MSI a Rimini, la rete delle associazioni e tutti i segretari – 4
12 Dicembre 2022 / Redazione
Il MSI nel corso della sua esistenza ebbe una serie di associazioni collaterali.
Al Congresso di Napoli il 24 marzo 1950 venne fondato il sindacato neofascista CISNAL, presieduto da Giovanni Roberti, deputato del MSI. Nei primi anni ’50 anche a Rimini nacque la CISNAL, diretto per tanti anni da Carlo Nobili. Pochissimi gli iscritti, emarginata dalle altre organizzazioni sindacali.
La sede della CISNAL nei primi anni ’70, che aveva aperto su Piazza Tre Martiri, divenne il luogo d’incontro dei giovani picchiatori fascisti, alla corte dell’avv. Giuseppe Pasquarella. Verso la fine di novembre 1974 dalla finestra della CISNAL venne esposto provocatoriamente un nodo scorsoio: da questo gesto sconsiderato ebbero origini seri scontri nel centro cittadino fra esponenti di sinistra e i giovani missini.
In quegli anni gli iscritti della CISNAL erano principalmente dipendenti delle banche riminesi, una ventina: molti dirigenti del MSI come Gioenzo Renzi alla Banca Popolare di Cesena, Gianni Pensieri e Vito Murgida alla Cassa di Risparmio, Roberto Gabellini al Credito Italiano. Segretario della CISNAL riminese era diventato nei primi anni ’70 Roberto Gabellini. A metà degli anni ’90, anche la CISNAL risente della trasformazioni che stanno avvenendo in casa del partito neofascista: la trasformazione del MSI-DN in Alleanza Nazionale nel gennaio 1995 al Congresso di Fiuggi porterà la CISNAL nella primavera del 1995 a lanciare il progetto di un nuovo soggetto sindacale di destra, la UGL (Unione Generale del Lavoro), che nascerà ufficialmente al Congresso di Roma di fine novembre 1996. Segretario Nazionale sarà eletto Mauro Nobilia, già segretario della CISNAL dal 1992 al 1996.
I giovani neofascisti erano organizzati prima nella “Giovane Italia” (1954-1969) fondata da Massimo Anderson e Pietro Cerullo, e poi nel “Fronte della Gioventù” (dal 1971 al 1994) guidato da Cerullo. La prima raggiunse una certa consistenza e presenza nelle scuole a Rimini fra il 1958 e il 1962 (soprattutto al Liceo Classico e all’Istituto Tecnico Commerciale). In quegli anni pubblicò anche un periodico, “La fiaccola”, diretto da G. Paolo Anelli. Segretario della Giovane Italia riminese dalla metà degli anni ’60 fu Gian Luigi (Gianni) Piacenti e poi del Fronte della Gioventù, di cui divenne segretario regionale tanto da essere eletto nel Consiglio Comunale di Bologna per il MSI-DN dal 1975 al 1980 e nel Comitato Centrale nel 1973 nella corrente di Romualdi. Piacenti lasciò il MSI-DN all’11° Congresso Nazionale tenutosi a Roma nel gennaio 1977. Dopo Piacenti vennero come responsabili Stefano Bascucci e Sesto Pongiluppi. Il primo venne eletto in Consiglio Comunale a Rimini nel 1975 per il MSI-DN (vi rimase sino alle sue dimissioni il 9 febbraio 1978) e poi nel 1995 per AN. Pongiluppi, ultimo responsabile riminese della “Giovane Italia”, rivestì poi anche lui l’incarico di responsabile regionale dell’organizzazione giovanile neofascista “Fronte della Gioventù”. Ebbe in seguito, per molti anni, ruoli importanti all’interno del MSI-DN, di AN ed infine di Fratelli d’Italia.
Quello che è certo è che Rimini fu la seconda città della Regione, dopo Bologna, negli anni ’70 e ’80 dove le organizzazioni giovanili del MSI ebbero il maggior numero di militanti attivi, disponibili allo scontro. I dirigenti parlavano di una ottantina di giovani “pronti all’azione”.
Le organizzazioni giovanili del MSI-DN furono comunque la fucina dei gruppi dirigenti di quel partito, poi di AN, sino ai Fratelli d’Italia.
Il FUAN, l’organizzazione degli universitari fascisti, costituita nei primi anni ’50 a livello nazionale, si organizzò anche a Rimini per qualche anno negli anni ’60 arrivando a contare una ventina di aderenti iscritti all’Università di Bologna..
