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I dati aggiornati della Camera di commercio della Romagna


Nella Provincia di Rimini 102 imprese attive ogni 1.000 abitanti


24 Gennaio 2024 / Redazione

“Nel 2023 il saldo tra imprese iscritte e cancellate è stato negativo per la provincia di Forlì-Cesena, ma positivo per la provincia di Rimini, seppure in forte riduzione rispetto all’anno precedente quando si registrò una crescita consistente, dovuta all’entrata in provincia di due nuovi Comuni. I settori che hanno subito la maggiore contrazione sono il commercio, l’agricoltura e le costruzioni, un settore quest’ultimo che lo scorso anno aveva registrato un buon aumento per effetto del bonus edilizia. Hanno registrato una flessione anche le imprese attive dei settori alloggio e ristorazione, industria manifatturiera, servizi alla persona, trasporti. Mentre sono stabili le attività immobiliari. Sono in crescita, invece, le imprese attive nei comparti dei servizi alle imprese, dell’ICT e dei servizi finanziari, caratterizzati dalla presenza di capitale umano qualificato e che contribuiscono in modo consistente allo sviluppo. Fattori positivi sono la conferma dell’alto tasso di imprenditorialità dei nostri territori, anche rispetto ai livelli regionale e nazionale e il continuo rafforzamento a livello strutturale del nostro sistema imprenditoriale con l’ulteriore crescita delle società di capitali”. Commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna.

Di seguito le principali risultanze relative alla dinamica delle imprese nel corso dell’anno 2023, derivanti dai dati Infocamere-Movimprese elaborati dall’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna.

Sistema imprenditoriale: area Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

Al 31 dicembre 2023 si contano 79.583 imprese registrate (sedi), di cui 69.988 attive. L’imprenditorialità si conferma diffusa: 96 imprese attive ogni 1.000 abitanti (88 imprese a livello regionale e 86 a livello nazionale).

Nel corso del 2023, nell’aggregato Romagna si sono verificate 4.172 iscrizioni e 4.233 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo negativo di -61 unità (nel 2022 il saldo fu pari a +435, ma qui deve essere considerato l’effetto statistico dovuto all’entrata in provincia dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio nella provincia di Rimini, N.d.R); il tasso di variazione annuale delle imprese registrate risulta pertanto pari a -0,08%, peggiore di quello regionale (+0,34%) e nazionale (+0,71%).

Nel confronto tendenziale con il 31 dicembre 2022 si riscontra una diminuzione delle imprese attive pari allo -2,3% peggiore del dato regionale (-1,5%) e nazionale (-0,6%).

Per quel che riguarda i settori economici i principali risultano, nell’ordine: Commercio (22,5% l’incidenza sul totale delle imprese attive, -3,5% la dinamica rispetto al medesimo periodo del 2022); Costruzioni (15,2%) in diminuzione del -4,6%; Agricoltura (11,8%) in flessione del -3,5%; Attività di alloggio e ristorazione (10,5%) in diminuzione del -1,3%. Stabilità per le Attività immobiliari (incidenza pari al 8,4%, +0,1%); dinamica non positiva per il Manifatturiero (incidenza 8,2%, -3,1%) e, in misura meno marcata, per le “Altre attività di servizio” (incidenza del 4,7% sul totale, -0,6% la dinamica), che comprendono i servizi alla persona come acconciatori e centri estetici.

Crescono le imprese nelle “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 4,0%, +1,2% la variazione), nel “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza 3,2%, +0,8% la dinamica); in flessione le attività nel “Trasporto e magazzinaggio” (2,9%, -4,5%); stabili le Attività sportive e di intrattenimento (2,4%, 0,0%). In crescita, infine, le imprese del comparto Attività finanziarie (credito e assicurazione) (+2,8%), che costituiscono il 2,2% del totale, e servizi di ICT (2,1% l’incidenza, +0,6% la dinamica).

