Home___primopianoNatalità a Rimini, Federconsumatori: “Nel primo semestre del 2024 registrate 456 nascite, +12 rispetto al 2023

"Però mantenere un figlio nel primo anno di vita costa mediamente da 7 mila a 17 mila euro”


Natalità a Rimini, Federconsumatori: “Nel primo semestre del 2024 registrate 456 nascite, +12 rispetto al 2023


17 Dicembre 2024 / Redazione

A Rimini nascita in crescita rispetto alle altre città italiane. A rivelarlo è l’Istat.  “Rimini è in leggera controtendenza  Il primo semestre 2024 si caratterizza per una ripresa delle si contano 456 nascite contro le 434 del primo semestre 2023 – spiega Federconsumatori Rimini -.Un dato che comunque conferma la difficoltà a fare figli viste le situazioni di molte famiglie, le condizioni di precarietà lavorativa ed economica in cui si trovano molti aspiranti genitori e visti i costi proibitivi per mantenere un figlio”.

Figlio, quanti mi costi?! “L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha rilevato che, per mantenere un bambino nel primo anno di vita, nel 2024, si spende da un minimo di 7.431,58 euro fino ad un massimo di 17.585,78 euro. Rispetto al 2023, mediamente, l’aumento complessivo registrato è del +5% per i costi minimi e del +3% per i costi massimi. Per non parlare della spesa da sostenere per mantenere un figlio da 0 a 18 anni, che, sempre secondo le nostre analisi, ammonta a 175.642,72 euro.  Si tratta di costi insostenibili che, uniti alla precarietà occupazionale e alla mancanza di lavoro per i giovani, continuano a incidere pesantemente sull’andamento della natalità nel nostro Paese, dimostrando l’inefficacia delle politiche pro-natalità e di sostegno alle famiglie messe in atto fino ad ora, che andrebbero potenziate, non solo, come fatto in alcuni casi, per incrementare il numero dei figli”.

Politiche a favore della natalità insufficienti: “Visti questi dati non possiamo che dar ragione al presidente dell’Istat, che presagisce, per quest’anno, un’ulteriore difficoltà a mettere al mondo figli . Tale andamento e questa allarmante prospettiva dimostrano l’insufficienza delle politiche pro-natalità e di sostegno alle famiglie messe in atto fino ad ora, che andrebbero decisamente potenziate (non solo, come fatto in alcuni casi, per incrementare il numero dei figli)”.

Con lo shopping online si risparmia qualcosa: “Acquistando online il risparmio sull’importo minimo di spesa per il mantenimento di un bimbo nel primo anno di vita è del 30%, mentre su quello massimo del 36% (non considerando per ovvie ragioni i costi relativi ai beni di prima necessità quali pannolini, farmaci, biscotti, latte e pappe e le visite mediche). Il costo complessivo diminuisce ancor di più se si ricorre al canale dell’usato: comprare prodotti di seconda mano consente di risparmiare sulla spesa finale da un minimo del 53%, fino ad un massimo del 61%. Nonostante i costi proibitivi per il sostentamento di un bambino nei suoi primi 12 mesi di vita, i baby shower e le feste in grande stile per il primo compleanno vanno sempre più di moda. I costi di questi eventi aumentano: nel 2024, l’allestimento di un baby shower nella propria abitazione per 25 invitati ha un costo medio di 876,46 euro (+6% rispetto al 2023). Nel caso di una festa di compleanno per 35 persone, invece, l’importo da spendere è di 1.191,94 euro (+4% rispetto al 2023). Alla luce di tali difficoltà, sono sempre di più i genitori che escogitano ogni soluzione per risparmiare, anche su questa voce, ricorrendo all’usato o ai portali online per acquistare i prodotti necessari, oppure aderendo ai numerosi gruppi di scambio/regalo/passamano esistenti sui social network e online”.

“Per far sì che l’appello ad avere figli non sia solo propaganda è necessario un intervento a 360° che non si limiti ad aiutare i genitori sporadicamente con misure spot, ma che renda sostenibile tale scelta per le coppie che lo desiderano, attraverso una lotta al lavoro precario e salari adeguati” – conclude Federconsumatori Rimini.