Ogni tanto, semel in anno, bisogna staccare la spina. Basta tagliatelle, niente piada, zero Sangiovese. Anche l’anima, la mente, il logos devono godere e non soltanto il corpo. Superato il Tavolllo, inizia lo spettacolo: le amate Marche, il fiero Abruzzo con il Gran Sasso d’Italia e poi la sconosciuta Ciociaria, la terra di Mastroianni, De Sica e Manfredi con l’Abbazia di Montecassino, culla del monachesimo, per arrivare nella Campania felix e qui fermarsi. Se non siete mai stati a Caserta, vi siete persi una delle più belle perle del sogno italico. La Reggia di Carlo di Borbone, opera dell’Architetto Luigi Vanvitelli, è incredibilmente emozionante. Dovete assolutamente vederla, merita una giornata spesa bene. Se potete, fermatevi una notte a Caserta. Al mattino, in una oretta, il treno vi porterà a Napoli, caput mundi. Il Cristo velato nella Cappella Sansevero e il Chiostro di Santa Chiara, meritano ampiamente il vostro viaggio. Mi vorrete bene per tutta la vita. Per finire una pizza da Michele ci sta benissimo.
Rurali sempre.
Enrico Santini