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E’ stato rinnovato il sostegno alla rassegna da parte di Gruppo Hera, Romagna Acque - Società delle Fonti S.p.a. e Cooperativa Sociale Cento Fiori, cui si aggiunge Podere Vecciano


Teatro Rosaspina di Montescudo: “Oltremisura” apre con Riccardo Dal Ferro 


7 Gennaio 2025 / Redazione

Questa la proposta di Oltremisura 2025, rassegna di teatro contemporaneo organizzata dall’Associazione L’Attoscuro presso il Teatro Francesco Rosaspina di Montescudo, in collaborazione con il Comune e l’Assessorato alla Cultura e allo Spettacolo di Montescudo – Monte Colombo e la Pro Loco di Montescudo.

Per il 2025 è stato rinnovato il sostegno alla rassegna da parte di Gruppo Hera, Romagna Acque – Società delle Fonti S.p.a. e Cooperativa Sociale Cento Fiori. Da quest’anno collabora alla realizzazione di Oltremisura025 anche l’Azienda Agricola Biologica – Podere Vecciano -. La rassegna ha il patrocinio della Provincia di Rimini.

Il caos è una promessa di figure è il titolo della stagione 2025, dove a dare un ordine ai desideri, ai tormenti, alle inquietudini, agli slanci e alle molteplici espressioni dell’anima è il bisogno di raccontare ciò che le persone vivono nel loro tempo, aiutandole così a districare le ombre che si allungano quotidiane sulle loro esistenze e così conoscerle, dare loro un nome e quindi mettere in atto quella catarsi lieve da cui poter rinascere. Ad accompagnarci nell’esplorazione del caos che a volte ci travolge in maniera rapida ed estemporanea, troviamo le immagini, le parole e la musica degli artisti ospiti di questa rassegna.

Il sipario si apre domenica 12 gennaio 2025 alle ore 18 con Riccardo Dal Ferro (in arte Rick DuFer) filosofo, autore e performer teatrale che da anni ci racconta in modo onesto e leggero le “abrasioni” a cui la vita ci sottopone arrivando a mostrarci quei lati di noi che proprio non vogliamo vedere, quello “stato brado” e caotico che cerchiamo di nascondere ma che è pregno di forze ed energie vitali, insopprimibili e ancestrali. Lo spettacolo Seneca nel traffico è un interessante analisi dell’epoca contemporanea, che utilizza gli scritti dei grandi filosofi del passato, da Socrate a Marco Aurelio, da Platone a Epitteto, per riflettere in maniera consapevole sull’essere umano e le sue azioni nel mondo. Rick DuFer ha creato il podcast filosofico Daily Cogito che raccoglie due milioni di ascoltatori mensili sul web. Gira i teatri d’Italia con i suoi monologhi Seneca nel traffico, Quanti GIGA pesa Dio?, Le vite di Spinoza e Le Cogitate impossibili che mettono insieme filosofia e satira.

Domenica 26 gennaio 2025 alle ore 18 la rassegna prosegue con Pietro Babina e Alberto Fiori e lo spettacolo S&B – Sole e Baleno (una favola anarchica), un’opera originale di teatro musicale, una struttura drammaturgica pensata in un allestimento prevalentemente sonoro. Negli anni ’90 del Novecento, a seguito di alcuni episodi di eco-terrorismo avvenuti in Piemonte, furono arrestati due giovani attivisti: Sole, ragazza argentina, e il suo compagno Baleno, anarchico italiano. Imputati di associazione sovversiva e soggetti a reclusione preventiva, si suicidarono a breve distanza l’uno dall’altra. Una storia che riunisce le parabole di Giulietta e Romeo e di Sacco e Vanzetti in un unico dramma in cui si ritrovano i grandi temi della tragedia: amore, morte, potere, ingiustizia, amicizia, idealismo, aspirazione a un mondo migliore. Il regista Pietro Babina fa di questa vicenda un’opera di teatro musicale, la cui struttura riprende quella dell’Opera da tre soldi di Brecht e Weill e viene eseguita da due soli attori che ricoprono tutti i ruoli e da un musicista. Non tanto una ricostruzione storica della vicenda di Sole e Baleno, ma una nuova narrazione che raccolga i temi drammatici principali, di quegli avvenimenti facendone un racconto emblematico e universale.

 

Domenica 9 febbraio 2025 alle ore 18 ad andare in scena è LST Teatro – Compagnia Teatrale con lo spettacolo Dov’è finito lo zio Coso tratto dal romanzo Lo zio coso di Alessandro Schwed e interpretato da Alessandro Waldergan e Gianni Poliziani. Storia apocalittica della memoria indifesa, del rischio dell’oblio e del revisionismo storico, vede i due protagonisti, il viaggiatore Melik ed il veterinario Oscar Rugyo, incontrarsi, forse casualmente, forse no, in uno scompartimento del treno che sta portando Melik in Ungheria, alla ricerca delle sue radici e di suo zio, fratello del padre recentemente scomparso. Un incontro surreale e devastante, che porterà Melik ad apprendere da Oscar che la Seconda Guerra mondiale non c’è mai stata. Con relativa negazione di tutto ciò che da quell’evento è derivato: bombardamenti, deportazioni, morti. Tutti eventi questi, frutto di un malinteso, un complotto giudaico laburista finalizzato a mettere in cattiva luce la grande Germania. Tesi, dimostrata con tanto vigore e stravagante fantasia, più che convincente, e da cui scaturirà la conseguente conclusione che tutto ciò che Melik ha vissuto e vive non è assolutamente esistito. Provocando nella sua fragile mente, una fitta, un lancinante dolore, come di qualcosa che si rompe, si incrina, si frattura, dentro la propria testa. Un dolore come di una botta, o, più probabilmente, di una caduta da un treno.

Domenica 16 febbraio 2025 alle ore 18 il Rosaspina ospita il cantautore romagnolo Lorenzo Kruger con il concerto solista Confessioni di un songwriter. Lorenzo Kruger è un cantautore e performer attivo nel panorama italiano dai primi anni del 2000. Ha all’attivo 9 album in studio e più di 1500 concerti. È il front man della rockband romagnola Nobraino; da marzo sarà in giro con il suo concerto in piano solo Confessioni di un Songwriter uno spettacolo in cui il cantautore si confiderà col pubblico circa lo scrivere canzoni in questo momento storico. Il tour sarà anticipato da due anteprime nei teatri di Montescudo e Sarsina nel secondo weekend di febbraio.