HomeEventiMontefiore: sabato Mauro Drudi e Gabriele Bianchi, protagonisti di uno spettacolo coinvolgente

Il Teatro Malatesta ospita The Golden Parts, spettacolo di musica e parole


Montefiore: sabato Mauro Drudi e Gabriele Bianchi, protagonisti di uno spettacolo coinvolgente


16 Gennaio 2025 / Redazione

Sabato 18 gennaio, alle ore 21, il Teatro Malatesta di Montefiore Conca ospita The Golden Parts, spettacolo di musica e parole.

A condividere il palco, il pittore, scultore e scrittore Mauro Drudi e il musicista Gabriele Bianchi. Drudi ha recentemente pubblicato il suo nuovo romanzo, intitolato The Golden Hour, edito per i tipi di Armando Editore in Roma, mentre Bianchi ha realizzato il suo disco d’esordio, intitolato Parts of Me, registrato negli studi Il Cicaleto di Francesco Ponticelli, nel quale sono presenti importanti collaborazioni fra le quali spicca quella con il pianista umbro Ramberto Ciammarughi.

Dalla volontà di presentare al pubblico, in maniera insolita, il libro ed il disco, nasce The Golden Parts: non una presentazione di un libro con le consuete spiegazioni e qualche lettura, né un concerto nel senso più classico del termine, piuttosto una formula che potrebbe anche prendere a prestito il termine “Jam Session” dalla musica jazz perché in effetti sul palco del Teatro Malatesta, andrà in scena un vero e proprio dialogo di parole e suoni fra due di quelle che possiamo definire “Arti pure”, cioè la Letteratura e appunto la Musica, una conversazione in cui i due artisti avranno un tema di riferimento con grande però libertà di improvvisazione.

La serata proporrà dunque argomenti di riflessione affrontati in maniera profonda ma leggera, per coinvolgere e sensibilizzare lo spettatore in un breve, intenso viaggio in cui i due artisti dialogheranno non solo fra loro ma anche con il pubblico, tramite le parole il primo, le note della sua chitarra il secondo.

Ingresso 5 euro.

 

Info e prenotazioni

339 750 1565

Il biglietto verrà rilasciato la sera stessa dello spettacolo.

 

Al termine dello spettacolo, ai partecipanti sarà offerto un aperitivo a base di prodotti locali realizzato in collaborazione con la Pro Loco di Montefiore Conca.

La serata gode del patrocinio del Comune di Montefiore Conca. Sponsor: Enio Ottaviani vini e vigneti, Banca Malatestiana.

I protagonisti

Mauro Drudi, romagnolo classe ‘63, pittore, scultore e scrittore, ha tenuto mostre in tutta Italia e all’estero, dall’esposizione di lavori in maniera per così dire “classica” a monumentali installazioni in Chiese consacrate e non. Sue opere presso i Musei Bellomo di Siracusa, Mandralisca di Cefalù e la Biblioteca Malatestiana di Cesena. Già pupillo dello scrittore Giuseppe Pontiggia, ha abbandonato la scrittura in seguito alla morte improvvisa del suo mentore all’inizio degli anni 2000. Questo The Golden Hour può essere considerato una sorta di nuovo esordio. www.drudi.it

Gabriele Bianchi, come ama definirsi “musicista del Monte Cucco”, in provincia di Perugia, chitarrista, compositore e insegnante, dopo una lunga a intensa esperienza “dal vivo” in svariate situazioni, è arrivato a un riuscito lavoro di esordio in cui propone – vedi titolo – una generosa sintesi delle sue più significative capacità espressive basate su veri e propri momenti di vita che fioriscono in brani che vanno dal chitarra solo al sestetto, una sorta di panoramica autobiografica in musica che vede al suo interno, come abbiamo già ricordato, importanti collaborazioni. www.gabrielebianchi.eu

