Home___primopianoE’ morta Clara Signori, una vita per i diritti delle donne riminesi

Aveva 95 anni, sarà sepolta nel Cimitero comunale di Lugo, la sua città natale


E’ morta Clara Signori, una vita per i diritti delle donne riminesi


25 Settembre 2023 / Paolo Zaghini

E’ morta questa mattina all’Ospedale di Ravenna Clara Signori, storica dirigente delle donne riminesi, all’età di 95 anni. Nella giornata di domani sarà sepolta nel Cimitero comunale di Lugo, la sua città natale.

Ripercorriamo brevemente la sua biografia. Nata a Milano il 4 luglio 1928, la famiglia si rifugiò a Lugo nel 1942 per scappare ai bombardamenti alleati sulla Città meneghina. Il padre militare, Bruno Signori, venne catturato dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e spedito nei campi di prigionia in Germania (uno dei 600.000 IMI – Internati Militari Italiani – che rifiutarono di servire la Germania nazista e la Repubblica Sociale Italiana). Ritornò a Lugo alla fine del 1945. Avviò un’attività di commercio ambulante (pentolame) e Clara, a 18 anni, lo accompagnava nei mercati e nelle fiere. Poi le capitò di diventare impiegata alla Camera del lavoro di Lugo, zona di braccianti agricoli. Un giorno il Segretario della Camera del Lavoro le chiese se voleva andare ad un incontro di donne per parlare dei loro problemi. Da lì, per qualche anno, organizzò per la CGIL nel lughese le iniziative delle donne.

Clara Signori (1928-2023)

Clara si iscrisse al PCI nel 1946, con il consenso del padre. Nei primi anni ’50 passò a lavorare come funzionaria del Partito Comunista di Lugo e poi, alla fine del decennio, divenne funzionaria dell’UDI ravennate.

E’ qui che gli arrivò alla fine del 1968 la proposta del PCI riminese di trasferirsi nella nostra Città per diventare la responsabile della Commissione Femminile. Il 24 febbraio 1969 il Comitato Federale riminese accolse la proposta del Segretario Zeno Zaffagnini di nominarla.

Gennaio 1977. Rimini, Corso d’Augusto. Straordinaria manifestazione di donne promossa dall’UDI

Da allora, per oltre trent’anni, visse a Rimini occupandosi delle donne del Partito (sino al 1974), poi dai primi anni ’80 della sanità (soprattutto della costituzione dei consultori familiari), poi in Amministrazione Comunale (dando vita alla prima Commissione delle Pari Opportunità del Comune di Rimini). Sempre protagonista, assieme alle donne comuniste, nel promuovere incontri, attività, anche fra le donne dell’UDI (Unione Donne Italiane).

Eletta nell’Assemblea del Comitato Circondariale il 29 febbraio 1976, vi rimase sino a settembre 1986. Fece parte dell’Ufficio di Presidenza dal 1976 al luglio 1984.

Dopo le elezioni del Comune di Rimini del 7 giugno 1970, il 16 aprile 1971subentrò in Consiglio Comunale a Walter Ceccaroni. Dopo le elezioni del 15 giugno 1975, il 4 maggio 1979 subentrò in Consiglio Comunale a Ruggero Diotallevi. Dopo le elezioni dell’8 giugno 1980, l’11 marzo 1982 subentrò in Consiglio Comunale a Giovanna Filippini. Alle elezioni comunali del 12 maggio 1985 venne eletta ed entrò nella Giunta guidata dal Sindaco Massimo Conti sino al 15 maggio 1986. Rimase in Consiglio sino al maggio 1990.

8 marzo 1977. Rimini, piazza Tre Martiri. Manifestazione delle donne in occasione della Festa delle donne con una enorme partecipazione

Fece parte del Comitato Federale del PCI riminese dal 9. Congresso del febbraio 1972 sino al 16. Congresso del febbraio 1991. Dal 1990 al 1991, nella fase finale della storia del PCI, presiedette la Commissione Federale di Controllo.

Alla fine degli anni ’90, una volta ritiratasi da ogni attività, si ritirò nella casa di famiglia a Lugo, dove è vissuta sino alla sua scomparsa.

