Home___primopianoNotte Rosa, Cecchetto: “E’andata bene, ma gli imprenditori restano seduti ad aspettare”

Il talent scout: "Ora bisogna rendere internazionale questo evento"


Notte Rosa, Cecchetto: “E’andata bene, ma gli imprenditori restano seduti ad aspettare”


11 Luglio 2023 / Redazione

La Notte Rosa è andata in archivio tra luci e ombre ed elogi e critiche, un fine settimana caratterizzato dal primo pienone di turisti visibile nelle piazze in cui erano stati organizzati gli eventi ma con un afflusso di vacanzieri comunque ben al di sotto delle aspettative tradizionali.

La diciottesima edizione “Pink Fluyd” è stata tenuta a battesimo da Claudio Cecchetto che ha lavorato fianco a fianco con Visit Romagna. Cecchetto traccia un bilancio positivo e allo stesso tempo punta il dito contro gli operatori turistici.

“Personalmente sono soddisfatto di come sia andata – spiega al Corriere di Bologna –  abbiamo organizzato decine di eventi, la risposta del pubblico è stata eccezionale. Dai concerti serali fino a quelli all’alba a Miramare di Rimini e di Riccione che richiamato migliaia di spettatori. Credo che le istituzioni, la Regione, gli amministratori abbiano giocato una bella partita dopo un momento così difficile. Li ho visti motivati a rilanciare un territorio che non è più come un tempo. La Romagna non è solo la patria delle discoteche, come negli anni ’90, è anche terra di cultura e di tradizioni. Non posso però non criticare l’atteggiamento di molti operatori turistici e imprenditori. Seduti a braccia conserte ad aspettare chissà che cosa”.

Per Cecchetto la classe imprenditoriale riviarasca non ha mostrato entusiasmo nel proporre iniziative. “Lo si vedeva anche dai pochi drappi rosa, dalle scarse decorazioni. Un esempio virtuoso è quello di Mirabilandia che ha organizzato eventi a tema che hanno attirato visitatori. La visione giusta è questa: in un evento come la Notte Rosa è necessario un impegno collettivo e corale“.

Per Cecchetto tuttavia resta urgente ripensare l’evento. “Credo che sia importante internazionalizzare la Notte Rosa. “Per scherzare dico che potremmo ricreare in Riviera un angolo in cui si respirano le atmosfere dell’Oktoberfest tedesca. E poi puntare sulle peculiarità dei territori. E ancora coinvolgere anche lo sport e tingere di rosa un ventaglio di iniziative che abbracciano qualsiasi ambito”.

E infine la battuta. “Come il Festival di Sanremo anche alla Notte Rosa può succedere che un’edizione tradisca le aspettative. Ma poi le edizioni boom tornano sempre“.