Nadia Rossi, PD: “Nuovo accordo Italia-Svizzera buona notizia per i frontalieri sammarinesi”
1 Giugno 2023 / Redazione
Il sì unanime in Senato e l’approvazione del disegno di legge per il nuovo Accordo fiscale e il Protocollo che modifica la convenzione tra Italia e Svizzera porta notizie positive per tutti i lavoratori frontalieri d’Italia. “La franchigia a 10.000 euro, che aumenta di 2.500 rispetto al passato, è estesa a tutti i frontalieri italiani. Un risultato positivo, a cui il Pd in Parlamento ha lavorato e per cui si è speso attivamente. La novità, infatti, è garantita da un emendamento a firma del vice presidente vicario dei senatori democratici Alessandro Alfieri”, commenta la consigliera regionale Pd Nadia Rossi.
“Ora – aggiunge Rossi – ci aspettiamo che anche rispetto ai tanti altri nodi irrisolti per i frontalieri italiani impiegati nella Repubblica di San Marino, più di 7.000 oltre agli oltre 2.300 ex lavoratori frontalieri residenti nel riminese che risultano assoggettati ad una doppia imposizione fiscale sulle loro pensioni, la maggior parte dei quali residenti nella provincia di Rimini, si muova finalmente qualcosa. Il punto è garantire pari diritti a tutti i frontalieri italiani”.
“Come ho avuto modo di richiamare in diversi atti depositati e votati in Regione Emilia-Romagna e come evidenziato anche dai parlamentari Pd Andrea Gnassi e Daniele Manca, è giunto il momento di convocare un tavolo tecnico tra i Ministeri italiani di competenza e i corrispettivi Dicasteri della Repubblica di San Marino affinché sia garantita la corretta applicazione dell’articolo 18 della Convenzione bilaterale tra Italia e San Marino e a quanto previsto nel Memorandum d’intesa siglato tra Governo, Associazione Comuni italiani di frontiera e Sindacati confederali dei lavoratori per evitare una doppia imposizione fiscale ai frontalieri di San Marino – spiega la consigliera dem, che aggiunge in conclusione –. La palla è nelle mani del Governo, ora. La direzione verso cui muoversi è tracciata e promesse sono già state fatte. È giunto il momento di agire nelle sedi tecniche e istituzionali competenti per dare gambe al Memorandum e rispondere con i fatti alle legittime richieste dei nostri connazionali assoggettati a una doppia imposizione fiscale”.