Le opere

The Golden Hour. (Romanzo). Il titolo non si riferisce a un tramonto o a un’alba ma alla prima ora immediatamente successiva a un qualsiasi incidente, momento in cui la rapidità e l’accuratezza del soccorso decidono della vita o della morte della persona infortunata, della velocità della guarigione e della gravità degli eventuali postumi, tutto questo raccontato tramite l’esempio della perfida lesione della milza al seguito di un colpo all’addome: la milza è un organo tenero ricoperto da una membrana sottile e il malcapitato può morire di emorragia interna in maniera assolutamente indolore in poche ore. È un protocollo americano che si studia per diventare Responsabili della Sicurezza nelle aziende. Dopo l’indizio iniziale comincia una narrazione che sfrutta un montaggio per così dire “hitchcockiano”, la storia di due destini che si incrociano, due vite che non avrebbero mai avuto altra occasione di venire a contatto se non quella narrata nella prima parte, cioè quelle di Anna, 17 anni, un padre che ha 50 anni più di lei e Giovanardi, camionista di 44 anni, sposato senza figli. Anna non ha mai conosciuto sua madre, un’atleta russa scappata dal regime negli anni ‘80, madre che l’ha abbandonata quando la piccola Anna aveva solo pochi mesi dicendo al padre “se mi ami non cercarmi più.” Il padre di Anna ancora la aspetta aspettadosi allo stesso tempo di rivederla in Anna, che costringe a cimentarsi nei 400 metri piani, Anna che è meno statuaria e meno potente della madre anche se più bella, armoniosa e snella come una modella. Stanno percorrendo la statale della Futa che collega Bologna e Firenze in direzione Firenze. Timonando la sua vecchia auto come un carro funebre, il padre sta spiegando ad Anna il perché della sua ennesima non vittoria. Anna non ne può più, la testa che ciondola contro il vetro del finestrino chiuso e riesce solo a dire, far sé e sé, che a 18 anni, per togliersi di mezzo, è disposta anche ad andare a fare la prostituta. Lo stesso giorno, alla stessa ora, Giovanardi è appena partito da Firenze nella direzione opposta alla guida della sua motrice senza più alcun carico. Da quando ha saputo che sua moglie lo tradiva da 10 anni ha cominciato a bere, e dopo qualche mese, anche se il suo capo ha fatto di tutto per non farlo, è stato licenziato. Diretto verso una casa dove non vorrebbe tornare, curva dopo curva beve sempre più, fino a che l’alcol non prende definitivamente il sopravvento. È una storia di affetti mancati, sogni infranti, riferimenti perduti e forse ritrovati, due destini così lontani e allo stesso tempo, pagina dopo pagina, sempre più vicini. Il romanzo, pubblicato per i tipi di Armando Editore in Roma, reperibile in tutte le librerie di catena, indipendenti e on-line, sarà disponibile alla fine della prestazione.

Parts of me (cd). Siamo di fronte a grande musica jazz. Il disco è composto da una carrellata di composizioni originali tutte firmate dall’artista e tutte ispirate a vari momenti di vita, vita vissuta, momenti che trovano la forma musicale attraverso la cultura filosofica, poetica e per forza di cose musicale di Gabriele Bianchi, la sua sensibilità, la sua energia, la sua esperienza diretta che si trasforma in composizioni per chitarra solo, duo e su su fino al sestetto grazie anche a collaborazioni importanti come quelle del già citato pianista perugino Ramberto Ciammarughi, nonché quella del grande batterista marchigiano, grande in tutti i sensi, una vera montagna umana di potenza e allo stesso tempo tocco e sensibilità Massimo Manzi, musicista di innato talento. Se fosse pittura sarebbe una mostra a tema con un unico soggetto; se fosse letteratura una raccolta di racconti tutti con lo stesso protagonista; ma siccome stiamo parlando di musica, stiamo parlando di Parts of Me. Come si può intuire, non è mai facile trovare parole riguardo a un’opera musicale soprattutto se originale e contemporanea: e non è facile anche perché, come dice molto probabilmente a ragione il grande Frank Zappa durante un’intervista, “parlare di musica è come danzare di architettura.” Anche il cd, registrato negli studi Il cicaleto di Francesco Ponticelli, sarà disponibile al pubblico alla fine della prestazione.