Moriremo democristiani, i balneari si svegliano, il metromare non fila dritto
12 Febbraio 2022 / Maurizio Melucci
“Moriremo democristiani” o in mano ai tecnici?
Un mio amico, commentando la rielezione di Sergio Mattarella, mi ha detto che alla fine “moriremo tutti democristiani”, parafrasando il famoso titolo del Manifesto del 28 giugno 1983 (“Non Moriremo Democristiani) quando la Dc vinse per pochi voti sull’allora Pci. Quel titolo, nell’idea di Luigi Pintor, direttore del Manifesto, era un auspicio di sconfiggere la DC. Per il mio amico è invece inevitabile convivere con l’eredità della Democrazia Cristiana. Allo stato attuale mi pare che si stia lavorando ad un Draghi bis dopo le elezioni. Se viene cambiata la legge elettorale in modo proporzionale le ambizioni centriste potrebbero diventare realtà. Il Pd sarà chiamato al gioco del senso di responsabilità (come al solito): rinunciare ad indicare un presidente del Consiglio (se il Pd arrivasse prima forza politica italiana) per favorire un governo di coalizione con il centro guidato da Mario Draghi. L’interessato nega un impegno in politica. Ma sappiamo che ciò che viene negato oggi poi si potrebbe realizzare domani. Mi rimane il dubbio su cosa sia meglio per i riformisti tra le due opzioni attualmente in campo.
Concessioni di spiaggia, il risveglio
E’ notizia di qualche giorno fa che alcuni concessionari di spiaggia e bar della zona sud di Rimini hanno deciso di unirsi per offrire migliori servizi e soprattutto essere attrezzati per i bandi di evidenza pubblica che dopo la sentenza del Consiglio di Stato non sono più rinviabili. Un’ottima notizia. Sono anni, dal 2006, che il piano dell’arenile del Comune di Rimini prevede i comparti (aggregazioni funzionali tra più concessioni). Contro questa ipotesi le associazioni del settore hanno fatto ricorsi al Tar e soprattutto, a parte rari casi, disatteso l’attuazione del piano. Sicuramente hanno pesato l’incertezza della Bolkestein, ma anche le ritrosie dei singoli operatori che storicamente non hanno mai amato aggregarsi tra vicini. Oggi è indispensabile. Più servizi di qualità, meno ripetitività tra gli stabilimenti e migliori investimenti. Questi concessionari hanno indicato una strada vera e percorribile per rigiudicarsi le concessioni senza cercare soluzioni improbabili come il legittimo affidamento oppure la proposta di legge del senatore Centinaio della Lega. Spiace che Mauro Vanni presidente di Confartigianato imprese demaniali vada dietro alle proposte della Lega e non prenda atto della realtà.
Trc-Metromare 1: riorganizzare la linea 11
Giovedì sera il consiglio comunale ha approvato una variazione di bilancio. Tra le voci più importanti, lo stanziamento di un milione di euro per sostenere costi aggiuntivi del Tpl (trasporto Pubblico). La maggior spesa deriva dall’attivazione del Trc-Metromare e dal contemporaneo mantenimento in funzione dell’attuale linea 11 (Rimini-Riccione). Mi piace pensare che si tratti dell’inevitabile periodo di collaudo e di messa a punto del Trc-Metromare. Tuttavia, alcune domande sono inevitabili.
- Quando il Comune di Rimini e PMR (ex agenzia della mobilità) pensano di disattivare la linea 11?
- È stato riorganizzato il trasporto pubblico in funzione dell’entrata in servizio del Trc-Metromare?
- È stata prevista la circolare tra Stazione, Marina centro, via Chiabrera, Ospedale, Centro studi, Centro storico?
Penso che entro l’inizio dell’estate occorra prendere le decisioni più opportune. Viceversa, questa estate ci troveremmo di fronte ad un aumento dei costi ulteriori per le casse comunali. Aggiungo che il mantenimento della linea 11 comporterebbe per l’estate un’ulteriore dilatazione dei tempi di percorrenza dopo l’eliminazione del lungomare e il doppio senso di circolazione su via delle Regione di Piazza Pascoli in poi con l’inevitabile collasso del traffico negli orari di punta.
Trc-Metromare 2: Cambiare tracciato per arrivare alla fiera
Nei mesi scorsi sono stati confermati i finanziamenti (49 milioni di euro) per il nuovo tratto del Trc-Metromare stazione di Rimini – Fiera. Un’ottima notizia. Purtroppo, dal mio punto di vista c’è un grande problema e riguarda il tracciato previsto su via Matteotti, via XXIII Settembre e via Emilia. Un impatto pesantissimo per la mobilità di tutta Rimini nord e per le attività economiche delle zone interessate. Non solo durante l’esecuzione dei lavori, ma in modo permanente. Sarebbe un errore gravissimo. Ricordo che l’attuale programmazione urbanistica prevede il Trc- Metromare in complanare alla ferrovia. Soluzione ottimale. Poco impatto durante i lavori. Nessuna interferenza con la mobilità esistente. Sarebbe utile un confronto serio sui vantaggi e svantaggi delle due soluzioni.
Maurizio Melucci