Per quanto concerne la natura giuridica, più della metà delle imprese attive (il 53,0%) è costituita come ditta individuale (in diminuzione del -4,4% rispetto ai 12 mesi precedenti); seguono le società di persone (22,0%), in flessione del -2,5% e le società di capitali (22,8%), unica forma giuridica in aumento (+3,0%), come si riscontra negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).

Alla stessa data le localizzazioni (sedi di impresa e unità locali) registrate sono 99.099 di cui 88.978 quelle attive (-1,5% rispetto al medesimo periodo del 2022).

Sistema imprenditoriale: focus sulla provincia di Rimini

Al 31 dicembre 2023 si contano 39.377 imprese registrate (sedi), di cui 34.460 attive. L’imprenditorialità si conferma alquanto diffusa: 102 imprese attive ogni 1.000 abitanti (88 imprese a livello regionale e 86 a livello nazionale).

Nel corso del 2023 si sono verificate 2.172 iscrizioni e 2.130 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo positivo di 42 unità (nel 2022 il saldo fu pari a +477, ma qui deve essere considerato l’effetto statistico dovuto all’entrata in provincia dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio, N.d.R.); il tasso di variazione annuale delle imprese registrate risulta pertanto pari a +0,11%, lievemente inferiore a quello regionale (+0,34%) e nazionale (+0,71%).

Nel confronto tendenziale con il 31 dicembre 2022 si riscontra una diminuzione delle imprese attive pari al -2,0%, dinamica peggiore rispetto al dato regionale (-1,5%) e nazionale (-0,6%).

La dinamica delle imprese attive presenta alcune differenze a livello delle principali aggregazioni territoriali. La flessione delle attività imprenditoriali è più contenuta della media provinciale nel Comune di Rimini (-1,7%), dove si concentra il 43,7% delle imprese, e nei Comuni della riviera (-1,7%, 73,0% l’incidenza); nei Comuni limitrofi al capoluogo, che insediano il 27,6% delle imprese provinciali, si registrano variazioni del -1,8%. Flessioni maggiori, invece, in Valconca (-2,9%, 7,3% del totale delle imprese provinciali), Valmarecchia (-3,2%, 8,3%), nelle zone montane (-4,7%, 1,3%) e in collina (-2,9%, 17,2%).

Riguardo ai principali settori economici si trovano, nell’ordine, il Commercio (24,3% incidenza sul totale delle imprese attive) in flessione del -2,8% rispetto al 31/12/2022, le Costruzioni (incidenza del 14,8%, -4,4% la dinamica), le Attività di alloggio e ristorazione (13,6% del totale, -1,3%) e le Attività immobiliari (incidenza del 10,0%, variazione del +0,2%). Variazioni negative per il Manifatturiero (incidenza pari al 7,1%, -3,0%), l’Agricoltura (incidenza 6,9%, -4,3% la dinamica) e, in misura meno marcata, per le “Altre attività di servizio” (incidenza del 4,4% sul totale, -1,0% la dinamica), che comprendono i servizi alla persona come acconciatori e centri estetici.

Crescono le imprese nelle “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 4,1%, +2,7% la variazione), nel “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza 3,6%, +0,7% la dinamica), le imprese del comparto servizi di ICT (+0,9%, pari al 2,3% del totale, e le Attività finanziarie (credito e assicurazione) (2,2% l’incidenza, +2,3% la dinamica). In ridimensionamento, invece, le Attività sportive e di intrattenimento (2,9%, -0,9%) e le imprese attive nel comparto “Trasporto e magazzinaggio” (2,6%, -4,7%).

Con riferimento alla natura giuridica, sono maggioritarie le imprese individuali (50,4% sul totale, -4,1% la dinamica annuale), seguite dalle società di persone (23,5%, in flessione del -2,4%); le società di capitali (24,3%) si confermano in crescita (+3,5%), analogamente agli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).

Alla stessa data le localizzazioni (sedi di impresa e unità locali) registrate sono 50.161 di cui 44.842 quelle attive (-1,2% rispetto al medesimo periodo del 2022).