“Ordine Nuovo”, l’organizzazione promossa da Pino Rauti dopo la sua uscita dal MSI nel 1956, in contrasto con il Segretario Arturo Michelini accusato di una gestione “troppo morbida” del partito, portò via a Rimini quasi tutti i giovani dal movimento giovanile del MSI, la “Giovane Italia”. Rauti e la maggioranza dei militanti di quell’”Ordine Nuovo”, rientrarono nel MSI nel novembre 1969. Ma esso venne rifondato poco dopo, il 21 dicembre 1969, da Clemente Graziani, Sandro Saccucci e da altri 42 fascisti storici. Fu poi sciolto dal Ministro dell’Interno Paolo Emilio Taviani nel novembre del 1973 per le gravissime accuse mossegli di partecipazione alla stagione del terrorismo nero a livello nazionale. A Rimini, a questo rinato “Ordine Nuovo”, aderirono Giorgio Jommi, Gioenzo Renzi, Sandro Pirani, Roberto Gabellini.
Le associazioni dei combattenti della Repubblica Sociale Italiana dirette prima dal gen. Rodolfo Graziani e poi da Junio Valerio Borghese, furono seguite a Rimini dal Ten. Col. Dino Pancrazi (1885-1963). Per molti anni fu edito a Rimini (con la sede della redazione al Palazzo Fabbri in Piazza Ferrari 22 – scala A) il periodico “L’ultima crociata”, organo dell’Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi della Repubblica Sociale Italiana.
Romano Ricciotti nel suo libro “Riminesi nella bufera. 1943-1945. L’onore degli sconfitti” (Panozzo, 2010) elenca 23 riminesi caduti della Repubblica Sociale Italiana. Ma quanti furono i riminesi impegnati nei vari reparti della RSI? Non ho trovato una risposta: qualcuno mi ha detto oltre un centinaio, ma è un dato da prendere con molto beneficio d’inventario.
Infine la Commissione femminile diretta per molti anni dalla maestra Zelma Frangipane, poi da Anita Mariotti Grandi.
Nel corso dei decenni il MSI riminese ha editato diverse testate giornalistiche: “Il mestolo: rimescola nel calderone politico” uscito dal marzo 1963 al 1972 diretto da Sergio Soatin (1929-1996), per decenni il più stretto collaboratore di Sergio Cappelletti; “La Notizia” uscito dal 1975 al 1976 a cura di Sergio Cappelletti e Sergio Soatin.
Ha poi editato come periodico d’informazione “Il corso. Periodico della Riviera adriatica” dal luglio 1966 al marzo 1971, direttore Gianni Bezzi, stampato nella tipografia di Sergio Cappelletti Erreci; in redazione Antonio Montanari (che firmava anche come Luca Ramin), Silvano Cardellini, Marino Ferri, Mara Armani, Marian Urbani, fotografie di Davide Minghini. Ricorda Montanari: “il giornale del PCI ci dava dei ‘fascisti’ ogni settimana”.
Ed ha avuto supporto dal periodico “La provincia. Settimanale indipendente per la riviera adriatica” uscito dal novembre 1958 al 1990, diretto da Flaminio Mainardi (1921-2001). Egli aveva avuto un ruolo, come dirigente fascista di Pennabilli, nel richiedere un rastrellamento contro i partigiani nel territorio compreso fra Sant’Agata Feltria, Badia Tedalda, Pennabilli, Balze, Casteldelci e Fragheto. Il 7 aprile 1944 l’intera comunità di Fragheto, paesino di 70 anime, frazione del Comune di Casteldelci, in provincia di Pesaro-Urbino (allora, oggi di Rimini) fu decimata. Durante una rappresaglia nazifascista furono trucidate 30 persone: uomini, vecchi, donne e bambini.
Radio BIM: emittente di Rimini vicina al M.S.I. Animata da Gianfranco Della Bertola e Roberto Gabellini. Da una sua costola nascerà TeleGabbiano.
Non esiste, almeno così diversi dirigenti di quel partito mi hanno testimoniato, un archivio storico del MSI riminese. C’era, ma secondo molti esso fu distrutto dall’avv. Giuseppe Pasquarella alla fine degli anni ‘70, mentre era segretario della Federazione del MSI riminese (dal 1977 al 1979) per paura di un “golpe rosso” per cui non si dovevano lasciare documenti in giro.
Esiste invece un fascicolo intestato “Federazione di Rimini (1985 marzo 31 – 1986 novembre 5)” presso l’Archivio di Pino Rauti a Roma. L’archivio, dichiarato di interesse storico particolarmente importante nel 2017 dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio, è stato donato nel febbraio del 2018, insieme con la biblioteca personale di Pino Rauti, alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma dalle figlie Isabella Rauti e Alessandra Rauti. Esso contiene numerose lettere di Gioenzo Renzi, allora segretario della Federazione riminese, a Rauti, a Berselli e ad Almirante. Un giorno forse sarà interessante andare a leggere cosa scriveva Renzi sulle vicende riminesi ai suoi capi nazionali.