1 maggio 1981. Rimini, Via Caduti di Marzabotto. Posa del primo mattone della nuova sede della CGIL. Da destra Lella Casadei Gnassi, Clara Signori, Maddalena Benzi

E’ qui che la incontrai l’ultima volta il 6 giugno 2014, quando la intervistai per l’opuscolo “Libere Uguali Differenti. Le donne nel PCI Riminese 1949-1991” in occasione della mostra che come Fondazione Rimini Democratica per la Sinistra e Istituto Storico della Resistenza di Rimini organizzai per la Festa del Partito Democratico al Parco Ausa dal 18 al 28 luglio 2014.

1981. Misano Adriatico. Incontro di donne sulla legge per l’interruzione della gravidanza. Da sin. Giovanna Zoboli, Clara Signori

La riporto qui di seguito integralmente.

Chiediamo a Clara di raccontarci alcuni episodi della sua lunga attività riminese a favore delle donne e della sua attività dentro il Partito.

 Il primo ricordo non poteva che essere dedicato al suo arrivo a Rimini e al lavoro per la ricostituzione della Commissione Femminile. All’8. Congresso nel gennaio 1969 la componente femminile era ridotta al minimo: 3 esponenti su 56 componenti nel Comitato Federale. Era dal 1963 che la Federazione non aveva più una Commissione Femminile, nonostante gli sforzi messi in atto negli anni dal gruppo dirigente per superare questa situazione. Anche l’UDI riminese era quasi sparita. Insomma, dice Clara, dovetti armarmi di grande volontà e incominciare a cercare, attraverso contatti singoli e personali, di ricostruire una rete di donne ed una politica per le donne. Il frutto di questi mesi di lavoro fu il Comitato Federale dedicato alle donne del 3 gennaio 1970, quando finalmente fu possibile ricostituire la Commissione Femminile della Federazione ed iniziammo ad attrezzarci per vivere gli incredibili e bellissimi anni ’70, con le conquiste dei diritti, la loro difesa, le vittorie delle donne. Purtroppo, dice Clara, la vittoria del referendum del 1974 per il mantenimento della legge sul divorzio non la vissi a Rimini, perché il Partito mi aveva mandato a seguire il referendum in Sardegna per molti mesi. Vissi dunque questa vittoria in una straordinaria esperienza fra le donne sarde.

9-12 febbraio 1983. Rimini, Teatro Novelli. 13° Congresso della Federazione Comunista Riminese. Alla tribuna Clara Signori

Il secondo ricordo invece è l’intenso lavoro messo in atto agli inizi dei primi anni ’80 per la costruzione di nuovi servizi alle famiglie e alle persone anche nel riminese, nell’ambito dei nuovi Consorzi socio-sanitari: il servizio di assistenza ai tossicodipendenti, quello per i malati di mete, l’avvio delle campagne di prevenzione. Ma soprattutto la costituzione dei consultori familiari per tutti i bisogni delle donne. Fu un periodo di grande innovazione e di costruzione di servizi per le famiglie e per le donne che vide le donne comuniste in prima fila nella proposizione e nel sostegno politico agli amministratori nel procedere in questa direzione.

1996. Clara Signori e Oriana Bertuccioli in pullman in trasferta per una manifestazione delle donne

Ed infine Clara vuol ricordare la nascita della prima Commissione di Pari Opportunità nominata nel Comune di Rimini dal Sindaco Zeno Zaffagnini. Vivemmo questa esperienza coinvolgendo donne di ogni classe, comprese le donne imprenditrici. Costruimmo rapporti intensi con tutte le associazioni economiche e sindacali. Demmo vita ad una grande indagine conoscitiva sui bisogni delle donne riminesi, da cui emerse il bisogno di potenziare gli asili nido e le scuole materne, per consentire una maggiore occupazione femminile, oltre che a una forte spinta ad ottenere più formazione professionale, in tutti i settori, per le donne che aspiravano ad un lavoro più qualificato. Facemmo tanti incontri in quegli anni con le donne e vivemmo assieme la crescita degli anni ’80 della nuova soggettività femminile e del nuovo protagonismo delle donne.

28 ottobre 1999. Rimini, Istituto Valloni. Da sin. Clara Signori, Dirce Donnini, Carlo Della Rosa

 

2009. Roma. Clara Signori

 

6 giugno 2014. Lugo. Paolo Zaghini intervista Clara Signori per il suo intervento sull’opuscolo della mostra “Libere Uguali Differenti. Le donne nel PCI riminese 1949-1991”

Paolo Zaghini