Novafeltria, Ausl contro il comitato “Giù le mani dall’ospedale”: “Diffonde fake news”
6 Novembre 2024 / Redazione
Ausl Romagna smentisce le notizie diffuse dal comitato giù le mani dall’Ospedale di Novafeltria, che aveva denunciato la mancata sostituzione di un anestesista in ferie.
“Ancora una volta ci troviamo costretti, nostro malgrado, ad intervenire per smentire l’ennesimo comunicato infarcito di inesattezze (per non utilizzare altri termini…) del ‘Comitato Giù le Mani dall’Ospedale di Novafeltria’ ripreso dai media. Quanto già spiegato l’anno scorso in merito all’impegno di questa Azienda nei confronti dell’ospedale “Sacra Famiglia” si riconferma infatti valido e quindi, per amore di verità e come forma di rispetto verso i cittadini, siamo ad evidenziarlo con i dati aggiornati. I dati di attività dimostrano infatti un costante incremento degli interventi chirurgici eseguiti all’Ospedale di Novafeltria, passando da 858 del 2019 a 1.929 nel 2023. Per il corrente anno, si prevede di chiudere a circa 2150.
Stesso andamento mostrano le prestazioni specialistiche ambulatoriali, che si assestavano a circa 27.000 nell’anno pre-COVID e ne conteremo verosimilmente circa 32.500 entro la fine del 2024. Come sarebbe possibile raggiungere questi risultati, finalizzati evidentemente a fornire risposte di qualità alla popolazione dell’Alta Valmarecchia, se fosse “fermato mezzo ospedale” – come si sostiene – anche solo per un limitato periodo di tempo?
Venendo poi al caso specifico, ovvero l’assenza dell’anestesista e la sua presunta mancata sostituzione, (leggi qui l’articolo) quanto affermato non corrisponde alla realtà in quanto l’anestesista era regolarmente presente nella mattinata di lunedì 4 novembre e così è anche per la mattina di giovedì 7 novembre, in quanto requisito minimo per garantire l’esecuzione in sicurezza di esami Tac con mezzo di contrasto programmati. Rattrista purtroppo vedere che si strumentalizzi ciò che invece è avvenuto nella settimana in corso, ovvero l’esecuzione di improrogabili lavori di manutenzione straordinaria per l’efficientamento dell’impiantistica e la sicurezza antincendio, che hanno richiesto la chiusura temporanea (fino a sabato 9) del blocco operatorio del presidio di Novafeltria, informando per tempo della situazione i pazienti che avevano interventi programmati in quei giorni e ricollocandoli nelle sedute delle settimane precedenti o successive.
Giova ribadire che è sempre garantita (anche in periodo di ferie estive) la presenza dell’anestesista nelle giornate di programmazione chirurgica o, come detto poc’anzi, quando sia prevista l’esecuzione di esami Tac con mezzo di contrasto. Non costituisce alcun valore aggiunto, al contrario, la presenza di una figura di profilo specialistico quale quella dell’anestesista negli scenari in cui quella che sarebbe la sua eventuale funzione può essere svolta da altre figure professionali di dimostrata efficacia equivalente, presenti h 24 e 7 giorni su 7. In particolare i possibili scenari di emergenza intraospedaliera descritti vengono gestiti dai medici di turno 118 e dal personale del Punto di Primo Intervento dalla primavera del 2023 a Novafeltria, come negli altri presidi aziendali confrontabili.
In sostanza, nell’ospedale ‘Sacra Famiglia’ sono state assicurate tutte le attività previste, senza alcuna “interruzione di servizio”, per rifarsi a quanto ipotizzato dai responsabili del Comitato Giù le Mani dall’Ospedale. Lo dimostra anche il fatto che le agende di prenotazione non sono state chiuse e sono state sempre garantite le condizioni di sicurezza per eseguire le terapie ambulatoriali, ivi comprese le infusioni endovenose di ferro.
Ovviamente, visto che si parla di una denuncia e di un’azione per vie legali, al di là di questa sintetica smentita, tutta la documentazione al riguardo sarà in quel caso messa a disposizione della competente autorità giudiziaria.
Ci teniamo però a stigmatizzare il comportamento di chi fa ingiustificato allarmismo, ingenerando nei cittadini sfiducia nel servizio sanitario.
Cogliamo anche l’occasione per fornire un chiarimento sul comunicato diramato dallo stesso Comitato 24 ore prima, relativo alle porte automatiche della camera calda del Punto di Primo Intervento. La segnalazione del problema è giunta in direzione a inizio settembre, con immediata attivazione del’Ufficio Tecnico, che a sua volta ha richiesto l’intervento della ditta incaricata della manutenzione. Il sopralluogo ha accertato che per eseguire l’intervento servono più pezzi di ricambio, non tutti al momento disponibili in magazzino. Appena i componenti saranno consegnati, si provvederà alla riparazione: abbiamo più volte sollecitato la ditta e contiamo che nel giro di un paio di settimane al massimo possa essere ripristinato il corretto funzionamento delle porte automatiche”.