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Gli auguri particolari di Enrico Santini


Natale rurale


24 Dicembre 2023 / Enrico Santini

Abbiamo un disperato bisogno di sogni e di miti.

Capiamoci subito: se ci credi, allora è Natale, se non credi è una festa come tante, una giornata non lavorativa, addirittura con parenti serpenti, una potenziale tragedia.

Non cominciate con la solfa: il Natale non è più come una volta…

Con venti gradi e il Garbino ci mancherebbe… Usciamo dallo scontato, dal banale, dalle stupide ipocrisie.

I mandarini sono diventati mandaranci, la buccia non si usa più per le scintille, o per profumare la casa sul termosifone. Gli auguri si mandano in serie, un tanto al kilo.

Se ci credi, è nato il Bambino. E il bambino. È speranza, è futuro, è l’orizzonte lontano. Se non credi, sei una scheggia, senza anima. I rurali credono. Non esiste un rurale ateo, un rurale agnostico. Dopo il buio, ci sarà la luce. Il Natale è luce.  Non misuriamo il tempo. Siamo nel tempo, siamo la goccia nel mare, l’humus, l’uomo. Infiniti universi, diceva il filosofo.

E non sbagliava.

Rurali sempre,

Enrico Santini


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