“È presto per fare considerazioni e analisi ponderate sui numeri reali, mi limito a commentare alcune dichiarazioni di esponenti Pd pubblicate dai media e a fare alcune valutazioni sulla sensibile diminuzione dei votanti in Emilia Romagna rispetto alle elezioni precedenti”: così in una nota il parlamentare Jacopo Morrone, segretario Lega Romagna.
Che prosegue: “Fa bene Michele De Pascale a fare festa prima di varcare la soglia dei palazzi regionali come presidente perché come entrerà si accorgerà che c’è poco da festeggiare. La situazione è molto precaria e ingarbugliata e non è un caso se, già a poche ore dal voto, invia una colomba di pace al Governo chiedendo una ‘pax istituzionale’. Ma chi crede più a questo Pd dove ci deve essere non poca confusione se a Elly Schlein preme tanto dichiararlo ‘unito e coeso’? Non dimentichiamo il calo degli elettori, un calo drastico che l’ineffabile Andrea De Maria giustifica con il fatto che il risultato era dato sostanzialmente per scontato. A suo dire, quindi, tanti elettori anche di sinistra non avrebbero votato perché era inutile o forse perché in disaccordo con le scelte politiche del partito? Il Pd mantiene il proprio primato in Emilia-Romagna, questo è sicuro, ma De Pascale faccia chiarezza su certe sue dichiarazioni riportate dai media: l’Emilia-Romagna è una terra dai valori ‘fortissimi’ perché concede più voti al Pd? Pessima affermazione che ancora una volta dà la misura dell’arroganza della classe dirigente piddina per la quale solo i suoi elettori sarebbero i detentori di questi ‘valori’ contro le altre migliaia di emiliano-romagnoli che non lo sono. Il vizio di attribuirsi primati morali che non ha pervade tutto il Pd: non possiamo non stigmatizzare anche Irene Priolo quando dichiara che ‘sta vincendo chi ha dimostrato di amare di più la propria terra’. Complimenti a Priolo a cui dovrebbe rivolgersi De Pascale quando parla di ‘speculazioni politiche di scontro’. Qui chi innesca sempre e comunque la guerra è la sinistra: gli avversari politici, inutile nasconderlo, rimangono nemici da abbattere”.
“Lo abbiamo visto nelle piazze degli antagonisti mai criticate da sindaci e esponenti del Pd. Da parte nostra abbiamo fatto il possibile, come ha fatto il possibile Elena Ugolini. Una candidata civica vera, ben individuata da Fratelli d’Italia e sostenuta con forza dall’intera coalizione. A lei il nostro ringraziamento più sincero e amichevole per aver combattuto una battaglia molto difficile: l’ha fatto con sapienza e coerenza, con la forza delle idee, delle parole e dei progetti, senza mai scadere in dichiarazioni pregiudizialmente ostili e becere, come invece ha fatto ripetutamente Stefano Bonaccini vero e tipico esempio delle politiche voltagabbana del Pd emiliano-romagnolo”, conclude Morrone.