento ricorrente in tutta la scenografia di scena.
Ancora valore aggiunto, in teatro, attraverso l’abito di scena della regista e le splendide creazioni sartoriali, presenti sui manichini, curate da Monica Greppi: “Angelina Couture”.