Infine pubblico l’elenco dei segretari della Federazione riminese del MSI-DN, di AN e dei Fratelli d’Italia, ricostruito con grande fatica grazie alla memoria dei molti che ho interrogato e allo spoglio dei giornali locali (che però molte volte non riportano alcuna notizia sui Congressi e sulla elezione degli organismi dirigenti del MSI). Mi è risultato impossibile, per esempio, fare la scaletta cronologica dei Congressi del MSI riminese. Non ho trovato convocazioni, verbali, date sul loro svolgimento. Un po’ meglio, con un maggior numero di informazioni, invece la vita di AN e di Fratelli d’Italia.
SEGRETARI MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO (MSI) A RIMINI
BATTISTINI CELSO 1947-1949
NOBILI CARLO 1949-1950
GRANDI TARCISIO 1951-1953
CECCAROLI ANGELO 1953-1957
CAPPELLETTI SERGIO 1957-1968
SPERONI ELIAS 1968
RICCIOTTI ITALO 1968-1976
SOATIN SERGIO 1976-1977 COMMISSARIO
PASQUARELLA GIUSEPPE 1977-1979
BARLETTA FRANCESCO 1979-1982
CECCAROLI ANGELO 1982-1984
RENZI GIOENZO 1984-1989
BERSELLI FILIPPO 1989-1991 COMMISSARIO
BARLETTA FRANCESCO 1991-1994
ALLEANZA NAZIONALE (AN) NASCE AL CONGRESSO DI FIUGGI
IL 25-27 GEN. 1995
BIANCHI SERGIO 1994-9/7/1996
BASINI GIUSEPPE 9/7/1996-21/12/1996 COMMISSARIO
BARLETTA DOMENICO 21/12/1996 – 6/6/2001
RICCIOTTI ITALO 6/6/2001- marzo 2002 COMMISSARIO
ALBERTO BALBONI marzo 2002-2003 COMMISSARIO
RENZI GIOENZO 2003-2009
IL PDL NASCE IL 29 MARZO 2009 (fusione tra Forza Italia e AN)
FRATELLI D’ITALIA NASCE IL 16 DICEMBRE 2012
RENZI GIOENZO 16/12/2012-2014
BRANDI FEDERICO 2014-23/7/2021
MONTARULI AUGUSTA 23/7/2021- COMMISSARIA
Un piccolo appunto sulla Commissaria di Fratelli d’Italia della Federazione Riminese da oltre un anno e mezzo, l’avvocata torinese Augusta Montaruli (classe 1983), appena nominata dalla Meloni sottosegretaria all’Università e alla Ricerca in quota Fratelli d’Italia. E’ stata condannata nel dicembre del 2021, in Appello, a un anno e 7 mesi per peculato, nell’ambito dell’inchiesta sulle spese pazze della Regione Piemonte. All’epoca dei fatti, Augusta Montaruli era consigliera regionale di maggioranza nel Pdl, negli anni in cui la giunta era guidata dall’ex governatore leghista Roberto Cota (2010-2014). Dopo l’elezione in Parlamento con Fratelli d’Italia nel 2018, è stata confermata alle elezioni del 25 settembre 2022. Al termine dell’inchiesta, la procura di Torino ha contestato a Montaruli spese per 41.552 euro nel solo periodo che va dal giugno 2010 al settembre 2012. I rimborsi richiesti riguardavano ristoranti, bar e simili per 20mila euro, acquisti in negozi di abbigliamento e gioiellerie per mille euro, ma anche un corso per l’uso dei social network da 4.800, spese per la creazione di database per 7.200 euro e monitoraggio della reputazione online per 6mila. In più, sono spuntate anche spese per abbigliamento, come una borsa Borbonese da 195 euro, due cristalli Swarovski da 168 euro e da 86 euro e una cintura di una boutique torinese. Incredibili le giustificazioni, tanto da meritarsi a novembre una presa in giro pazzesca da parte di Crozza nel suo show.
Caro Gioenzo Renzi sei sicuro che Rimini meriti una simile Commissaria a dirigere il tuo Partito? Tu sei stato assolto per lo stesso reato, ma Lei no già in due ordini di processo. Ha detto che aspetta la Cassazione. Per fare cosa? Se condannata ancora, si spera che aspetti solo di andare a casa.
4 – SEGUE
Paolo Zaghini